LA VERITA’ SU ARKEON - Sentenza (definitiva) “arkeon” di primo grado a Bari: nessuna “psicosetta”

Nelle Motivazioni della Sentenza, alle pagine 896 e 897 si legge:
“l’esito di questo giudizio ha sconfessato la sussistenza della principale e più grave delle accuse, costituita dall’essere Arkeon una “psico-setta”, ha portato ad escludere la sussistenza di uno stato di incapacità di intendere e volere per i partecipanti a qualsiasi tipo di seminario e di tecniche manipolatorie della mente, nonché di violenze di ogni genere poste in essere nei confronti di minori. In questo giudizio non vi è stata contestazione di reati fiscali ed è emerso che i costi dei seminari erano fissi e noti ai partecipanti. Il processo ha portato ad escludere la sussistenza dell’aggravante dell’aver indotto nei partecipanti il timore di un pericolo immaginario, come cagione giustificativa degli esborsi economici, nonché di quella del danno di rilevante entità e da questo è conseguita la ritenuta improcedibilità dei reati di truffa, con riferimento ai quali non era stata sporta alcuna querela da parte delle vittime…”

Registrazione audio integrale della Relazione di Raffaella Di Marzio: ORGANIZZAZIONI SETTARIE E ANTISETTARIE: STRUTTURE E DINAMICHE SIMILARI IN CONTESTI ANTAGONISTI - 12° Congresso Internazionale della Società Italiana di Psicologia della Religione (SIPR): "L'IO, L'ALTRO, DIO: Religiosità e Narcisismo" - Testo registrazione

Le Confessioni del "mostro nello specchio". Arkeon, Le Associazioni Anti-sette e l'Ordine degli Psicologi: Un'esperienza personale

The Confessions of "the monster in the mirror". Arkeon, the Anti-cult Associations and the Order of Psychologists: a personal experience

Movimenti Antisette e Neutralità dello Stato - Un caso di studio: la FECRIS

Nella sua conclusione Willy Fautrè mette in evidenza come associazioni membri della FECRIS, nelle nazioni prese in considerazione dalla ricerca, mettano in atto azioni discutibili

Sette, antisette, "setta degli antisette", aiuto e altre riflessioni - Simonetta Po

Persecuzione e campagne anti-sette: intervista a Raffaella Di Marzio - di Camillo Maffia


sabato 18 dicembre 2010

“Arkeon è stata sciolta, le vere vittime siamo noi” 18-12-10 - da "Quotidiano di Bari"


“Arkeon è stata sciolta, le vere vittime siamo noi”

-La replica di Vito Carlo Moccia dopo l’intervista alla sua principale accusatrice su questo giornale-

Vito Carlo Moccia, anima spirituale e materiale di ‘Arkeon’, dopo l’ultimo articolo pubblicato su queste colonne domenica scorsa ha deciso di replicare per la prima volta sulla stampa alle accuse lanciate da tempo dalla psicologa barese Lorita Tinelli, chiarendo subito che le vicende di cui si parla sono ancora oggetto d’un processo dibattimentale.

“Ho piena fiducia nella giustizia, che smaschererà le falsità che sono state dette nei miei confronti e nei confronti dell’Associazione ‘Arkeon’, come ha già fatto nei confronti di soggetti che hanno tentato di costituirsi parte civile nel processo. La mia sensazione è di essere diventato, al di là del procedimento giudiziario, un “capro espiatorio” personale della signora intervistata (la dottoressa Tinelli, Ndr) che persiste nei suoi attacchi mediatici verso la mia persona. A conferma di ciò, non posso non ricordare la frase ossessiva - indirizzata alla mia persona - pronunciata ad una trasmissione TV: “…sono dieci anni che gli sto dando la caccia…”.

Per Moccia la prima cosa che salta agli occhi nell’intervista pubblicata cinque giorni fa sono le espressioni non circostanziate, di cui fa utilizzo smodato: l’espressione “diverse persone” viene utilizzata più volte, ma mai esistono riscontri numerici o fattuali. “Chi e quante sono queste persone a cui si fa riferimento? L’accusa di “dossieraggio” a carico dei membri di ‘Arkeon’ è tanto grave, quanto indefinita: l’espressione “alcuni adepti” è inconsistente, non compare alcun riferimento temporale che documenti i fatti, ma soprattutto non viene chiarito il motivo per cui la vostra intervistata non abbia sporto denuncia di fronte a un fatto - presunto - di tale gravità...”, precisa ancora in questa replica il capo di ‘Arkeon’. Il quale si chiede anche come nelle accuse lanciate attraverso questo giornale da Lorita Tinelli , non venga citato neanche uno tra gli addirittura quindici ‘blog’ nei quali alcuni anonimi avrebbero tentato “con ogni mezzo di minarne la credibilità professionale”. E anche in questo caso, in quale misura queste azioni possono essere collegate allo stesso Moccia? “Ciò che invece è possibile sia accaduto è che ex membri di ‘Arkeon’, vessati per anni, abbiano perso la pazienza ed abbiano deciso di replicare, anche duramente, agli attacchi: “…non posso condividere la loro reazione dura, perché gli estremismi non mi appartengono, ma li capisco eccome”.

L’associazione ‘Arkeon, spiega ancora Moccia, è un’associazione sciolta da anni, mentre si accumulano ancora altre accuse ed anche nel citare il Ministero di Giustizia, ad esempio, ci sarebbe da chiedersi se la signora Tinelli si riferisca a quello stesso Ministero del quale per lungo tempo ha vantato sul proprio sito internet un patrocinio scaduto, tanto da venir poi in fretta e furia cancellato dal suo sito internet? Ecco, allora, che quest’altro elemento potrebbe essere utile a per comprendere altre affermazioni su “minaccia di spedizioni punitive” o "macchina della ritorsione": in quale maniera Moccia sarebbe coinvolto in queste macchinazioni? E soprattutto, dato che viene accusato di essere una specie di “regista occulto”, dandogli, come dice lui stesso “…più importanza di quella che merito, come mai non è stata sporta un’altra denuncia circostanziata?” Conclusione? “Ho taciuto a lungo, al solo fine di garantire alla giustizia la serenità necessaria per fare il suo corso, ma ho difficoltà a sopportare altre prese di posizione finalizzate alla persecuzione di chi la pensa diversamente rispetto alla signora intervistata dal vostro giornale. Prova ne sia che anche altri studiosi, che hanno approcciato al caso ‘Arkeon’ in modo indipendente, sono stati attaccati e perseguitati, con l’unica colpa di aver manifestato pubblicamente un punto di vista differente, su questa vicenda.

Un sito che si era permesso di affermare che forse ‘Arkeon’ non era l’inferno è stato sequestrato dalla Digos; peccato che sia stato dissequestrato dopo brevissimo tempo (e sia on-line tutt’ora) ma ovviamente questo “è sfuggito di mente” alla signora intervistata. Paradossalmente, risulta evidente che l’intervistata – o persone a lei vicine - utilizzano esattamente quei metodi che falsamente attribuiscono ad altri, tanto che diversi periti di parte - in particolare uno psichiatra e una psicoterapeuta pronti a testimoniare a nostro favore - sono da mesi intimiditi e diffamati presso associazioni di categoria e pazienti con affermazioni del tipo “…ma lo sa che il Dottore è dalla parte delle psicosette…?”

Dunque, per Carlo Vito Moccia Arkeon non è mai stata una “setta” o un gruppo impegnato in macchinazioni; il tempo farà chiarezza e la giustizia sanzionerà responsabilità personali se ve ne sono, ma quello di cui di cui non si sente bisogno, sono altre accuse a processo ancora in corso. O la pubblicazione su internet di video-riprese di vecchie riunioni di Arkeon, con persone accusate di appartenere “…ad un’associazione regolarmente costituita per frequentare corsi di miglioramento personale, definite membri di un’inesistente psicosetta satanica, la cui vita è stata rovinata dall’istigazione all’odio”.

E ora la prossima parola su ‘Arkeon’ passi al collegio giudicante della Seconda Sezione Penale presso il Tribunale di Bari, tra meno di tre mesi…

Francesco De Martino


Interamente tratto da “Quotidiano di Bari” 18-12-2010

http://www.quotidianodibari.it/cronaca/1812-arkeon-e-stata-sciolta-le-vere-vittime-siamo-noi.html

giovedì 16 dicembre 2010

Processo arkeon: giustizia o farsa? 16-12-10


Credo che oggi sarà una giornata molto importante.
Sarà una giornata cruciale per la vicenda arkeon.
Oggi sapremo con chi abbiamo realmente a che fare.

Ci sarà infatti un’udienza a Bari che riguarda arkeon.
Proverò a sintetizzare, per ciò che ho avuto modo di capire, i passaggi che hanno portato a questa udienza.
Invito comunque chi fosse interessato ad approfondire la questione, di fare riferimento al sito “Caso arkeon”.
http://ilcasoarkeon.wordpress.com/ciccio/

- Nel gennaio 2006 Lorita Tinelli e due persone scontente del metodo arkeon andarono in televisione da Maurizio Costanzo. http://ilcasoarkeon.files.wordpress.com/2009/10/tutte-le-mattine.pdf
Nelle tre puntate in cui fu trattata anche la vicenda arkeon, queste tre persone fecero diverse affermazioni che cito letteralmente:

- Spillano soldi per corsi sul nulla…
- Attingono a varie tecniche di psicoterapia…
- Soggiogare persone…
- Piccoli grandi reati…
- Psicoterapia di gruppo…
- Truffata…
- Promessa di vita splendida…
- Non mi hanno detto il costo del seminario prima…
- Iniziazione come “sabba”…
- Simulazione di stupro…
- Tendono a recidere i legami…
- Hanno fatto smettere cure ufficiali…
- Abuso professione medica…
- Dismissione farmaci…
- Tentati suicidi per sconvolgimenti emotivi…
- Reati di natura fiscale…
- Coppie separate…
- Abusi sessuali subiti…
- No limits con minori…
- Venire trattenuti nel no limits…
- Il maestro promette guarigione fisica, psichica, spirituale…
- Memorie innestate…
- Meccanismi che tendono a isolare…
- Ascoltare solo le voci del maestro e non quelle dei genitori…
- Ecc.

Nel corso della terza e ultima trasmissione di Costanzo, dedicata anche ad arkeon, intervenne una famiglia di arkeon, portando con sobrietà la propria esperienza positiva.
In seguito a ciò e a molte testimonianze grate verso il percorso di arkeon, portate da tante famiglie, Costanzo ritenne di fermarsi lì.
Nelle settimane successive diverse persone di arkeon provarono a portare le loro esperienze sul forum del CeSAP cercando un dialogo.
Vennero derisi, così come tutti coloro, compreso chi scrive, che cercarono anche in seguito di portare le proprie opinioni e ragioni.

Nella primavera 2006 partirono le denunce contro il CeSAP, la dott.ssa Tinelli e gli altri due intervenuti in trasmissione.
Ci furono due tipi di denunce per diffamazione: una penale e una civile.
Quella civile è tuttora in corso.
http://pietrobono.blogspot.com/2009/06/arkeon-il-procedimento-civile-per.html

(Nell’Aprile 2011, in seguito alla morte di Carlo Fornesi, il Giudice ha sospeso il processo. Gli avvocati di Moccia, per non coinvolgere nel procedimento gli eredi di Fornesi, hanno preferito lasciar decadere il procedimento).

Quella penale ebbe altro destino.
Da quanto ho potuto capire furono un’ottantina le persone che denunciarono la Tinelli e altri due frequentanti scontenti per le pesanti dichiarazioni fatte nelle trasmissioni e sul forum CeSAP.
Queste denunce in gran parte confluirono a Bari dove a piccoli gruppi vennero archiviate dal Dottor Francesco Bretone, il PM che intanto stava coordinando il procedimento contro Vito Moccia e altre persone di arkeon.
Molte famiglie di arkeon, con tutto ciò che era accaduto nel corso dei mesi (una vera e propria persecuzione, con atti estremi di minaccia, a cui ho accennato in una mia comunicazione pubblica), lasciarono correre.
http://pietrobono.blogspot.com/2008/10/presidente-f.html
http://pietrobono.blogspot.com/2010/10/arkeon-e-lorticaria-di-lorita-tinelli.html

Alcuni, tra cui Moccia, non si lasciarono intimorire e respinsero l’archiviazione.

Le carte hanno così fatto il loro corso fino ad ora, dove a Bari si dovrebbero discutere di tutto ciò nell’udienza odierna.
Ho volutamente scritto “si dovrebbe” perché, e qui sta la questione, in questa udienza ci sarà un PM che dovrebbe perorare la causa di queste famiglie di arkeon che desiderano si cominci a fare chiarezza. E ci sarà un Giudice che dovrebbe giudicare in modo imparziale.
Come si può vedere i “dovrebbe” si stanno moltiplicando a dismisura.
Il perchè è presto detto.
Il PM in questo procedimento, che dovrebbe tutelare le famiglie dalle diffamazioni di Lorita Tinelli, sarà Francesco Bretone.
E il Giudice sarà Marco Guida, lo stesso che ha gia rinviato a giudizio Moccia e altre dieci persone.
Ora io non sono incompetente in materia.
Sono proprio un asino.

Ma una cosa la capisco.
Che se Bretone e Guida oggi non rinunceranno al loro incarico, per un principio etico di incompatibilità con le altre funzioni che svolgono in questa vicenda, allora la Giustizia barese si trasformerà in “teatrino” di pessimo gusto.

Staremo a vedere.
Saranno i fatti a parlare.
E speriamo che parlino anche le coscienze...

Pietro Bono

martedì 14 dicembre 2010

Caso arkeon: il contributo scientifico di Lorita Tinelli 14-12-2010

E’ impressionante riascoltare l’intervento di Raffaella Di Marzio “Organizzazioni settarie e antisettarie: strutture e dinamiche similari in contesti antagonisti”.
http://pietrobono.blogspot.com/2010/12/organizzazioni-settarie-e-antisettarie.html

Ed è ancor più istruttivo farlo ora, dopo l’ennesimo atto di “propaganda” di Lorita Tinelli, ossia dell’ennesimo pezzo "giornalistico" del “paladino” Francesco De Martino: “Io, perseguitata e minacciata da Arkeon”.http://www.quotidianodibari.it/attualita/1793--io-perseguitata-e-minacciata-da-arkeon.html

Francesco De Martino non è certo nuovo a questo genere di prestazioni.
http://pietrobono.blogspot.com/2010/10/il-metodo-arkeon-e-altri-metodi-22-10.html

Ma non tratterò ora di questo ennesimo esempio di giornalismo “famelico”.
http://www.dimarzio.it/srs/modules/news/article.php?storyid=183
http://dimarzio.info/it/articoli/sette-e-media/81-essere-o-non-essere-setta-questo-e-il-problema.html

E’ comunque significativo e anche istruttivo che, di fronte all’ennesimo contributo scientifico di Raffaella Di Marzio, che segue di pochi mesi l’uscita del suo libro “Nuove religioni e sette - La psicologia di fronte alle nuove forme di culto”, l’unica risposta della sua collega Lorita Tinelli, sia un “patetico” articolo di giornalisti compiacenti e per niente interessati ad approfondire professionalmente la vicenda.
Già questo credo possa rendere l’idea del divario, del gap che separa chi intende fare ricerca scientifica da chi intende fare propaganda e magari cercare vantaggi.

Trovo paradossale che, proprio con questa sua ennesima e sconclusionata uscita, la dott. Tinelli, non si renda conto che non fa altro che dare vigore e confermare “in toto” proprio le ipotesi contenute nel contributo di Raffaella Di Marzio: “Organizzazioni settarie e antisettarie: strutture e dinamiche similari in contesti antagonisti”.http://pietrobono.blogspot.com/2010/12/organizzazioni-settarie-e-antisettarie.html


Nell’estate 2010 è stato oscurato dalla magistratura di Bergamo, su segnalazione di Massimiliano Frassi, il blog del sociologo Stefano Zanetti: “Il giustiziere - La fabbrica dei mostri”.
Zanetti ha poi aperto un altro blog proprio per segnalare questo sconcertante episodio.
http://ilgiustiziere.wordpress.com/

La modalità e le motivazioni relative all’oscuramento di questo blog, ricordano molto da vicino, la vicenda toccata alla studiosa di religioni e culti, la psicologa Raffaella Di Marzio.
http://raffaelladimarzio.blogspot.com/2009/03/tasselli-di-esperienza-ottavo-tassello.html

Il giornalista Leonardo Tondelli, in un interessante articolo trattò la vicenda di Zanetti.
http://leonardo.blog.unita.it/il-blog-degli-orrori-1.61561
http://www.ilpost.it/2010/07/20/massimiliano-frassi-prometeo-anti-pedofilia-rignano-flaminio-stefano-zanetti/

Non l‘avesse mai fatto.
Si scatenò il finimondo.
http://alberodimaggio.blogspot.com/2010/07/la-colonna-infame.html

La vicenda è complessa. Ma la realtà è semplice.
Leonardo Tondelli, che mi è parsa persona di rara sensibilità e spiccato senso del rispetto, è stato “linciato” in rete, prendendosi del "pedofilo" e quant’altro per aver segnalato la censura calata sul sociologo Zanetti.
Ma anche forse per aver toccato già in passato qualche “nervo scoperto”.
http://piste.blogspot.com/2010/07/il-blog-di-marzapane.html

Cosa c'entra questa vicenda con arkeon e la dott.ssa Tinelli?
Eccome se c'entra.
Intanto appena mi sono permesso di seguire questa vicenda e linkarla sul mio blog, sul forum CeSAP gli “adepti” della Tinelli mi hanno ri-preso di mira, usando un tono palesemente intimidatorio già visto in quel forum, che mostra soltanto quanto il moderatore sia in realtà solo un “fantoccio di paglia”:
“… Noi sappiamo il nome del suo (pedofilo) e quello di sua moglie, come lui sa il nome di quelli cui era stato indotto di raccontare. I Falsi abusi allora dove sono? Chi ce li ha raccontati? Chi di ha provocato questi ricordi?... E spero che Ettore si svegli”.
http://www.cesap.net/forum//viewtopic.php?f=12&t=786&sid=ccb4857f947c22ccea78c11acf27854f
Non che altrove siano stati poi tanto più gentili con me e con la mia famiglia...
“…Il mestro stabiliva i matrimoni. Pietro Bono è uno di quelli che è stato indirizzato verso una ricca. Chiedetegli che mestiere fa. Si dice in giro che è un mantenuto che spara a zero contro chi ha avuto il coraggio di parlare. Il suo odio peggiore è nei confroni della Tinelli, lo stesso odio che ha il padre di Archèon Moccia. La odiano come non mai elaborando fantasie contro di lei. Sapete perchè? Perchè è testimone dei PM che in ogni parte d’Italia hanno attivato processi contro Archèon.
Hanno aperto contro di lei dei siti schifosi per cercare di renderla non attendibile. Ricordate la macchina del fango che ha scritto Saviano? Ecco come i mafiosi, hanno fatto questo…”.
http://lacriccaarcobaleno.blog.tiscali.it/2010/11/02/ancora-su-arkeon/

Oltre a ciò esistono molti altri legami tra Frassi e Lorita Tinelli.
Infatti mentre Moccia, il fondatore di arkeon, ha chiesto alla Tinelli ed al CeSAP un risarcimento, in caso di esito favorevole del procedimento civile, da destinarsi esclusivamente alle Suore di Madre Teresa, Lorita Tinelli avrebbe destinato, in caso di esito favorevole per lei del procedimento penale contro Moccia e contro arkeon, parte del risarcimento proprio a Frassi e alle sue attività.
http://pietrobono.blogspot.com/2009/06/arkeon-il-procedimento-civile-per.html

(Nell’Aprile 2011, in seguito alla morte di Carlo Fornesi, il Giudice ha sospeso il processo. Gli avvocati di Moccia, per non coinvolgere nel procedimento gli eredi di Fornesi, hanno preferito lasciar decadere il procedimento).

Ma c’è ben altro che lega Frassi alla Tinelli.
Entrambi sono consulenti delle Procure.
Credo sia quindi legittimo domandarsi se queste Procure non possano essere state influenzate da questo fatto nei provvedimenti presi verso Zanetti e Raffaella Di Marzio.
https://groups.google.com/group/free.it.religioni.scientology/msg/01f2f85e8859fbdb?hl=it

Inoltre la calzante definizione di “blog di marzapane” potrebbe essere forse utilizzata anche per il sito, in particolare il forum, del CeSAP. Più che il sito di un Centro Studi, potrebbe parere un sito di gossip. Con tanto di pubblicità a siti di agenzie di viaggio - Se non erro è questa la pagina che esce in contemporanea all’apertura del sito del CeSAP: http://www.expedia.it/default.aspx -

Anche il "roboante curriculum” messo in campo da entrambi, fa assai riflettere.
http://ilcasotinelli.blogspot.com/
http://giustiziaintelligente.blogspot.com/2009/03/dossier-su-massimiliano-frassi.html

E che dire dei riferimenti teorici utilizzati da Frassi e Tinelli?
Frassi, se ho ben compreso, prende soprattutto come riferimento Ray Wyre (descritto come "massimo esperto inglese di pedofilia").
http://leonardo.blogspot.com/2010/07/sequestraci-questo.html
Lorita Tinelli come riferimento pare avere preso Margaret Singer. In particolare il testo “Le sette tra noi” (Cults in our midst), e anche “Psicoterapie ‘folli’: conoscerle e difendersi”.
http://psicologicamente.altervista.org/biblioteca/Cults.pdf
http://xenu.com-it.net/txt/folli.htm
Nella sua patria la Singer è stata una studiosa assai controversa. Per alcuni periodi le sue consulenze non sono neanche state accettate dai tribunali.
“Martini”, nella sua traduzione in lingua italiana del libro di M. Singer e J. Lalich “Cults in Our Midst - Le Sette tra Noi ”, tiene chiaramente a specificare che: “…credo però sia di importanza altrettanto fondamentale non dimenticare che la Dot.ssa Singer è una psicologa clinica e che molte delle realtà rappresentate sono casi estremi e non di frequente riscontro. Anche se si afferma che ogni caso andrebbe valutato singolarmente, ho riscontrato nell'esposizione una radicalità che non condivido, e che potrebbe ingenerare nel lettore reazioni e prese di posizione eccessive…”.
Altrettanto ha fatto il Prof. Paolo Michielin nella presentazione italiana di un altro libro delle stesse autrici: “Psicoterapie Folli, Conoscerle e Difendersi”, sostenendo che: “…I lettori apprezzeranno la semplicità e l'efficacia dell'esposizione, ma dovranno ricordare che molte delle realtà rappresentate sono casi estremi, non di frequente riscontro.
… I lettori dovranno anche capire che alcune affermazioni sono volutamente provocatorie, che il merito rivendicato dalle autrici di «portare un po' di razionalità in un campo esposto alle valutazioni passionali e di parte» è condiviso dalla maggior parte di coloro che attualmente fanno ricerca in ambito psicoterapeutico e che le autrici stesse mostrano nei giudizi un'inevitabile parzialità e una qualche faziosità. Con queste avvertenze, la lettura del libro è certamente utile non solo alle persone inesperte ma anche agli psicologi e ai medici psicoterapeuti.
…Negli USA la psicoterapia può essere svolta non solo dai medici e dagli psicologi, ma anche da un gruppo, più o meno ampio e variegato, di «operatori sociali…”
http://xenu.com-it.net/txt/folli.htm#1

Massimo Introvigne offre uno spunto che ritengo particolarmente significativo riguardo alla figura della Singer:
“…Dopo avere ripetuto innumerevoli volte che s’interessa soltanto di comportamenti e non di dottrine, Margaret Singer dichiarava in un’intervista, già nel 1984, di considerare "settarie", "cultic", le posizioni di alcuni movimenti religiosi in quanto si situerebbero al di fuori del "mondo della scienza, del liberalismo e del razionalismo" e sarebbero "contrarie alla generale comprensione scientifica della causalità". Queste teorie, continuava la controversa psichiatra statunitense, sono intollerabili nel mondo moderno perché "non rimangono all’interno dei limiti generali del nostro ordine sociale, latamente considerato, che è una democrazia e che opera secondo le teorie della causalità scientifica" (23)”.
http://www.alleanzacattolica.org/indici/dichiarazioni/introvignem217.htm

Riguardo poi ad una, chiamiamola così, certa propensione per la “denuncia facile” questo primato non spetta certo a Frassi.
La studiosa Silvana Radoani ha ben illustrato quali possano essere le “metodiche” della psicologa Lorita Tinelli, anche verso i propri colleghi.
https://ilcasoarkeon.files.wordpress.com/2009/10/vittime-di-cult-o-anticult.pdf

Ci sarebbe molto altro da dire a riguardo. E ci sarà certo modo.

Desidero concludere dicendo che, per quel che mi riguarda, non condivido affatto le modalità e il linguaggio usato da Massimiliano Frassi nei suoi interventi.
Devo dire però che, da quando ho letto nel suo blog di un suo intervento in cui, sostanzialmente, raccontava di aver ricevuto nella sua infanzia abusi da parte di un adulto (un sacerdote?), questo fatto mi permise di comprendere, anche se non giustificare, tali modalità.

Per quanto riguarda invece la dott.ssa Tinelli la questione appare più complessa.
http://pietrobono.blogspot.com/2009/07/arkeon-i-metodi-del-cesap-e-della.html
Per quanto ne so’ è difficile credere che il suo tentativo di screditare le sue colleghe sia slegato dal bisogno di togliersi più di qualche sassolino dalla scarpa per vecchie divergenze.
Così come è difficile credere che, ad esempio, la sua lotta contro i Testimoni di Geova, sia del tutto disinteressata ed estranea a sue vicende personali.
Il che, se così fosse, pur dando un senso a tanto livore, farebbe una bella differenza.
Insomma, al di là di quanto Lorita Tinelli amerebbe far credere, il CeSAP parrebbe più una associazione anti-sette estremistica che un Centro Studi. Un’associazione molto vicina ai sistemi utilizzati in passato dal CAN (Cult Awareness Network).

Raffaella Di Marzio parla del CAN nel suo decimo tassello: "Cronaca di un incontro con Michael Langone, Direttore esecutivo dell' ICSA (International Cultic Studies Association)".
http://raffaelladimarzio.blogspot.com/2010/07/tasselli-di-esperienza-decimo-tassello.html

“…Le attività del CAN erano finalizzate a combattere le sette e soprattutto il cosiddetto "lavaggio del cervello" che si riteneva venisse praticato al loro interno. Oltre a utilizzare modalità discutibili per attaccare vari gruppi (come l’uso strumentale della stampa, le lettere di minacce inviate o a singoli membri oppure a strutture che accoglievano i movimenti per lo svolgimento di corsi, seminari, conferenze ecc), il CAN si serviva anche dei deprogrammatori (persone che tentavano di costringere gli adepti a lasciare il gruppo utilizzando metodi discutibili e anche talora violenti, come il rapimento).
L’organizzazione fu colta in flagrante mentre indirizzava una famiglia, che voleva "recuperare" il proprio figlio, ai deprogrammatori. In seguito a questo episodio fu condannata a pagare una multa così pesante da dover dichiarare fallimento; i suoi archivi e il suo stesso nome e marchio furono venduti all’asta, nel 1996, a una coalizione di attivisti dominata, con altri, da membri della Chiesa di Scientology che oggi gestiscono – dopo essere divenuti i legittimi proprietari del marchio – un «Nuovo CAN». Una ricostruzione del caso si può leggere sul sito del CESNUR.

http://www.cesnur.org/2001/CAN.htm
Ripensando al passato Michael Langone ha riconosciuto i progressi che negli Stati Uniti il mondo antisette ha fatto, tanto che i suoi errori ormai solo un ricordo. I metodi intimidatori utilizzati dal CAN per criminalizzare tutti i gruppi, senza differenziazioni, l’uso strumentale che il CAN faceva della stampa scandalistica usata come arma di aggressione sono oggi motivo di imbarazzo per chi ne è stato testimone e che è ben felice di essersi lasciato tutto questo alle spalle.Nel nostro colloquio abbiamo insieme condiviso l’idea che la strada giusta, intrapresa dopo molti errori, è quella del dialogo, anche con coloro che la pensano diversamente, come i sociologi della religione che hanno fatto della difesa della libertà religiosa la loro bandiera anche a costo, in certi casi, di eccedere nella difesa dei gruppi minimizzando gli abusi che in alcuni movimenti sono stati veramente commessi.
La strada giusta oggi è quella di portare avanti studi seri e ricerche scientifiche che si servano di tutte le fonti, non solo di quelle contrarie ma anche di quelle favorevoli poiché quello che conta non è più vincere o perdere la battaglia a favore o contro le sette. Quello che conta è difendere la dignità e la libertà delle persone di esprimersi e di credere a ciò che vogliono, anche se la loro fede è comune a pochi o “strana” per la maggioranza…”.

Pietro Bono

domenica 12 dicembre 2010

“Organizzazioni settarie e antisettarie: strutture e dinamiche similari in contesti antagonisti” di Raffaella Di Marzio

Ho cercato di trascrivere al meglio la registrazione audio integrale dell’intervento di Raffaella Di Marzio nel corso del 12° Congresso Internazionale SIPR (Società Italiana di Psicologia della Religione): “L'Io, L'Altro, Dio: Religiosità e Narcisismo” organizzato a Verona il 20-21 novembre 2010.
http://www.psicologiadellareligione.it/sipr/modules/mydownloads/singlefile.php?lid=227

Se ho ben compreso, gli atti integrali del Convegno saranno disponibili nei prossimi mesi presso la SIPR.
http://www.psicologiadellareligione.it/sipr/

Per l’originalità, l’importanza e l’attinenza di questo ennesimo contributo scientifico di Raffaella Di Marzio, e per l’emergenza che riguarda la discussione in corso in Italia sui gruppi anti-sette e sulle conseguenze del loro operato anche nella vicenda arkeon, ho scelto di riportare il testo in corsivo.
E’ inteso, naturalmente, che sia l’audio che il testo della sbobinatura, sono di proprietà riservata della Dott.ssa Di Marzio e della SPRS, che ringrazio sentitamente.

Pietro Bono

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“Organizzazioni settarie e antisettarie: strutture e dinamiche similari in contesti antagonisti”
http://raffaelladimarzio.blogspot.com/2010/11/narcisismo-settarismo-e-antisettarismo.html
Settarismo e antisettarismo - prima parte
Raffaella Di Marzio

Iniziamo subito perché abbiamo cinque relazioni.
Intanto il titolo di questa sessione è: “Carisma e dipendenza in alcuni contesti relazionali”.
Abbiamo diverse relazioni che presentano dinamismi sociali ed individuali all’interno di diversi contesti dove il carisma e la dipendenza si manifestano con delle strutture molto simili, diversificate soltanto perché le persone sono diverse e i gruppi sono diversi.
Per cui il tema è “carisma e dipendenza”. Le applicazioni sono in diversi contesti.
La prima applicazione riguarda, come potete vedere dal titolo della mia relazione: “Organizzazioni settarie e anti-settarie. Strutture e dinamiche similari in contesti antagonisti”.

Essendo io la moderatrice, mi devo auto-presentare.
Mi chiamo Raffaella Di Marzio. Faccio parte del direttivo della SIPR da ormai da diversi anni. Sono laureata in psicologia, sono psicologa e sono anche insegnante di religione da oramai oltre venticinque anni, e all’interno della mia attività di insegnante mi sono trovata ad occuparmi di dinamismi settari all’interno e all’esterno del mondo cattolico, per cui ho approfondito questo settore di studi.
Oggi, diciamo oggi, negli ultimi tempi, mi sto interessando anche allo studio delle organizzazioni che sono finalizzate a “combattere le sette”, ed è oggi di questo che vorrei parlare.

Allora, come potete vedere, siccome questa relazione potrebbe essere molto lunga, ho sintetizzato moltissimo la prima parte cominciando quindi dall’introduzione di cui ho bisogno per chiarire il mio punto di vista.
Allora, le caratteristiche presenti negli atteggiamenti sociali di resistenza a gruppi religioso-spirituali minoritari, chiamati di solito “sette”, da parte di gruppi antagonisti attivi all’interno del sistema sociale maggioritario e dominante, sono stati già studiati dalle scienze sociali.
L’antagonismo a cui ci si riferisce in questo caso, è in larga misura la conseguenza di differenti credenze e norme di comportamento tra gruppi religiosi minoritari e cultura dominante.
Questa differenza, con una certa probabilità, può causare dei conflitti tra gruppi sociali, anche se non sempre questo avviene.
Il conflitto si verifica quando…dipende da quali fattori sono presenti e da come questi fattori si manifestano. Intanto dipende molto dal tipo di devianza del gruppo minoritario a cui ci si riferisce. Dipende dalla modalità con cui il conflitto tra la setta - gruppo minoritario viene gestito da altri gruppi sociali, e dipende anche moltissimo, e di questo ne abbiamo esperienza, dal ruolo che svolgono i mass media.
Anche lo studio quindi empirico della resistenza ai culti, è stato già oggetto delle scienze sociali e generalmente gli studi hanno concluso che, quando si studia l’ostilità nei confronti delle sette, si studia in realtà anche l’ostilità generale verso qualsiasi gruppo sia percepito come deviante; quindi gli studi sulle libertà civili, gli studi sulla guerra a determinati gruppi minoritari, presentano gli stessi risultati degli studi specificamente rivolti alla resistenza ai culti.
Generalmente gli studi empirici concordano con questa idea: quanto più le persone sono colte, hanno un certo livello culturale, tanto meno sono portate a combattere i gruppi devianti. Quindi di solito la cultura è correlata con un rispetto della devianza, della diversità.
E questo è il secondo elemento che non posso approfondire comunque.

Il terzo: attivismo anti-sette e conseguenze sociali.
Le conseguenze dell’azione dei movimenti anti-sette all’interno del sistema sociale, sono già conosciute in ambito scientifico. Oltre ad essere stati oggetto di ricerche negli Stati Uniti, negli anni 70-80, alcuni di questi gruppi si sono anche fatti conoscere - dico dei gruppi anti-sette - per la loro azione violenta contro gruppi minoritari e anche per alcune pratiche, molto discutibili, che si verificavano al loro interno, per esempio la cosiddetta “de-programmazione” che consisteva, diciamo così, nel cercare di riportare un adepto alla sua situazione precedente attraverso un’azione violenta e di convincimento non rispettoso, però, della sua libertà e delle sue scelte, comunque, libere , a meno che ci sia prova contraria.
Non posso approfondire neanche questo quindi dobbiamo andare avanti.

Allora, i gruppi anti-sette quindi sono i gruppi finalizzati che si costituiscono e esistono con, diciamo così, l’obiettivo primario di combattere ed eliminare, se possibile, tutti i gruppi religiosi, psedo-religiosi, percepiti come sette.
Da chi sono costituiti?
Allora, le caratteristiche principali le vedete qui.
Generalmente sono costituiti da parenti e/o amici, di persone che sono affiliate, preoccupate perché i loro cari, a loro dire, sono finiti dentro un gruppo “pericoloso”. Quindi sono costituiti da questo tipo di persone.
All’interno di questi gruppi, si registra una forte coesione e anche una grandissima difficoltà di accettare posizioni diverse dalle proprie e di valutare quindi l’eventuale gruppo pericoloso che si vuole combattere, tenendo conto di fonti diverse da quelle che vengono utilizzate.
Un altro elemento fondamentale di questi gruppi è la dedizione totale verso quella che viene percepita come una vera e propria missione. Una missione che è proprio quella di combattere e distruggere queste “sette” e non solo: liberare quelli che sarebbe prigionieri, spesso pilotando l’informazione o addirittura sollecitando la repressione, attraverso la sollecitazione appunto delle forze di polizia o delle istituzioni, chiedendo spesso, anche, la reintroduzione di leggi contro la “manipolazione mentale”, che sono già state considerate anti costituzionali e abolite nel 1981, almeno in Italia.
Quelle erano, diciamo così, le caratteristiche.

Queste invece sono, sinteticamente, le dinamiche principali all’interno di questi gruppi, che come voi vedete, per coloro che sono un po’, diciamo, addentro a queste questioni, ricalcano perfettamente le dinamiche che si verificano all’interno delle sette. Perché? Perché il “love bombing”, che noi sappiamo essere una tecnica utilizzata proprio per, tra virgolette, "accalappiare le persone", viene utilizzato all’interno anche di questi gruppi. Quando un ex adepto, o un parente preoccupato, si rivolge a questi gruppi, viene accolto sempre in un determinato modo. Quindi diciamo così, accolto e la sua versione accettata al cento per cento, è convinto che si trova nel posto giusto dove potrà ricevere aiuto.
Alcune volte, le persone che si presentano all’interno di questi gruppi che quindi sono in un momento di crisi, non sanno bene esattamente quale è il loro problema, vengono diretti a pensare che tutto ciò che è successo all’interno della setta, deve essere interpretato in un determinato modo: cioè la persona è stata manipolata mentalmente e quindi tutto ciò che di bene si è vissuto all’interno del gruppo, in realtà non aveva niente di buono perché in realtà si è trattato di una "manipolazione".
Le persone che accolgono in pieno questa forma di indottrinamento vengono "ri-socializzate", quindi si trasformano da adepti scontenti, o da adepti in difficoltà, in nemici del gruppo che hanno lasciato, proiettando - abbiamo sentito parlare questa mattina di narcisismo distruttivo e delle varie forme quindi che ci sono di proiezioni all’interno di questi gruppi… - proiettando quindi tutto ciò che rifiuta di se stesso e di ciò che ha fatto dentro il gruppo, all’esterno contro il gruppo stesso…



“Organizzazioni settarie e antisettarie: strutture e dinamiche similari in contesti antagonisti”
http://raffaelladimarzio.blogspot.com/2010/11/narcisismo-settarismo-e-antisettarismo.html
Settarismo e antisettarismo - seconda parte
Raffaella Di Marzio

…In questo contesto, come abbiamo sentito questa mattina per tutto ciò che riguarda il “narcisismo distruttivo”, la prima cosa che si verifica è una “disumanizzazione” dell’avversario. Per cui, se il gruppo di cui si è fatto parte, il leader, era amato, ed era esaltato, adesso questo amore, questa esaltazione, non solo diventa e può diventare aggressività, quindi diventa un’azione contraria, ma si arriva al punto da disumanizzare l’avversario, non considerarlo più neanche persona.

Ovviamente queste dinamiche che io vi sto indicando, sono dinamiche all’estremo di un continuum nel quale si va ovviamente dal bianco al nero e ci sono i grigi in mezzo. Quindi quello che io vi ho descritto è l’estremo, è la realizzazione peggiore che si può immaginare di un processo che ha dei livelli anche, diciamo così, più accettabili.
Ecco quindi è importante che teniate presente che stiamo parlando di un continuum e che io sto descrivendo delle situazioni estreme, che tuttavia esistono. E in particolare nel nostro paese non abbiamo un solo caso, abbiamo diversi casi di gruppi che si impegnano a questi livelli.

Ora, un elemento importante delle dinamiche di cui ho parlato è proprio la funzione del "leader" all’interno di questi gruppi. Quindi l’esito delle dinamiche di cui vi ho accennato prima, dipende anche dal modo in cui la leadership viene esercitata all’interno dei gruppi anti-sette dai vari ricercatori, facilitatori, consulenti, psicologi, criminologi che fungono da guida di questi gruppi e i cui atteggiamenti, analogamente a quanto avviene per i leader delle sette, fanno talora supporre la presenza di una personalità di tipo “narcisistico”.
Lo studio dei gruppi sociali ha messo in evidenza l’importanza del modo di esercitare la leadership all’interno del gruppo e quali sono i tre elementi che caratterizzano questa modalità. Tre elementi che sono in relazione tra loro.

Il primo elemento sono le caratteristiche di personalità del leader.
Il secondo elemento sono le caratteristiche di personalità dei membri.
Il terzo, il tipo di situazione nella quale, queste variabili, si manifestano.

Quindi tutti questi processi, questi dinamismi si verificano nella inter-relazione di questi fattori.

Per quanto riguarda le caratteristiche, alcune delle caratteristiche, che penso gli addetti ai lavori conoscano già, della personalità di tipo narcisistico, io ho riscontrato in particolare questi, in alcuni di questi leader di gruppi anti-sette:
- un quadro pervasivo di grandiosità che può essere percepito nella fantasia oppure messo in atto nel comportamento;
- un fortissimo bisogno di essere ammirati;
- la mancanza di empatia nei riguardi di coloro che si rivolgono a questi gruppi e che vengono quindi utilizzati - come fa tipicamente il “narcisista” - come oggetti che servono a soddisfare i propri bisogni.
Un altro elemento molto caratteristico è proprio l’atteggiamento arrogante e presuntuoso di chi non accetta di poter mettere in discussione ciò in cui crede, ciò di cui è convinto perché questo andrebbe ad intaccare l’immagine che ha di sé.

Ora, quali sono i vantaggi per un leader che ha queste caratteristiche, come leader di questi gruppi quindi?
Intanto, nella maggior parte dei casi si tratta di persone che non hanno delle grandissime capacità a livello culturale o personale o capacità empatiche o di comprendere l’altro. Quindi diciamo che nella società, nell’ambiente in cui vivono non hanno un grandissimo successo. Allora qui c’è la possibilità per loro di assumere un ruolo accettato e definito dal sistema sociale.
Questo ruolo è legato ad uno “status” elevato perché queste persone che accolgono le presunte vittime delle sette, alcune volte vere, altre volte presunte, effettivamente si sentono e vengono percepiti dagli altri come i “difensori”, coloro che sostengono le vittime, coloro che coraggiosamente combattono contro queste sette e quindi lo status che ne acquisiscono è notevole.

Questo consente a queste persone di soddisfare il bisogno narcisistico di visibilità e di riconoscimento grazie ai continui rinforzi che ottengono sia dai "gregari", cioè dalle persone che fanno parte del gruppo, sia dal sistema sociale, magari unendosi anche con altri gruppi, e anche, lo ripeto nuovamente, dai mass media che contribuiscono ad amplificare questi dinamismi.

Quali sono invece i vantaggi per i gregari?
Ecco ne ho elencato soltanto alcuni.
Chiaramente una persona che ha vissuto una esperienza traumatica e dolorosa all’interno di un gruppo dal quale è uscito altrettanto drammaticamente, ha bisogno di essere aiutato quindi c’è la soddisfazione di questo bisogno, di questo sostegno, hanno bisogno di sostegno e quindi, dopo la disaffiliazione traumatica, si sentono meglio, si sentono finalmente accolti. Trovano sollievo dalla condizione fortemente ansiogena tipica di tutti gli ex membri anche se non tutti gli ex membri vivono la medesima condizione ansiogena, e molte persone escono da questi gruppi religiosi minoritari senza portarsi dietro nessun rimpianto. A noi adesso queste persone interessano un pochino meno perché ciò che invece è oggetto di queste riflessioni è proprio il gruppo di coloro che escono dal gruppo e diventano ex-membri ostili. I quali beneficiano dell’atteggiamento consolatorio del leader, in questo caso.
Inoltre queste persone, all’interno del gruppo anti-sette, apprendono delle strategie di comportamento che sono finalizzate alla risoluzione dei problemi e dei conflitti generati dalla disaffiliazione: loro sono usciti da questo gruppo, hanno tantissimi problemi e in questo ambiente riescono a uscirne fuori, in qualche modo.
Si sentono, inoltre, confermati nella percezione che hanno di se stessi come “vittime” di qualcuno che li ha danneggiati (in questo caso della setta) e per queste persone, il fatto di essere “vittime”, diventa il loro ruolo.
Questo ruolo, a sua volta, accresce il loro “status”.
Se poi sono persone particolarmente portate per manifestare le loro emozioni, riescono anche a mostrarle attraverso i media. La qual cosa rinforza ulteriormente questo loro bisogno di essere vittime e di sentirsi tali. In questo modo riescono anche a scaricare quella carica di aggressività verso coloro che prima erano i loro amici, che sono quindi rimasti nella setta. Scaricarla con una modalità che è accettata dalla società.

Una cosa è scaricare la propria aggressività andando a prendere a pugni una persona che mi ha fatto del male. Questo non è accettato dalla società: ma in questo caso la mia azione aggressiva è accettata e riconosciuta - io posso dire quello che voglio, posso denunciare questi abusi - e vengo rinforzata dal sistema sociale "perché è giusto che io dica la verità" e quindi in questo io mi sento sempre più forte del mio “essere vittima”.

Così si riesce ad evitare anche di affrontare i problemi: i problemi relazionali che hanno portato la persona, prima ad entrare nella setta perchè doveva soddisfare un "bisogno di dipendenza" che magari l’ha reso succube di un leader senza scrupoli.
Adesso quel problema si ripropone nello stesso modo all’interno del gruppo anti-sette dove a sua volta diventa "strumento di un altro leader" per una motivazione opposta.
Di fatto però, come dico alla fine, la persona in questo modo non affronta mai quei conflitti interiori che hanno causato lo stato di soggezione prima e poi anche dopo, con le stesse modalità.

Nell’ultima parte mi sono riferita a questo testo di Fromm “Psicanalisi dell’amore” nel quale Fromm parte dal concetto di “narcisismo” di Freud, poi allarga molto il discorso anche a livello della società, e parla di “narcisismo sociale” che lui ha utilizzato per comprendere il nazionalismo, l’odio, le motivazioni psicologiche alla distruttività e alla guerra di cui abbiamo sentito parlare in una relazione plenaria, e lo ha applicato. In una piccola nota fa anche un cenno alle sette religiose dicendo che certe forte di narcisismo vanno a colpire questi piccoli gruppi marginali.

Cosa dice Fromm? Che il “narcisismo sociale”, da una parte, come si diceva questa mattina, è funzionale alla sopravvivenza della comunità, quindi è un aspetto positivo. Dall’altro è disfunzionale in quanto innesca un meccanismo che autoalimenta i comportamenti narcisistici individuali. Quindi la doppia modalità del narcisismo, di cui si parlava anche in una delle relazioni della plenaria.

Ora, il “narcisismo sociale” nei gruppi anti-sette.
Volendo tentare di applicare questo concetto ai gruppi di cui ci stiamo occupando - ora, la parola è un po’ forte, però ecco... la usiamo sempre con le dovute cautele - “la patologia”: patologia del narcisismo di gruppo.

Qual è una delle caratteristiche del narcisismo di gruppo patologico?
Il sintomo più evidente è la mancanza di obiettività e di giudizio razionale, che è una delle caratteristiche tipiche dei gruppi anti-sette, i quali, quando manifestano, propugnano delle idee, difficilmente si occupano di verificarne la realtà. L’importante è propugnarle e portarle avanti. Non è importante verificarne l’obiettività.
Quindi questa è una caratteristica che a mio avviso si può applicare.
Inoltre, per colpire il gruppo che viene percepito come antagonista, si mettono insieme - dice Fromm - "pagliuzze di verità", ma l’insieme che ne risulta consiste in falsità ed espedienti. Perché ciò che conta è “colpire non comprendere”.
Questa mancanza di obiettività porta a conseguenze disastrose e ne abbiamo alcuni esempi a livello sociale, che qui non posso approfondire.
La rivalsa del narcisista ferito si basa sul bisogno di curare la ferita narcisistica mediante “l’annientamento dell’offensore”.
E questo è un elemento che abbiamo visto mettere in atto da questi gruppi e non una sola volta.

L’azione diretta e aggressiva verso il gruppo che viene percepito come antagonista - in questo caso "la setta" - può assumere diverse forme ed esprimersi in un continuum, come ho detto prima, che va da un minimo ad un massimo di intensità. Comunque sia questo può generare un vero e proprio scontro tra diverse parti, che in alcuni casi arriva all’organizzazione di "gruppi di pressione" che si attivano per mettere in atto minacce, intimidazioni e alimentare comunque un clima di tensione sociale che quindi mira ad esacerbare la tensione sociale e non ad appianare i conflitti.

Concludendo. Come porsi, come è possibile porsi di fronte all’azione di questo tipo di gruppi?
Di fronte ad un fenomeno complesso come questo, io ritengo che lo psicologo debba innanzitutto assumere il suo ruolo di osservatore e di ricercatore, per verificare quali sono le cause reali del conflitto.
Queste cause vanno ricercate nei dinamismi individuali e sociali e non in etichette che non corrispondono alla realtà.
Qual è l’arma dello psicologo, dello studioso comunque?
L’unica arma possibile è il metodo scientifico.

E qui cito, per concludere, Fromm che dice:
“Il metodo scientifico esige obiettività e realismo. Esige di vedere il mondo com’è e non distorto dai propri desideri e timori. Esige umiltà verso i fatti della realtà e la rinuncia a tutte le speranze di onnipotenza e di onniscienza.
L’esigenza di pensiero critico, di sperimentazione e di prove, l’atteggiamento di dubbio sono le caratteristiche del travaglio scientifico e sono esattamente i modi mentali che tendono a neutralizzare l’orientamento narcisistico”.


E con questo concludo.

Verona 20-21 Novembre 2010
Raffaella Di Marzio



Interamente tratto da:
http://raffaelladimarzio.blogspot.com/2010/11/narcisismo-settarismo-e-antisettarismo.html

Nota importante:
I diritti, dell’audio e del testo sopra riportato, sono di esclusivo uso di Raffaella Di Marzio e della SIPR (Società Italiana di Psicologia della Religione).

mercoledì 8 dicembre 2010

Arkeon e la festa dell'Immacolata Concezione

Oggi è la festa dell’Immacolata, tanto cara anche alle famiglie di arkeon.
Per questo intendo dedicare a tutti questo bel commento di don Marco Pedron, al Vangelo di oggi.
Un caro e commosso abbraccio a tutti.

Pietro


Tratto da :
"Dire si, vivere e solo poi scoprirne il senso"
Commento al Vangelo, di don Marco Pedron
http://www.qumran2.net/parolenuove/commenti.pax?mostra_id=21053

"…Come ci sentiremo noi se Dio ci chiedesse di vivere qualcosa che tutti rifiutano? Che tutti ostacolano? Che tutti dicono "sbagliato, male, perverso, pazzo"? Avete mai visto la vita dei santi? Cosa dicevano di Francesco? Cosa dicevano di Bernardette, la veggente di Lourdes? E di Giovanni della Croce o di Teresa d'Avila (furono imprigionati e perfino torturati!)?

Dio chiede agli uomini cose così grandi, enormi, incredibili, che gli altri chiamano "follie, pazzie" mentre Dio le chiama "volontà Mia". Per fidarsi di Dio bisogna essere pazzi, folli, fuori di testa. Dio sa che siamo grandi: è che noi non lo sappiamo, è che noi non ci crediamo, è che noi non ci fidiamo di Lui.

Cos'avrà pensato Maria? "Sono pazza io, sono un'eretica, una folle o è tutto vero?". Sono drammi enormi. Credere a tutti gli altri o credere a ciò che si vive nel profondo? Capite perché i mistici, i santi avevano delle crisi tremende, profonde, enormi? Maria dovette andare contro tutti: chissà cos'avranno detto i suoi genitori? E la vergogna del paese: incinta prima del matrimonio? Che disonore! E chissà se è Giuseppe il marito? E Giuseppe? Come si fa a spiegare al proprio uomo una cosa del genere? E sapere che se viene fuori qualcosa di ciò che sta accadendo (quel bambino il figlio di Dio) si sarà lapidati… E poi i dubbi di Maria, quelli che non ha mai confessato a nessuno: "Ci sono così tanti matti in giro, non potrei esserlo anch'io?; e chi mi garantisce che ho ragione?; e se sbaglio tutto?; non è meglio, obbedire, fare come tutti e così si è a posto? "…"

domenica 28 novembre 2010

Vicenda arkeon: la svolta "pedofila" di qualche anti-sette estremista 27-11-10

Mi sono occupato di bimbi e di pedofilia sin dalla fine degli anni ottanta, quando come educatore mi trovai ad operare in una comunità di bimbi con tali problematiche.
Fu per me una esperienza professionale, ma ancor più umana, preziosissima. E come ebbi già modo di accennare sul forum SRS di Raffaella Di Marzio, in qualche modo io che mi proponevo di essere utile a quei bimbi straordinari, fui in realtà da loro effettivamente salvato.

Ricordo anche che approfondendo all’epoca, più di vent'anni fa’, la tematica relativa alla pedofilia, fui colpito, tra le altre cose, della capacità di taluni pedofili di identificarsi e di sovrapporsi, in molteplici modi, all’identità e più ancora all’autorità genitoriale.

Osservando in questi giorni ciò che sta’ accadendo in rete, relativamente alla vicenda arkeon, non ho potuto non ritornare col pensiero, a questi contenuti.

Ciò che sta’ accadendo è presto detto.
Qualche esaltato anti-sette sta’, a mio avviso, esplorando il suo miglior lato di “pedofilo”.
Perché uso il termine “pedofilo”?
Ma semplicemente perché costui/costei (o forse anche costoro) non usa la propria identità per mettere in rete materiale relativo alla vicenda arkeon.
Non usa neanche un nick name, come è consuetudine in rete.
Si firma invece proprio col nome “arkeon”. Con tanto di logo originale.
Cioè tenta di impossessarsi proprio dell’identità con cui vorrebbe, in qualche modo, manipolare.
Per questo l’ho appellato/a “pedofilo”.

Trovo tutto ciò estremamente interessante.
E certo non solo io.

In tutta franchezza mi sento di ringraziare costui/costei.
Mi sento anche di invitarlo/a a perseverare, perché sta’ svolgendo un compito, tanto ingrato, quanto prezioso.
Non sto’ parlando solo della funzione di svegliare le coscienze che con i suoi comportamenti favorisce.
Mi sto’ riferendo soprattutto all’opera di chiarimento reale che costui/costei o costoro permettono, mettendo in rete documenti fondamentali per coloro che si stanno occupando di arkeon a livello italiano ed internazionale ormai da qualche anno.

Di cosa si tratta?
E’ presto detto:

Video “La via del Padre”
http://vimeo.com/20145210

Il bellissimo video, diviso in due parti, della riunione del febbraio 2008 tra alcune famiglie di arkeon e la studiosa di religioni e culti Raffaella Di Marzio.
http://vimeo.com/16884043

Il testo dell’Avviso di Garanzia, e relativo oscuramento del suo sito, siglato dal PM Francesco Bretone di Bari, contro Raffaella Di Marzio, all’indomani dell’ormai storico articolo “Essere o non essere setta. QUESTO è il problema” che tanto deve aver ferito l’amor proprio di qualche “guru” anti-sette. http://www.dimarzio.it/srs/modules/news/article.php?storyid=148

Oltre a questo, sempre in quei siti, è possibile reperire anche altro materiale molto interessante e prezioso.

Ci tengo a dire che personalmente non ne farei un problema di privacy.
E neanche mi porrei il problema di come atti riservati, come forse le riprese video della riunione di febbraio 2008 con la Di Marzio, video sequestrati durante la riunione per l’irruzione in forze della Digos, e “custoditi” dalla Procura di Bari, siano inspiegabilmente finiti in rete.
Ne tantomeno, conoscendo il buon senso e l’intelligenza della Dott.ssa Di Marzio, mi farei il problema delle sciocchezze scritte sotto il filmato dal “pedofilo” che spiritosamente si firma “arkeon”.

L’importante è che ora, finalmente, questo materiale sia stato sdoganato.

Infatti dal video la Via del Padre ogni persona di buon senso saprà farsi un’opinione di cosa fosse arkeon. Alla faccia di chi ha detto che questo lavoro mirava a spaccare le famiglie.
Guardiamo finalmente cosa accadeva in realtà.
Le mani dei padri, delle madri sulla testa dei propri figli, delle proprie figlie.
Mani sacre, mani benedicenti.
Lacrime di gratitudine, lacrime benedette di liberazione.
La vita che riprende il suo corso.
La vita che diventa conversione, ringraziamento.
E noi saremmo stati la setta…
Si vergogni, Dott.ssa Lorita Tinelli.
Si vergogni Signor Maurizio Alessandrini
Vergogna Signori e Signore dirigenti dell’ARIS.

Sul video della riunione del febbraio 2008 tra alcune famiglie di arkeon e la studiosa Di Marzio, ci sarebbe tanto da dire oltre a quanto già detto prima.
Una cosa su tutte penso che risulti chiara. Sia a chi segue da tempo la vicenda, sia a chi, a questa vicenda, si sta’ affacciando.
Dal video, risulta esplicitamente che non si è trattato di un seminario, ma bensì di un incontro conoscitivo, tra una studiosa di religioni e culti e delle famiglie fagocitate in una spirale di follia, tacciate con spregiudicata freddezza di essere una “setta” da qualche studiosa non si sa’ se più incompetente o interessata.

Il testo poi dell’Avviso di Garanzia alla studiosa Raffaella Di Marzio è una rara chicca.
E diverrà presto un cimelio.
Ormai da due anni e mezzo è noto a livello internazionale, tra gli studiosi e le associazioni, l’accaduto.
E credo, che senza questo “stimolo” mai la Di Marzio si sarebbe sobbarcata nell’impresa di scrivere un libro della portata di “Nuove religioni e sette. La psicologia di fronte alle nuove forme di culto”http://nuovereligioniesette.blogspot.com/
Libro che ha riscosso e sta’ riscuotendo un meritato riconoscimento di colleghi e accademici.
Quell’Avviso di Garanzia ha sostanzialmente squassato in due il già deprimente panorama italiano del mondo anti-sette.
Da un lato i moderati. Dall’altro gli estremisti.
E a livello internazionale ha suscitato la perplessità sui sistemi di taluni gruppi anti-sette italiani e anche sui modi quantomeno superficiali di operare, in questi casi in Italia, dalla Magistratura e delle Forze dell’Ordine.
Una gran brutta figura.
E l’attenzione, a livello nazionale, ma soprattutto internazionale su questo caso, è comprensibilmente ancora ben alta. E di certo non si concluderà finché la Procura di Bari non definirà con chiarezza la posizione della Di Marzio.
Certo una situazione del genere, cioè una studiosa che nel corso del suo lavoro venisse accusata dalla Magistratura di essere divenuta il “guru in pectore” di una “setta” che stava iniziando a studiare, certo non si era mai vista. E in effetti è il primo caso al mondo.

Insomma cosa aggiungere?
Non avrei mai pensato di dover ringraziare un “pedofilo”.
E’ proprio vero: mai dire mai…
Grazie “arkeon”, per avermi mostrato la strada…
Le vie del Signore sono davvero infinite, oltre che misteriose…

Pietro Bono

giovedì 28 ottobre 2010

Arkeon: un commento di Antonio

Ecco il commento di un amico fraterno a: Arkeon e l'orticaria di Lorita Tinelli
http://pietrobono.blogspot.com/2010/10/arkeon-e-lorticaria-di-lorita-tinelli.html
Desidero solo aggiungere che Antonio è la persona che forse ha pagato più di tutti per la sua fedeltà a sé stesso ed ai propri valori, consolidati nel percorso di arkeon.
La famiglia (la famosa coppia che “ per risolvere la loro crisi coniugale sono arrivate a pagare fino a 100 mila euro”) per cui lui si è speso professionalmente anima e corpo per anni lo ha ripagato nel modo che molti ormai conoscono. E ciò solo perché Antonio non ha voluto vendere loro la propria “anima”.
Se arkeon ha un’essenza, Antonio la rappresenta bene.
Purtroppo, o per fortuna, quest’essenza non è acquistabile col potere o col denaro.
Ma è presente nella vulnerabilità e nella bellezza di cui Antonio e la sua famiglia, sono custodi e maestri.


Grazie Pietro,
grazie per la tua instancabile opera di segnalazione.

Leggo il tuo modo di scrivere, chiaro e pulito, quello che mi arriva è un gran senso di rispetto per gli esseri umani (tutti) in un contesto assai complicato. Leggo quello che scrivono contro il metodo (si può dire?) Arkeon e rimango colpito dai toni, dal linguaggio usato e dalla determinazione delle loro pubbliche affermazioni quasi a volerle scolpire nella roccia come assoluta verità, ostacolando ed inquinando, a mio giudizio, il verdetto finale che solo la "Giustizia", chiamata in causa, ha il dovere di emettere e di comunicare a tutti quanti.

In questo istante che ti scrivo, le mie orecchie ascoltano nell’altra stanza, le parole e le musiche che escono dal film “ The Passion” e una leggera emozione mi accarezza il cuore, ha inizio un leggero principio di lacrime. Sono triste.
Quello che spesso vedo, che molti essere umani ascoltano e guardano solo quello che vogliono ascoltare e guardare e senza preoccuparsi di incontrare veramente coloro che incontrano nel loro cammino, anche se forse il termine più appropriato e “scontrano”.
Si fermano davanti solamente all’appagamento dei loro bisogni.

In questo tempo di durissimo passaggio, io, uno dei tanti indagati e chiamati in causa nel contesto di Arkeon, ho certamente avuto un grande dono, l’onore e la gioia di incontrare prima mio padre e mia madre, poi mia moglie e dulcis in fondo nostro Signore Gesù Cristo. Non è certo roba da poco….o no? E se non ci fosse stato Arkeon?

In questo momento, sento che è avvenuta la crocefissione di Gesù e poi la sua Resurrezione.
Pensa, Dio che si è fatto carne ed è venuto in mezzo a noi. Ci ha parlato e si è preoccupato di salvarci tutti quanti dal nostro costante voler scappare dalla parola “Amore”. Non solo, ha persino accettato di morire per espiare “tutti” i nostri peccati e con il tentativo di saldare nei nostri cuori il Suo amore, l’amore di Dio. A tutti!!!

Beh, io oggi mi sento molto fortunato, perché vivo questo nella mia famiglia, con mia moglie e mia figlia, non solo, anche con le persone che frequento e che Incontro per strada.

Beh, per ora mi fermo qui.
Ti abbraccio

Antonio Visentini

mercoledì 27 ottobre 2010

Arkeon e l’orticaria di Lorita Tinelli 26-10-10

Proseguo il mio umile lavoro di documentazione sulla vicenda arkeon dopo i due post dei giorni scorsi relativi ai “metodi”.
Il metodo arkeon e altri metodi 22-10-2010http://pietrobono.blogspot.com/2010/10/il-metodo-arkeon-e-altri-metodi-22-10.html
Vicenda arkeon: pregiudizi e modalità degli anti-sette estremisti e dei loro “guru” 24-10-10http://pietrobono.blogspot.com/2010/10/vicenda-arkeon-pregiudizi-e-modalita.html

Ecco allora il testo di un documento che ritengo estremamente importante per capire i “metodi distruttivi” usati dalle associazioni antisette estremiste, quali ad esempio, a mio modesto giudizio, il CeSAP di Lorita Tinelli.

Si tratta di un’interrogazione parlamentare relativa ad arkeon del 5-5-2010.
Come chiunque potrà ben comprendere, non si parla qui di articoli giornalistici.
Qui si parla di cose che dovrebbero essere estremamente serie e soprattutto documentate.
Ecco il testo :
http://www.camera.it/417?idSeduta=317&resoconto=bt01&param

Resoconti dell'Assemblea
Allegato B
Seduta n. 317 del 5/5/2010
TESTO AGGIORNATO AL 12 MAGGIO 2010
...
ATTI DI CONTROLLO
PRESIDENZA
DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Interrogazione a risposta in Commissione:
MASTROMAURO, LOSACCO, SERVODIO e BELLANOVA. - Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro della salute, al Ministro della giustizia, al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
nella provincia di Bari sono state rinviate a giudizio 10 persone (la posizione dell'undicesimo indagato è stata stralciata) coinvolte nell'inchiesta della psico-setta Arkeon, l'indagine ha preso spunto dalla trasmissione Mi manda rai3 del 2006 e più recentemente anche da differenti servizi di Striscia la notizia;
la setta, con sede amministrativa a Bari, liberamente ispirata alle filosofie orientali del genere Reiki, secondo gli investigatori sarebbe riuscita in dieci anni di attività a raccogliere e truffare oltre 10 mila adepti in tutta Italia, obbligandoli a partecipare a costosi seminari per poter guarire da malattie gravi, tumori e AIDS;
a capo della setta sarebbe Vito Carlo Moccia, di 57 anni di Noicattaro (Bari) il quale si dichiarava psicologo senza possederne il titolo;
attraverso la testimonianza di molti membri della predetta setta è stata riscontrata, tra l'altro, la pratica dell'abuso sessuale e della violenza di gruppo anche su minori, spingendo le vittime a credere che l'abuso sessuale fosse stato praticato nel corso dell'infanzia dal 95 per cento dei genitori sui propri figli;
tali ricordi, rimossi secondo la setta andavano recuperati attraverso l'abuso sessuale da parte dei maestri; tali fatti pare risalgano al periodo dal 1998 al 2008, nel corso del quale si sono accertati anche due suicidi collegati alle attività di Arkeon;
i maestri proponevano percorsi graduali di affiliazione all'organizzazione risultati essere vere e proprie manipolazioni, attraverso la partecipazione a seminari pagati dai partecipanti intorno ai 260 euro per il primo livello e fino ai 15 mila euro per i livelli successivi;
è stato inoltre riscontrato attraverso le testimonianze di alcune vittime che alcune coppie per risolvere la loro crisi coniugale sono arrivate a pagare fino a 100 mila euro;
dopo che la Corte Costituzionale, con una sentenza del 1981, ha cancellato il reato di plagio, l'attività lobbistica delle sette è molto più forte, non esistono al momento misure di contrasto efficaci contro queste organizzazioni, nonostante i numerosi arresti effettuati dalle Forze dell'ordine negli ultimi anni, ad esempio quello di Danilo Speranza, guru della setta Re Maya avvenuto a Roma;
la procura di Bari ha contestato ai dirigenti della setta Arkeon i reati per associazione a delinquere, truffa, esercizio abusivo della professione medica, violenza
privata, maltrattamenti di minori e incapacità procurata da violenza; il processo è iniziato la settimana scorsa -:
se si intendano adottare iniziative per riempire il vuoto normativo in materia di contrasto del fenomeno delle sette, ripristinando il reato di plagio;
se si intendano assumere e/o intensificare, soprattutto nelle zone più colpite dal fenomeno, i necessari interventi di ordine pubblico per reprimere il fenomeno;
se si ritenga opportuno promuovere una campagna di sensibilizzazione, in particolare nelle zone disagiate e colpite già in passato dall'attività delle sette, affinché fenomeni di questo tipo non proliferino, attivando strumenti culturali atti a prevenirli tramite la sensibilizzazione dell'opinione pubblica.
(4-07078)


Proverò a estrarre i quattro passaggi più eclatanti, per arrivare così al sodo:

a)…obbligandoli a partecipare a costosi seminari per poter guarire da malattie gravi, tumori e AIDS;

b)…è stata riscontrata, tra l'altro, la pratica dell'abuso sessuale e della violenza di gruppo anche su minori…

c)…tali ricordi, rimossi secondo la setta andavano recuperati attraverso l'abuso sessuale da parte dei maestri; tali fatti pare risalgano al periodo dal 1998 al 2008, nel corso del quale si sono accertati anche due suicidi collegati alle attività di Arkeon…

d)…alcune coppie per risolvere la loro crisi coniugale sono arrivate a pagare fino a 100 mila euro;
Ai punti b) e c) c’è già risposta direttamente nel testo dell’interrogazione:
“la procura di Bari ha contestato ai dirigenti della setta Arkeon i reati per associazione a delinquere, truffa, esercizio abusivo della professione medica, violenza privata, maltrattamenti di minori e incapacità procurata da violenza; il processo è iniziato la settimana scorsa -:”
Infatti la Procura di Bari non mi pare contestare certo "la pratica" dell'abuso sessuale e della violenza di gruppo anche su minori.Ho già spiegato altrove, dove attinge la contestazione legata ai maltrattamenti di due minori.
E cioè che due ragazzi adolescenti avrebbero assistito uno, ad una lite tra i due genitori separati, l’altro, ad un racconto da parte della propria madre durante un seminario.
http://pietrobono.blogspot.com/2010/05/arkeon-unattivita-finalizzata-alla.html

Il punto a) sarà certamente un interessante tema del processo penale. Ciò che qui mi sento di dire è che io non sono certo entrato nel lavoro di arkeon per quel tipo di motivazioni. E come me la gran parte dei partecipanti.

Resta il punto d).
Anche qui ci sarà tanto da dire al processo. Qui ripeterò solo ciò che già scrissi sul forum del CeSAP.
La coppia a cui fa molto probabilmente riferimento questa specifica denuncia, era socia d’affari col fondatore di arkeon. Nel senso che il fondatore mise gran parte del capitale, diverse centinaia di migliaia di euro, per far decollare una attività, legata a tecnologie e software, del tutto estranea ad arkeon.
Ora immagino che se qualcuno vuole truffare qualcun altro, cercherà di truffare i soldi dell’altro.
Non una parte dei soldi che prima gli ha prestato.

Questi i punti salienti.

Spero di aver cominciato a chiarire il motivo per cui sopra parlavo di “metodi distruttivi”.

Far credere in un documento del genere che esistesse in arkeon una pratica dell'abuso sessuale e della violenza di gruppo anche su minori”, e “che fossero stati accertati anche due suicidi collegati alle attività di Arkeon” là dove è palesato, dalla Procura di Bari stessa, che i suicidi collegati ad arkeon, sono solo nei dossier e nelle fantasie della Dott.ssa Tinelli, e che l’accusa di violenza sessuale sia stata addebitata ad un solo maestro relativamente a due singoli episodi (questa parte del procedimento è stata stralciata e spostata, per l’appunto, a Milano dove i fatti, secondo l’accusa, sarebbero accaduti), dicevo lasciar credere questo è un comportamento molto grave se non addirittura criminale.
Ed è anche una palese presa per i fondelli nei confronti degli Onorevoli che, certo in buona fede, si sono fatti carico di tale istanza.

Oltre a questo è una modalità di procedere che ha certo come obiettivo l’opinione pubblica da un lato, ma anche gli interessati dall’altro. Perché è chiaro che le famiglie di arkeon, testimoni della difesa compresi, possono certo restare destabilizzati da manovre a così alto livello istituzionale.

Per anni assisti sbigottito e impotente a una campagna mediatica aggressiva, falsa e infamante.
http://pietrobono.blogspot.com/2010/03/arkeon-quattro-anni-di-linciaggio.html

Un giorno provi, inutilmente, ad avvisare le associazioni preposte e anche il PM Bretone di quanto accade e che qualche genitore, forse esaltato dal clima da stadio del CeSAP, minaccia in strada con un’arma da fuoco il figlio.
http://pietrobono.blogspot.com/2008/10/presidente-f.html
http://pietrobono.blogspot.com/2009/03/arkeon-e-i-cervelli-lavati-19-3-2009.html

Un giorno ti arriva a casa un avviso di garanzia per calunnia.
http://pietrobono.blogspot.com/2010/10/il-metodo-arkeon-e-altri-metodi-22-10.html

Un altro giorno assisti impotente all’attacco spregiudicato alla fede e alle persone che più rispetti e stimi.
http://klee2009.blogspot.com/2010/04/il-codice-arkeon1.html

Un altro giorno vedi come è facile, essere gratuitamente "linciati" e messi alla gogna.
http://pietrobono.blogspot.com/2010/04/arkeon-perseguiti-per-reati-o-per-la.html
http://pietrobono.blogspot.com/2010/04/arkeon-caro-padre-angelo-ti-scrivo-22-4.html

Un altro giorno leggi di un’interrogazione parlamentare.

E poi per forza che le famiglie di arkeon stanno male.

Allora chiamano una ricercatrice esperta del settore per capire cosa sta accadendo.
http://nuovereligioniesette.blogspot.com/

E cosa fa Lorita Tinelli, lei, presidente del Centro Studi Abusi Psicologici che ha tanto a cuore le famiglie e i bambini?
Si mette all’opera naturalmente.
http://groups.google.com/group/it.cultura.newage/msg/2e1cc3f54f34cbf0?hl=it

E così fa indagare la studiosa Raffaella Di Marzio.
http://raffaelladimarzio.blogspot.com/2009/03/tasselli-di-esperienza-ottavo-tassello.html

Che in realtà era l’unica che si stava occupando, parallelamente allo studio del gruppo, anche di raccogliere, lei sola, il disagio e la disperazione delle famiglie per essere stati messi alla gogna come setta.
http://www.dimarzio.it/srs/modules/news/article.php?storyid=148
http://pietrobono.blogspot.com/2010/03/vicenda-arkeon-parole-come-proiettili.html

Davvero interessante.

Poi, ad un certo punto, in tutto questo delirio, qualcuno degli 11 indagati sbarella e tenta il suicidio.
E che dice “l’amorevole” Dott.ssa Tinelli, Psicologa ed esperta, tra le altre cose, in “vittimologia”?
2009/05/16 17:10 "Comprendo il suo dolore e sono vicina a lei e a tutti coloro che hanno dovuto, purtroppo, provare tanta sofferenza.l'unica strada, per evitare che altre persone debbano subire altri patimenti, è quella di cui lei parla: far emergere la verità. E in tanti potreste raccontarla.L'udienza è prossima, siamo fiduciosi. Il CeSAP e la sottoscritta sono sempre dalla parte delle persone in difficoltà, anche quando questo significa dover subire rappresaglie ... alle quali purtroppo negli ultimi tempi siamo abituati.Chiunque ne abbia bisogno, può tranquillamente contattarci. Troverà il sostegno di sempre".
Lorita
http://pietrobono.blogspot.com/2009/05/arkeon-e-la-verita-16-5-2009.html

Ma siamo davvero sicuri che Lorita tinelli sia poi così amorevole e rispettosa?

Leggete un po’ cosa scrive sulla sua pagina di facebook nell’Aprile 2010, quando apprende che la sua collega Raffaella Di Marzio si è iscritta all’albo.
http://www.facebook.com/lorita.tinelli?v=wall&ref=mf

Lorita
Che cosa diventa un presuntuoso, privo della sua presunzione?
Provatevi a levar le ali a una farfalla: non resta che un verme.
[Nicolas Chamfort]
11 aprile alle ore 10.04 • Mostra commenti (7)Nascondi commenti (7) A 5 persone piace questo elemento.

Giusy
Ancor più peggio quando questi presuntuosi divenuti vermi trovano ancor di piùi altri presuntuosi vermi che li aiutano a rigenerargli le ali per nascondere la loro originalità di essere delle bestie.
11 aprile alle ore 22.17

Lorita
Avete descritto molto bene una situazione che si sta verificano tra gente che conosco ....
12 aprile alle ore 14.43

Lorita
Porci e cani, ladri e illegali, se mettono a posto le carte solo dal punto di vista burocratico, risultano essere alla pari di chi lavora onestamente da anni ... Che schifo!
10 aprile alle ore 17.11 • Mostra commenti (15)Nascondi commenti (15)

Luisa
???? con chi ce l'hai?
10 aprile alle ore 17.17

Lorita
Con chi si iscrive ad un ordine professionale, tralasciando di comunicare di essere indagata di abuso della professione del preciso albo in cui si iscrive. Ma soprattutto dell'albo che accoglie senza la giusta valutazione!!!!
10 aprile alle ore 17.27

Lorita
Se così devono funzionare è meglio che gli ordini vengano chiusi 10 aprile alle ore 17.30

Luisa
siamo in italia, purtroppo... e sono quelli che rovinano la professione...
10 aprile alle ore 17.31

Lorita
Non siamo (o meglio gli Ordini non sono ) di grande esempio per le giovani generazioni 10 aprile alle ore 17.38

Luisa
guarda che ho esempi di giovani generazioni della mia categoria che farebbero impallidire il più scafato dei vecchi...
10 aprile alle ore 17.47

Lorita
La cosa grave è quello che questi soggetti producono sugli utenti ...
10 aprile alle ore 17.48

Luisa
già, infatti la collega la sto denunciando all'ordine... chissà se avrà almeno una censura...
10 aprile alle ore 17.51

Lorita
parliamo della stessa "collega" ?????? (io farei a meno di usare tale termine, il solo rappresentarmi 'collega' a lei mi fa venire l'orticaria!!!!!
10 aprile alle ore 17.54

Lorita
Ho compreso una sola cosa: in italia si muove qualcosa solo quando sono i media ad occuparsene ... e questo non è consolante!
10 aprile alle ore 17.58

Luisa
no, affatto... :( non c'è (più?) senso della decenza...
10 aprile alle ore 18.00

Tania
...burocraticamente parlando, le "carte messe a posto" possono anche essere scoperte....
10 aprile alle ore 23.15

Luisa
ma se uno ha i titoli per essere iscritto nell'albo, una volta che abbia pure esercitato abusivamente la professione prima di essere iscritto, le carte le ha messe a posto... e la sua posizione si alleggerisce di molto
11 aprile alle ore 8.40

Lorita
Beh però se una persona vuole far parte di un albo professionale e vi entra, certamente alleggerisce il reato che commetteva prima, ma dovrebbe anche impegnarsi a rispettare il codice deontologico dell’ordine di appartenenza. Se continua imperterrita a commettere tutti gli errori per cui è indagata, se ne fa pochino della sua regolarizzazione. E poi io sarei proprio curiosa di come abbia regolarizzato la sua posizione dopo oltre 20 dalla laurea. Chissà come mai ora, dopo una indagine si sia prontamente affrettata a mettere le carte a posto … Mah! Povera Italia!!!!
11 aprile alle ore 10.15

Tania
luisa, ...se pò fà, se pò fà :)
11 aprile alle ore 10.34


A proposito, qui trovate il codice deontologico degli psicologi, tanto caro alla Dottoressa.
Indovinate un po’ quanti punti andrebbe violando…
http://www.psy.it/codice_deontologico.html

Ma allora a chi erano riferite queste parole sul sito del CeSAP? Che fossero una presa di auto-coscienza sua e del suo forum?“…Distruggere volutamente la credibilità di chi si vive concorrente è sintomatico di un grande senso di inadeguatezza e di una bassa percezione di se’. Questa sensazione insieme all’abitudine a trovare strategie per aggirare la legalità portano certe persone alla creazione di “siti critici contro”, ovvero a farsi giustizia da se’."
http://www.cesap.net/index.php?option=com_docman&task=cat_view&gid=336&Itemid=60

Ci sarà modo di riparlarne.
A Dio piacendo…

Pietro Bono

domenica 24 ottobre 2010

Vicenda arkeon: pregiudizi e modalità degli anti-sette estremisti e dei loro “guru” 24-10-10

Oggi desidero proseguire il discorso che avevo iniziato in un altro mio post recente.
http://pietrobono.blogspot.com/2010/10/il-metodo-arkeon-e-altri-metodi-22-10.html

Così, visto che ad essere incriminato dalla Procura di Bari è il “metodo arkeon”, vorrei continuare a parlare di metodi.

A questo proposito desidero segnalare una lettera dell’ARIS Toscana a Gianni Leone, direttore di Mondoraro: “L’Aris Toscana lettera al direttore a proposito di Scientology”.
http://www.mondoraro.org/2010/09/13/laris-toscana-lettera-al-direttore-a-proposito-di-scientology/

“Gentile Gianni Leone, da tempo seguiamo MondoRaro sia per i tanti articoli interessanti, sia per il Suo interesse per scientology e altri gruppi da Lei trattati. Di Lei e del suo giornale ci siamo fatti l’opinione di persona seria e scrupolosa, che mai pubblicherebbe nulla che non sia documentato…”.

Ora Gianni Leone avrà anche delle qualità notevoli. Il fatto che io non riesca a vederle, a parte una sua certa qual vena lirica, non credo sia rilevante.
http://pietrobono.blogspot.com/2009/11/arkeon-il-forum-anti-sette-e-il.html

Da qui però, a sostenere che: “…Di Lei e del suo giornale ci siamo fatti l’opinione di persona seria e scrupolosa, che mai pubblicherebbe nulla che non sia documentato…”, direi che ce ne passa.

Sarò sincero fino in fondo.
Quando ho letto questa lettera, ho pensato di me che a volte sono proprio un imbecille.
Ma come ho mai potuto pensare di avere un dialogo sensato con l’ARIS?
Li ho pure implorati:
“…Gentile Signora Odivelli, nelle sue parole ho sentito molta rispetto e molta umanità, così senza indugio mi permetto di pregarLa, di supplicarLa: si faccia portavoce di questa mia richiesta di incontro. In gioco c’è l’esistenza di tante famiglie. E se possibile, anche molto di più. Come scrissi all’Aris il 17-10-2008 “…L’importante è che possiamo dialogare e sciogliere questa folle barriera di diffidenza che impedisce alle persone di incontrarsi, conoscersi, parlarsi e anche stimarsi se possibile...”.
https://www.blogger.com/comment.g?blogID=4879438425670707462&postID=2959922035640655024

Tutto assolutamente inutile.
http://stepbystepwalkingtogether.blogspot.com/2009/03/gli-addetti-ai-lavori-e-arkeon-26-3.html
http://pietrobono.blogspot.com/2010/03/arkeon-e-lincapacita-di-dialogo-degli.html

Io pensavo che li dentro ci fosse gente seria, motivata, lucida…
Ma come ho potuto illudermi così tanto?
E quante altre persone riescono ad illudere allora?

E Leone, solo perché offre uno spazio di visibilità, diventa una “…persona seria e scrupolosa, che mai pubblicherebbe nulla che non sia documentata”.

“Per questo La ringraziamo pubblicamente per il Suo lavoro d’informazione.
Cogliamo l’occasione con questa pubblica mail, per esprimere la nostra piena solidarietà a Maria Pia Gardini , a Mondo Raro e .. al “coraggio di parlare” sempre; per ogni altro sopruso o reato subito da chi si ritiene il più forte …”.

Siamo messi proprio bene.

Ma non è finita.
E sì perché Leone, bello tronfio per il riconoscimento ricevuto, come uno scolaretto solerte e riconoscente, si impegna a portare immediatamente un dono.
E cosa sarà mai questo dono?
Ma naturalmente “la testa” di una persona proprio cattiva. Brutta e cattiva.
Si tratta forse di qualche setta, di qualche criminale, di qualche pedofilo…?
Peggio, perché si tratta di quella cattivona traditrice e ribelle di … Simonetta Po.
http://www.mondoraro.org/2010/09/07/allarmescientology-it-simonetta-po-e-i-problemi-con-il-garante-della-privacy/

(Qui è la risposta dell’interessata: http://groups.google.com/group/free.it.religioni.scientology/msg/f1429a8bcb75b8b8 ).

Per chi volesse approfondire i “metodi” di Gianni Leone e le sue “coraggiose” campagne, in rete il materiale certo non manca.
http://groups.google.com/group/free.it.religioni.scientology/msg/5a409f676c972657
http://groups.google.com/group/free.it.religioni.scientology/browse_thread/thread/bdcf00d483f0109/c51bf4df2d52a678#c51bf4df2d52a678
Ma questo che segue è certo l’apice del coraggio e una vera dimostrazione di impegno contro i culti settari di questo signore, che si fa chiamare “direttore”.
http://groups.google.com/group/free.it.religioni.scientology/browse_thread/thread/ae1753e883eeedfa/9e38a4b134b10d5c?q
Cioè va a fare “la guerra” proprio a Simonetta Po.
http://www.allarmescientology.it/

Davvero coraggioso. Un vero “cuor di Leone”.

Ora, un sospetto malizioso, non può non affacciarsi alla mia mente ormai nauseata da questi metodi.
Ma l’ARIS, sta ringraziando Leone per Scientology o per i suoi tentativi di “liquidare” (in senso metaforico, sia ben chiaro), Simonetta Po?

Osservando tutto ciò, non posso non pensare allo studioso di religioni e di culti Maurizio Antonello, morto suicida.
http://www.kelebekler.com/maur_it.htm

Leggendo le parole di Martinez, mi sono fatto l’idea che fosse una gran brava persona e uno scrupoloso ricercatore, che non rinunciava a portare la sua umanità e la sua capacita di ascolto nei suoi studi.
Pensare che avesse a che fare con le modalità a cui stiamo assistendo, e con cui si cerca di “liquidare” chi esce dal “gruppo” per approfondire la propria ricerca e uscire dalle pastoie dei rassicuranti luoghi comuni riguardo ai culti e ai gruppi settari, mi intristisce e mi fa pensare che Maurizio si sarebbe meritato forse ben altri compagni di viaggio.
L’idea che mi sono fatto, è che anche lui intendesse lasciare quella “palude”.
Ma a quanto pare di capire non gli è stato permesso di farlo.
http://raffaelladimarzio.blogspot.com/2008/12/tasselli-di-esperienza-settimo-tassello.html

Vorrei tanto terminare con una nota positiva.
Ma questa volta non è proprio possibile.

Avevo letto solo ieri sul blog di Silvana Radoani un suo stimolante e condivisibile post che invito a leggere per esteso.
Un po' di qui e un po' di là, male non fa 21-10-2010
http://radoani.ilcannocchiale.it/

Il post tratta delle ultime notizie riguardanti l'Onorevole Domenico Scilipoti dell'Italia Dei Valori e della costituzione, “Martedì 14/09/10 del primo Forum Nazionale Antiplagio e l'Osservatorio Nazionale sulle sette abusanti, composto da singoli cittadini e dalle Associazioni SOS Antiplagio, ARIS Toscana, ARIS Veneto, Antiplagio Volontario, CESAP, Telefono Antiplagio, FAVIS, Giu LeMani dai Bambini, European Consumers, Comitato Romano Vittime delle Sette."

Oggi leggo invece dell’esistenza di un recentissimo comunicato stampa:

COMUNICATO STAMPA
Abbandono tavolo di lavoro dell’Osservatorio nazionale sui culti in Italia per incompatibilità di opinioni

Dopo la realizzazione dell’Osservatorio Nazionale sui culti settari, l'Onorevole Domenico Scilipoti, diramava altri comunicati stampa in cui chiedeva il riconoscimento della medicina ayurvedica uno sulla medicina Bioenergetica stabiliva il primo convegno per la realizzazione di un osservatorio sulla medicina olistica.
Seppur conveniamo che in alcuni casi (agopuntura, omeopatia) vi sono ancora degli studi scientifici in atto, e sono praticate da medici specializzati, è pur vero che terapie "miracolistiche" come la cristalloterapia, l'aromaterapia, la cromoterapia, reiki, ecc. ecc. sono tutte forme curative non riconosciute ma tutt’al più possono sortire solo un effetto placebo . Sono altresì pericolose per la salute del paziente essendo le stesse somministrate, nella stragrande maggioranza dei casi, non da medici iscritti regolarmente all'albo ma da cultori improvvisati che al massimo hanno praticato un corso in uno dei tanti centri olistici. Corsi che non hanno alcuna validità scientifica e non sono riconosciuti.

La nostra associazione unita alle associazioni del Forum Associativo contro i culti settari, per quanto sopra esposto non si riconosce in sintonia con la medicina alternativa per cui si richiama fuori dall’Osservatorio Nazionale sui culti settari, in quanto risulta esistere una palese contraddizione tra le nostre posizioni e quelle dei cultori delle medicine alternative.
http://groups.google.com/group/free.it.religioni.scientology/msg/3fe43d04f2ed1e76

Manco si sono seduti a tavola, che già se ne vanno sbattendo la porta.
Nei prossimi giorni certamente tutto diverrà più chiaro.

Quel che è ben chiaro fin da ora è che siamo in un far west.
Senza legge ne regole.
Chiunque si può alzare la mattina e dire: io sono l’osservatorio nazionale anti-qualcosa tal dei tali, io sono il centro studi nazionale anti-qualcosaltro, io sono l’associazione nazionale di aiuto del pincopallino.
Tanto, prima o poi, un po’ di visibilità e magari anche qualche finanziamento, arriva…

Che ci entri poi anche la politica, non so’ onestamente quanto giovi.
http://www.youtube.com/watch?v=lNmaJ2IyqeU
Intendo alle famiglie e alle persone bisognose di sostegno.
Perché per i finanziamenti, certoooo che giova.

Certo che sarei curioso di sentire che hanno da dire l‘ARIS, la FAVIS e il CESAP dopo questa figura.
Saranno capaci di mettersi finalmente un po’ in discussione?
Lo sapremo presto…

Comunque sia, la presenza di un grosso problema morale che attanaglia questo settore, è sempre più incombente, e certo le associazioni non possono più nascondersi dietro a un dito o, peggio ancora, dietro alle Procure.
http://raffaelladimarzio.blogspot.com/2010/07/tasselli-di-esperienza-nono-tassello.html

A me comunque, lasciatemelo dire, l’Onorevole Scilipoti, indipendentemente dallo schieramento politico, sta’ assai simpatico.
Mi sembra uno spirito libero e aperto.
Di questi tempi, è merce rara.

Pietro Bono