LA VERITA’ SU ARKEON - Sentenza (definitiva) “arkeon” di primo grado a Bari: nessuna “psicosetta”

Nelle Motivazioni della Sentenza, alle pagine 896 e 897 si legge:
“l’esito di questo giudizio ha sconfessato la sussistenza della principale e più grave delle accuse, costituita dall’essere Arkeon una “psico-setta”, ha portato ad escludere la sussistenza di uno stato di incapacità di intendere e volere per i partecipanti a qualsiasi tipo di seminario e di tecniche manipolatorie della mente, nonché di violenze di ogni genere poste in essere nei confronti di minori. In questo giudizio non vi è stata contestazione di reati fiscali ed è emerso che i costi dei seminari erano fissi e noti ai partecipanti. Il processo ha portato ad escludere la sussistenza dell’aggravante dell’aver indotto nei partecipanti il timore di un pericolo immaginario, come cagione giustificativa degli esborsi economici, nonché di quella del danno di rilevante entità e da questo è conseguita la ritenuta improcedibilità dei reati di truffa, con riferimento ai quali non era stata sporta alcuna querela da parte delle vittime…”

Registrazione audio integrale della Relazione di Raffaella Di Marzio: ORGANIZZAZIONI SETTARIE E ANTISETTARIE: STRUTTURE E DINAMICHE SIMILARI IN CONTESTI ANTAGONISTI - 12° Congresso Internazionale della Società Italiana di Psicologia della Religione (SIPR): "L'IO, L'ALTRO, DIO: Religiosità e Narcisismo" - Testo registrazione

Le Confessioni del "mostro nello specchio". Arkeon, Le Associazioni Anti-sette e l'Ordine degli Psicologi: Un'esperienza personale

The Confessions of "the monster in the mirror". Arkeon, the Anti-cult Associations and the Order of Psychologists: a personal experience

Movimenti Antisette e Neutralità dello Stato - Un caso di studio: la FECRIS

Nella sua conclusione Willy Fautrè mette in evidenza come associazioni membri della FECRIS, nelle nazioni prese in considerazione dalla ricerca, mettano in atto azioni discutibili

Sette, antisette, "setta degli antisette", aiuto e altre riflessioni - Simonetta Po

Persecuzione e campagne anti-sette: intervista a Raffaella Di Marzio - di Camillo Maffia


martedì 14 dicembre 2010

Caso arkeon: il contributo scientifico di Lorita Tinelli 14-12-2010

E’ impressionante riascoltare l’intervento di Raffaella Di Marzio “Organizzazioni settarie e antisettarie: strutture e dinamiche similari in contesti antagonisti”.
http://pietrobono.blogspot.com/2010/12/organizzazioni-settarie-e-antisettarie.html

Ed è ancor più istruttivo farlo ora, dopo l’ennesimo atto di “propaganda” di Lorita Tinelli, ossia dell’ennesimo pezzo "giornalistico" del “paladino” Francesco De Martino: “Io, perseguitata e minacciata da Arkeon”.http://www.quotidianodibari.it/attualita/1793--io-perseguitata-e-minacciata-da-arkeon.html

Francesco De Martino non è certo nuovo a questo genere di prestazioni.
http://pietrobono.blogspot.com/2010/10/il-metodo-arkeon-e-altri-metodi-22-10.html

Ma non tratterò ora di questo ennesimo esempio di giornalismo “famelico”.
http://www.dimarzio.it/srs/modules/news/article.php?storyid=183
http://dimarzio.info/it/articoli/sette-e-media/81-essere-o-non-essere-setta-questo-e-il-problema.html

E’ comunque significativo e anche istruttivo che, di fronte all’ennesimo contributo scientifico di Raffaella Di Marzio, che segue di pochi mesi l’uscita del suo libro “Nuove religioni e sette - La psicologia di fronte alle nuove forme di culto”, l’unica risposta della sua collega Lorita Tinelli, sia un “patetico” articolo di giornalisti compiacenti e per niente interessati ad approfondire professionalmente la vicenda.
Già questo credo possa rendere l’idea del divario, del gap che separa chi intende fare ricerca scientifica da chi intende fare propaganda e magari cercare vantaggi.

Trovo paradossale che, proprio con questa sua ennesima e sconclusionata uscita, la dott. Tinelli, non si renda conto che non fa altro che dare vigore e confermare “in toto” proprio le ipotesi contenute nel contributo di Raffaella Di Marzio: “Organizzazioni settarie e antisettarie: strutture e dinamiche similari in contesti antagonisti”.http://pietrobono.blogspot.com/2010/12/organizzazioni-settarie-e-antisettarie.html


Nell’estate 2010 è stato oscurato dalla magistratura di Bergamo, su segnalazione di Massimiliano Frassi, il blog del sociologo Stefano Zanetti: “Il giustiziere - La fabbrica dei mostri”.
Zanetti ha poi aperto un altro blog proprio per segnalare questo sconcertante episodio.
http://ilgiustiziere.wordpress.com/

La modalità e le motivazioni relative all’oscuramento di questo blog, ricordano molto da vicino, la vicenda toccata alla studiosa di religioni e culti, la psicologa Raffaella Di Marzio.
http://raffaelladimarzio.blogspot.com/2009/03/tasselli-di-esperienza-ottavo-tassello.html

Il giornalista Leonardo Tondelli, in un interessante articolo trattò la vicenda di Zanetti.
http://leonardo.blog.unita.it/il-blog-degli-orrori-1.61561
http://www.ilpost.it/2010/07/20/massimiliano-frassi-prometeo-anti-pedofilia-rignano-flaminio-stefano-zanetti/

Non l‘avesse mai fatto.
Si scatenò il finimondo.
http://alberodimaggio.blogspot.com/2010/07/la-colonna-infame.html

La vicenda è complessa. Ma la realtà è semplice.
Leonardo Tondelli, che mi è parsa persona di rara sensibilità e spiccato senso del rispetto, è stato “linciato” in rete, prendendosi del "pedofilo" e quant’altro per aver segnalato la censura calata sul sociologo Zanetti.
Ma anche forse per aver toccato già in passato qualche “nervo scoperto”.
http://piste.blogspot.com/2010/07/il-blog-di-marzapane.html

Cosa c'entra questa vicenda con arkeon e la dott.ssa Tinelli?
Eccome se c'entra.
Intanto appena mi sono permesso di seguire questa vicenda e linkarla sul mio blog, sul forum CeSAP gli “adepti” della Tinelli mi hanno ri-preso di mira, usando un tono palesemente intimidatorio già visto in quel forum, che mostra soltanto quanto il moderatore sia in realtà solo un “fantoccio di paglia”:
“… Noi sappiamo il nome del suo (pedofilo) e quello di sua moglie, come lui sa il nome di quelli cui era stato indotto di raccontare. I Falsi abusi allora dove sono? Chi ce li ha raccontati? Chi di ha provocato questi ricordi?... E spero che Ettore si svegli”.
http://www.cesap.net/forum//viewtopic.php?f=12&t=786&sid=ccb4857f947c22ccea78c11acf27854f
Non che altrove siano stati poi tanto più gentili con me e con la mia famiglia...
“…Il mestro stabiliva i matrimoni. Pietro Bono è uno di quelli che è stato indirizzato verso una ricca. Chiedetegli che mestiere fa. Si dice in giro che è un mantenuto che spara a zero contro chi ha avuto il coraggio di parlare. Il suo odio peggiore è nei confroni della Tinelli, lo stesso odio che ha il padre di Archèon Moccia. La odiano come non mai elaborando fantasie contro di lei. Sapete perchè? Perchè è testimone dei PM che in ogni parte d’Italia hanno attivato processi contro Archèon.
Hanno aperto contro di lei dei siti schifosi per cercare di renderla non attendibile. Ricordate la macchina del fango che ha scritto Saviano? Ecco come i mafiosi, hanno fatto questo…”.
http://lacriccaarcobaleno.blog.tiscali.it/2010/11/02/ancora-su-arkeon/

Oltre a ciò esistono molti altri legami tra Frassi e Lorita Tinelli.
Infatti mentre Moccia, il fondatore di arkeon, ha chiesto alla Tinelli ed al CeSAP un risarcimento, in caso di esito favorevole del procedimento civile, da destinarsi esclusivamente alle Suore di Madre Teresa, Lorita Tinelli avrebbe destinato, in caso di esito favorevole per lei del procedimento penale contro Moccia e contro arkeon, parte del risarcimento proprio a Frassi e alle sue attività.
http://pietrobono.blogspot.com/2009/06/arkeon-il-procedimento-civile-per.html

(Nell’Aprile 2011, in seguito alla morte di Carlo Fornesi, il Giudice ha sospeso il processo. Gli avvocati di Moccia, per non coinvolgere nel procedimento gli eredi di Fornesi, hanno preferito lasciar decadere il procedimento).

Ma c’è ben altro che lega Frassi alla Tinelli.
Entrambi sono consulenti delle Procure.
Credo sia quindi legittimo domandarsi se queste Procure non possano essere state influenzate da questo fatto nei provvedimenti presi verso Zanetti e Raffaella Di Marzio.
https://groups.google.com/group/free.it.religioni.scientology/msg/01f2f85e8859fbdb?hl=it

Inoltre la calzante definizione di “blog di marzapane” potrebbe essere forse utilizzata anche per il sito, in particolare il forum, del CeSAP. Più che il sito di un Centro Studi, potrebbe parere un sito di gossip. Con tanto di pubblicità a siti di agenzie di viaggio - Se non erro è questa la pagina che esce in contemporanea all’apertura del sito del CeSAP: http://www.expedia.it/default.aspx -

Anche il "roboante curriculum” messo in campo da entrambi, fa assai riflettere.
http://ilcasotinelli.blogspot.com/
http://giustiziaintelligente.blogspot.com/2009/03/dossier-su-massimiliano-frassi.html

E che dire dei riferimenti teorici utilizzati da Frassi e Tinelli?
Frassi, se ho ben compreso, prende soprattutto come riferimento Ray Wyre (descritto come "massimo esperto inglese di pedofilia").
http://leonardo.blogspot.com/2010/07/sequestraci-questo.html
Lorita Tinelli come riferimento pare avere preso Margaret Singer. In particolare il testo “Le sette tra noi” (Cults in our midst), e anche “Psicoterapie ‘folli’: conoscerle e difendersi”.
http://psicologicamente.altervista.org/biblioteca/Cults.pdf
http://xenu.com-it.net/txt/folli.htm
Nella sua patria la Singer è stata una studiosa assai controversa. Per alcuni periodi le sue consulenze non sono neanche state accettate dai tribunali.
“Martini”, nella sua traduzione in lingua italiana del libro di M. Singer e J. Lalich “Cults in Our Midst - Le Sette tra Noi ”, tiene chiaramente a specificare che: “…credo però sia di importanza altrettanto fondamentale non dimenticare che la Dot.ssa Singer è una psicologa clinica e che molte delle realtà rappresentate sono casi estremi e non di frequente riscontro. Anche se si afferma che ogni caso andrebbe valutato singolarmente, ho riscontrato nell'esposizione una radicalità che non condivido, e che potrebbe ingenerare nel lettore reazioni e prese di posizione eccessive…”.
Altrettanto ha fatto il Prof. Paolo Michielin nella presentazione italiana di un altro libro delle stesse autrici: “Psicoterapie Folli, Conoscerle e Difendersi”, sostenendo che: “…I lettori apprezzeranno la semplicità e l'efficacia dell'esposizione, ma dovranno ricordare che molte delle realtà rappresentate sono casi estremi, non di frequente riscontro.
… I lettori dovranno anche capire che alcune affermazioni sono volutamente provocatorie, che il merito rivendicato dalle autrici di «portare un po' di razionalità in un campo esposto alle valutazioni passionali e di parte» è condiviso dalla maggior parte di coloro che attualmente fanno ricerca in ambito psicoterapeutico e che le autrici stesse mostrano nei giudizi un'inevitabile parzialità e una qualche faziosità. Con queste avvertenze, la lettura del libro è certamente utile non solo alle persone inesperte ma anche agli psicologi e ai medici psicoterapeuti.
…Negli USA la psicoterapia può essere svolta non solo dai medici e dagli psicologi, ma anche da un gruppo, più o meno ampio e variegato, di «operatori sociali…”
http://xenu.com-it.net/txt/folli.htm#1

Massimo Introvigne offre uno spunto che ritengo particolarmente significativo riguardo alla figura della Singer:
“…Dopo avere ripetuto innumerevoli volte che s’interessa soltanto di comportamenti e non di dottrine, Margaret Singer dichiarava in un’intervista, già nel 1984, di considerare "settarie", "cultic", le posizioni di alcuni movimenti religiosi in quanto si situerebbero al di fuori del "mondo della scienza, del liberalismo e del razionalismo" e sarebbero "contrarie alla generale comprensione scientifica della causalità". Queste teorie, continuava la controversa psichiatra statunitense, sono intollerabili nel mondo moderno perché "non rimangono all’interno dei limiti generali del nostro ordine sociale, latamente considerato, che è una democrazia e che opera secondo le teorie della causalità scientifica" (23)”.
http://www.alleanzacattolica.org/indici/dichiarazioni/introvignem217.htm

Riguardo poi ad una, chiamiamola così, certa propensione per la “denuncia facile” questo primato non spetta certo a Frassi.
La studiosa Silvana Radoani ha ben illustrato quali possano essere le “metodiche” della psicologa Lorita Tinelli, anche verso i propri colleghi.
https://ilcasoarkeon.files.wordpress.com/2009/10/vittime-di-cult-o-anticult.pdf

Ci sarebbe molto altro da dire a riguardo. E ci sarà certo modo.

Desidero concludere dicendo che, per quel che mi riguarda, non condivido affatto le modalità e il linguaggio usato da Massimiliano Frassi nei suoi interventi.
Devo dire però che, da quando ho letto nel suo blog di un suo intervento in cui, sostanzialmente, raccontava di aver ricevuto nella sua infanzia abusi da parte di un adulto (un sacerdote?), questo fatto mi permise di comprendere, anche se non giustificare, tali modalità.

Per quanto riguarda invece la dott.ssa Tinelli la questione appare più complessa.
http://pietrobono.blogspot.com/2009/07/arkeon-i-metodi-del-cesap-e-della.html
Per quanto ne so’ è difficile credere che il suo tentativo di screditare le sue colleghe sia slegato dal bisogno di togliersi più di qualche sassolino dalla scarpa per vecchie divergenze.
Così come è difficile credere che, ad esempio, la sua lotta contro i Testimoni di Geova, sia del tutto disinteressata ed estranea a sue vicende personali.
Il che, se così fosse, pur dando un senso a tanto livore, farebbe una bella differenza.
Insomma, al di là di quanto Lorita Tinelli amerebbe far credere, il CeSAP parrebbe più una associazione anti-sette estremistica che un Centro Studi. Un’associazione molto vicina ai sistemi utilizzati in passato dal CAN (Cult Awareness Network).

Raffaella Di Marzio parla del CAN nel suo decimo tassello: "Cronaca di un incontro con Michael Langone, Direttore esecutivo dell' ICSA (International Cultic Studies Association)".
http://raffaelladimarzio.blogspot.com/2010/07/tasselli-di-esperienza-decimo-tassello.html

“…Le attività del CAN erano finalizzate a combattere le sette e soprattutto il cosiddetto "lavaggio del cervello" che si riteneva venisse praticato al loro interno. Oltre a utilizzare modalità discutibili per attaccare vari gruppi (come l’uso strumentale della stampa, le lettere di minacce inviate o a singoli membri oppure a strutture che accoglievano i movimenti per lo svolgimento di corsi, seminari, conferenze ecc), il CAN si serviva anche dei deprogrammatori (persone che tentavano di costringere gli adepti a lasciare il gruppo utilizzando metodi discutibili e anche talora violenti, come il rapimento).
L’organizzazione fu colta in flagrante mentre indirizzava una famiglia, che voleva "recuperare" il proprio figlio, ai deprogrammatori. In seguito a questo episodio fu condannata a pagare una multa così pesante da dover dichiarare fallimento; i suoi archivi e il suo stesso nome e marchio furono venduti all’asta, nel 1996, a una coalizione di attivisti dominata, con altri, da membri della Chiesa di Scientology che oggi gestiscono – dopo essere divenuti i legittimi proprietari del marchio – un «Nuovo CAN». Una ricostruzione del caso si può leggere sul sito del CESNUR.

http://www.cesnur.org/2001/CAN.htm
Ripensando al passato Michael Langone ha riconosciuto i progressi che negli Stati Uniti il mondo antisette ha fatto, tanto che i suoi errori ormai solo un ricordo. I metodi intimidatori utilizzati dal CAN per criminalizzare tutti i gruppi, senza differenziazioni, l’uso strumentale che il CAN faceva della stampa scandalistica usata come arma di aggressione sono oggi motivo di imbarazzo per chi ne è stato testimone e che è ben felice di essersi lasciato tutto questo alle spalle.Nel nostro colloquio abbiamo insieme condiviso l’idea che la strada giusta, intrapresa dopo molti errori, è quella del dialogo, anche con coloro che la pensano diversamente, come i sociologi della religione che hanno fatto della difesa della libertà religiosa la loro bandiera anche a costo, in certi casi, di eccedere nella difesa dei gruppi minimizzando gli abusi che in alcuni movimenti sono stati veramente commessi.
La strada giusta oggi è quella di portare avanti studi seri e ricerche scientifiche che si servano di tutte le fonti, non solo di quelle contrarie ma anche di quelle favorevoli poiché quello che conta non è più vincere o perdere la battaglia a favore o contro le sette. Quello che conta è difendere la dignità e la libertà delle persone di esprimersi e di credere a ciò che vogliono, anche se la loro fede è comune a pochi o “strana” per la maggioranza…”.

Pietro Bono

1 commento:

Anonimo ha detto...

Riguardo ai metodi della CAN vorrei sottolineare che queste cose paiono accadere anche in Italia, se è vero quanto afferma Silvana Radoani in un suo recente articolo
http://www.asaap.org/documenti/atttru.pdf

Speriamo che qualcuno cominci a svegliarsi, perché la situazione sta diventando tragica e i più danneggiati da tutto ciò saranno proprio le vere "vittime di sette".