LA VERITA’ SU ARKEON - Sentenza (definitiva) “arkeon” di primo grado a Bari: nessuna “psicosetta”

Nelle Motivazioni della Sentenza, alle pagine 896 e 897 si legge:
“l’esito di questo giudizio ha sconfessato la sussistenza della principale e più grave delle accuse, costituita dall’essere Arkeon una “psico-setta”, ha portato ad escludere la sussistenza di uno stato di incapacità di intendere e volere per i partecipanti a qualsiasi tipo di seminario e di tecniche manipolatorie della mente, nonché di violenze di ogni genere poste in essere nei confronti di minori. In questo giudizio non vi è stata contestazione di reati fiscali ed è emerso che i costi dei seminari erano fissi e noti ai partecipanti. Il processo ha portato ad escludere la sussistenza dell’aggravante dell’aver indotto nei partecipanti il timore di un pericolo immaginario, come cagione giustificativa degli esborsi economici, nonché di quella del danno di rilevante entità e da questo è conseguita la ritenuta improcedibilità dei reati di truffa, con riferimento ai quali non era stata sporta alcuna querela da parte delle vittime…”

Registrazione audio integrale della Relazione di Raffaella Di Marzio: ORGANIZZAZIONI SETTARIE E ANTISETTARIE: STRUTTURE E DINAMICHE SIMILARI IN CONTESTI ANTAGONISTI - 12° Congresso Internazionale della Società Italiana di Psicologia della Religione (SIPR): "L'IO, L'ALTRO, DIO: Religiosità e Narcisismo" - Testo registrazione

Le Confessioni del "mostro nello specchio". Arkeon, Le Associazioni Anti-sette e l'Ordine degli Psicologi: Un'esperienza personale

The Confessions of "the monster in the mirror". Arkeon, the Anti-cult Associations and the Order of Psychologists: a personal experience

Movimenti Antisette e Neutralità dello Stato - Un caso di studio: la FECRIS

Nella sua conclusione Willy Fautrè mette in evidenza come associazioni membri della FECRIS, nelle nazioni prese in considerazione dalla ricerca, mettano in atto azioni discutibili

Sette, antisette, "setta degli antisette", aiuto e altre riflessioni - Simonetta Po

Persecuzione e campagne anti-sette: intervista a Raffaella Di Marzio - di Camillo Maffia


venerdì 26 marzo 2010

Arkeon e “la caccia alle streghe” 26-3-2010


Chi volesse approfondire la situazione francese, può trovare materiale prezioso in questo pezzo di Introvigne.

Perché in Francia? Un commento a "La Religion en miettes ou la question des sectes" di Danièle Hervieu-Léger
Massimo Introvigne, Cristianità n. 306 (2001)

http://www.alleanzacattolica.org/indici/articoli/introvignem306.htm

I. La "guerra contro le sette" in Francia
1. La struttura dell’opera
2. La Francia alle prese con la minaccia settaria
a. Il modello confessionale del pluralismo religioso
b. Un modello pensato per la Chiesa cattolica
c. L’estensione del modello ad altre realtà religiose
d. Il "nemico" istituzionalizzato
II. Per una definizione del termine "setta"
L’atteggiamento della Chiesa cattolica
III. Perché la "nuova religiosità"
1. Il quadro di riferimento
2. Il "nuovo regime della verità"
3. Postmodernità o modernità allo stato puro?
IV. Che fare?
1. Le proposte di Danièle Hervieu-Léger
2. La peculiarità francese nel quadro internazionale
3. La Francia e il modello italiano
4. Il caso Scientology
5. "Sette assolute" e carenza d’informazione
6. Chiesa cattolica, "sette" e relativismo
V. Una valutazione


Così, incuriosito da questo articolo sono andato un po’ in giro in qualche sito d’oltralpe.
La situazione in Francia è naturalmente molto più complessa di quella italiana.
Per una panoramica iniziale rimando i lettori a questa pagina:
Protagonisti del dibattito sulle sette in Francia.
http://fr.wikipedia.org/wiki/Protagonistes_du_débat_sur_les_sectes_en_France#Associations_de_d.C3.A9fense_des_.C2.AB_nouveaux_mouvements_religieux_.C2.BB
La lotta anti-sette in Francia ha una storia lunga e articolata.
Lotta anti-sette in Francia.
http://fr.wikipedia.org/wiki/Lutte_anti-sectes_en_France

La sensibilità dei movimenti che guardano con perplessità alle modalità dei movimenti anti-sette francesi, si è andata via via strutturando in diverse forme e contenuti.
Eccone qualche esempio:

Coordination des Associations & Particuliers pour la Liberté de Conscience
http://www.coordiap.com/
http://www.freedomofconscience.eu/

La nuova caccia alle streghe
http://www.la-nouvelle.chasseauxsorcieres.fr/index.html

Sito di informazione giuridica sul diritto delle religioni
http://www.droitdesreligions.net/

Centro d’Informazione e di Consiglio delle Nuove Spiritualità
http://www.sectes-infos.net/
http://www.sectes-infos.net/CICNS.htm
http://www.sectes-infos.net/Video.htm
http://www.sectes-infos.net/bestof.htm
http://www.sectes-infos.net/CICNS2.htm

Osservatorio indipendente delle minoranze spirituali
http://www.sectes-infos.net/Observatoire_Independant_des_Minorites_Spirituelles_Projet.htm

Curiosando nei siti francesi sono infine rimasto molto incuriosito quando ho trovato questa affermazione:
“…Insomma, se abbiamo qualcosa contro il nostro vicino, lo si accusa di appartenere a una setta…”
Sembrerebbe quasi essere l’espressione di qualche settarolo che, per difendersi da qualche accusa, prova a spararla grossa.
E invece no.

Chi dice forti e chiare queste parole è JANINE TAVERNIER ex Presidente dell'UNADFI dal 1993 al 2001 (Unione Nazionale delle Associazioni per la Difesa della Famiglia e dell'Individuo), la più grande associazione anti-sette francese. E una delle più potenti d’Europa.
http://fr.wikipedia.org/wiki/Union_nationale_des_associations_de_d%C3%A9fense_des_familles_et_de_l%27individu


Quella che segue è la traduzione non professionale di un’intervista a Janine Tavernier.
E quindi ancora la traduzione della prefazione scritta sempre da Janine Tavernier del libro di Serge Toussaint, "Sette su ordinazione" ("Sectes sur Ordonnance" maggio 2006).
Ringrazio anche la persona che gentilmente ha tradotto i testi e mi scuso con tutti se nella mia revisione alla traduzione ho aggiunto qualche errore.

Non aggiungo nessun commento per il momento, perchè questi documenti parlano da sé.
Buona lettura.

Pietro Bono



Tratto da:
http://membres.multimania.fr/balisedepaix/Jeanine_tavernier.htm

CACCIA ALLE STREGHE ?
JANINE TAVERNIER, LA PIU CONOSCIUTA DELLE CACCIATRICI DI SETTE, PREFERISCE LASCIARE UNA BATTAGLIA CHE PRENDE UNA PIEGA TROPPO IDEOLOGICA. TROPPO SETTARIA.

"SE NOI ABBIAMO QUALCOSA CONTRO IL NOSTRO VICINO, ALLORA LO ACCUSIAMO DI APPARTENERE A UNA SETTA "

A cura di Joseph Veillard
(Technikart Numero 57 Novembre 2001)

La mediatica presidentessa dell'UNADFI (Unione Nazionale delle Associazioni per la Difesa della Famiglia e dell'Individuo, che aiuta le vittime delle sette) ci riceve nel suo appartamento nella zona ovest di Parigi.
http://fr.wikipedia.org/wiki/Union_nationale_des_associations_de_d%C3%A9fense_des_familles_et_de_l%27individu

Lei ha appena dato le sue dimissioni dal suo posto di presidente e sembra rasserenata di passare la staffetta in una battaglia dove lei si è buttata venti anni fa', dopo l'entrata di suo marito nella setta eco-integrista Ecoovie (Ecovita).

Ironia della sorte: l'ex prima cacciatrice anti-sette di Francia si ritrova al banco degli imputati per il fatto che sua figlia lavora come educatrice specializzata in un’organizzazione ispirata alla pedagogia di Rudolph Steiner, classificata come setta.
Scioccata dalla messa all’indice dove sono state vittime le scuole dei suoi nipoti, additata da certi cacciatori di sette che le rimproverano la sua compiacenza verso un movimento settario, lei si preoccupa di un'atmosfera di caccia alle streghe che può condurre a una confusione generale, guardare a certe sbavature.

Janine Tavernier, perchè lei lascia la presidenza dell'UNADFI ?

Dopo vent'anni in questa associazione, e dieci anni di presidenza dell’UNADFI, ritengo che è il momento di passare la mano.
D'altronde ci sono persone che vengono nelle nostre associazioni con nuove idee e che hanno voglia di cambiare un po' il corso delle cose.

Cioè ?

C'è tutto un gruppo di persone che desiderano interessarsi alle dottrine e filosofie. Io non ci tengo. sono entrata nell'associazione proprio per il fatto che non ci occupavamo delle dottrine ne delle credenze. Ci occupavamo delle vittime di gruppi totalitari.
Il fenomeno settario cambia completamente in Francia. Penso che il grande pubblico sappia che cosa sia una setta, dato che nel 1974, data dalla creazione dell'ADFI, bisognava far scoprire tutto. Oggi c'è un rinnovamento in questo ambiente e ho voglia di prendere un po' di distanza per riflettere.

Ci sono stati amalgamenti nella campagna antisette ?

Sempre più, le persone vedono delle sette ovunque . Quando si fa' yoga, quando ci si cura con l'omeopatia o l'agopuntura, facciamo parte di una setta.
Trovo questo estremamente grave per il fatto che dobbiamo avere una grande apertura e accettare le medicine parallele senza giudicare, nè catalogare. Oltre a ciò ci si serve del fenomeno settario per denunciare e creare baccano.
Insomma, se abbiamo qualcosa contro il nostro vicino, lo si accusa di appartenere a una setta.

Persone che le sono care, impegnate nelle scuole Steineriane, sono state direttamente accusate...

Noi ci interessiamo solo alle vittime e non ne abbiamo mai ricevute dalle scuole Steineriane. Io trovo anormale che siano catalogate come sette e che mi si rimproveri di sostenerle, per il fatto che i miei nipoti vi siano educati. Mi faccio delle domande. Io vorrei lottare contro questo, in particolare quando vedo che dei negozi come Natura e Scoperte sono presentati come facenti parte di Scientology.
Tutto questo baccano è inammissibile e non voglio più giocare a questo gioco.
Io mi sento totalmente libera, non ho nessuna credenza, nessuna filosofia.
Bisogna distinguere tra i nuovi movimenti religiosi e le sette.
Tanto sono rispettabili i primi, quanto sono nocive le seconde.

La sua partenza dall'UNADFI lascia il posto libero ad altre persone più dogmatiche. Non è un cattivo segno ?

Spero di no. E' importante cambiare, rimettere tutto in tavola per permettere un migliore studio del fenomeno. Io ho fatto il mio tempo, è stato un periodo meraviglioso, non sempre facile, durante il quale ho acquisito molta maturità e umiltà. Di fronte ai fenomeni delle sette, bisogna sempre rimettersi in discussione. Non c'è un modello per aiutare qualcuno ad uscire da una setta, per aiutare le famiglie.
Oggi è meno importante far conoscere il fenomeno settario perchè il mondo è più o meno informato. Ciò che è necessario, è lavorare in finezza e fare in modo che le persone non si facciano più catturare.

Tratto da:
http://www.sectes-infos.net/liberte-monde-33.htm

Prefazione di Jeanine Tavernier, ex-presidente dell'UNADFI, del libro di Serge Toussaint
--------------------------------------------------------------------------

Pubblicato sul libro di Serge Toussaint, "Sette su ordinazione" ("Sectes sur Ordonnance") (maggio 2006), la prefazione di Janine Tavernier, presidentessa dell'UNADFI dal 1993 al 2001 .

Prefazione.

Se ho accettato di fare la prefazione del libro scritto da Serge Toussaint, Grande Maestro dell'Antico e Mistico Ordine della Rosa-Croce, è per reazione di fronte all'ingiustizia nella quale l' A.M.O.R.C. è vittima e mi permette di esprimermi su quello che fu una delle mie principali preoccupazioni al tempo del mio mandato di presidentessa dell'UNADFI, cioè sapere di non attribuire il significato di "setta" a torto o in traverso, o a qualunque organismo che esce dal "pensiero unico".....

Dalla fine dei anni ‘70, abbiamo assistito alla creazione di molti gruppi "new age", pseudo-religiosi, religiosi, ecc.. Molto presto l'UNADFI ha presentito che certi gruppi, sotto appellativi ingannevoli e dietro delle maschere rassicuranti, potevano essere pericolosi e intrappolare delle persone alla ricerca di una certa spiritualità o di un certo benessere: chiesa, tempio, culto, cenacolo, fondazione, comunità, famiglia, fraternità, ecc.

Se l'UNADFI allertò diverse istanze e personalità su quei gruppi, precisò anche il fatto che se c'erano in mezzo a loro delle sette distruttive, dossier e prove in appoggio, c'erano anche movimenti che non avevano niente di settario, anche quando, a volte, c'erano scivoloni, come in qualunque gruppo umano.
Questa precisione non è stata considerata; era più facile mettere la stessa etichetta su queste nuove strutture, che saperle "Nuovi Movimenti Religiosi " (NMR). Procedendo in questo modo, si è lasciato supporre che tutti i Nuovi Movimenti Religiosi fossero delle sette, cosa che non è assolutamente il caso.
Per mancanza di rigore, siamo dunque arrivati a confondere gruppi inoffensivi con altri che presentavano un reale pericolo e si dedicavano al proselitismo per reclutare nuovi adepti. Questo flusso, questa imprecisione, fanno sì che oggi ci siamo immersi in una totale confusione.

Stando così le cose, taluni vedono delle sette ovunque.
Nello statuto di questa impresa, c'è la parola "olistica"...Attenzione!!!
Questa persona prende granuli omeopatici....Diffidenza !!!
Questo professore di Yoga parla di chakra....Pericolo !!!
Questo psicologo certificato è spirituale.....Prudenza !!! ecc.

Sono sempre stata sensibile a i rischi di sbandamento che le ADFI avrebbero potuto commettere. E' per questo che ricordavo loro regolarmente gli obiettivi a cui ero particolarmente attaccata : "Noi, Associazioni ADFI, in linea con i Diritti dell'Uomo, rispettosi di tutte le libertà (la libertà di pensare, la libertà di credere o di non credere o di credere diversamente, la libertà di espressione ) quando qualifichiamo come "setta" qualsiasi gruppo, noi non teniamo conto delle ideologie, delle dottrine, delle credenze, delle religioni, delle chiese.
Noi consideriamo solo i modi e i comportamenti che portano una seria minaccia alla libertà o la dignità della persona umana. In breve, l'unico criterio che consideriamo è quello di nocività, della pericolosità: la violazione dei Diritti dell'Uomo". (Bollettino BUBBLE 23/1989)

Nell'Editoriale del Bolletino BULLES n° 69/ Primo trimestre 2001, in occasione dei 25 anni delle A.D.F.I., io scrivevo:
"...Noi ripetiamo con piacere: noi non giudichiamo le dottrine o le ideologie veicolate dai gruppi, noi rifiutiamo di entrare nelle discussioni "teologiche".
Pertanto, siccome siamo uomini e donne con le nostre convinzioni, le nostre credenze, le nostre filosofie le più diverse – fatto che, sottolineiamolo di nuovo, fa' la nostra ricchezza - noi potremmo essere tentati di giudicare i gruppi in base alle nostre proprie referenze morali, religiose e filosofiche. Lasciarsi andare per questa via sarebbe pericoloso su molte modalità".

Si constata che l'uomo è sempre stato alla ricerca della spiritualità, dalla trascendenza. E' per questo che sono stata scioccata un giorno quando ho sentito una persona, molto coinvolta nella lotta contro le sette, dire con molta convinzione:
"Dobbiamo sradicare l'idea di Dio ".
Sono rimasta interdetta, senza voce. In che cosa una ricerca religiosa, spirituale, o filosofica, è sistematicamente condannabile?
In che cosa lei è necessariamente "settaria"? Quanti gruppi bisognerebbe allora mettere all'indice... Sicuramente assistiamo da qualche tempo in Francia a una deriva che mette in pericolo la libertà di credenze, questo è ciò che io condanno.

E' per restare fedele a me stessa, alle mie convinzioni, rifiutando il silenzio e la codardia, che ho accettato di associarmi a questo libro che denuncia l'ingiustizia per cui l'A.M.O.R.C. è stata vittima, essendo stata classificata come setta. Le spiegazioni dell'autore, la sua erudizione, permettono di meglio conoscere e comprendere le radici di questo Ordine, la sua evoluzione, il suo insegnamento, la sua filosofia.
Evidentemente, non ha niente di un Nuovo Movimento Religioso, e ancora meno di una setta. Ma è sufficiente che una commissione parlamentare, o anche solo qualche deputato di una commissione, lo mettano all'indice in un rapporto, perchè lo stigma, rilanciato dall'impeto mediatico, diventi una condanna pubblica.

Tutte le personalità politiche e altri che ho incontrato quando ero militante e presidente dell' U.N.A.D.F.I., così come tutti i giornalisti, sanno bene che mai sono stata compiacente verso le sette dimostrate tali, perchè so il pericolo che rappresentano per l'individuo, la famiglia e la società stessa.
Ma è tempo che la Francia si riprenda nella lotta che bisogna portare contro tali gruppi, perchè con il pretesto di questa legittima lotta, certi combattono le credenze religiose, spirituali e filosofiche. L'ingiustizia subita dall' A.M.O.R.C. è, secondo me, un perfetto esempio di questa deriva.

Da qualche tempo, si parla molto della laicità in Francia, forse troppo, perchè la grande maggioranza dei cittadini di questo paese la danno come un’acquisizione definitiva. Non avvenga mai che questo principio essenziale di laicità, per ragioni più ideologiche che repubblicane, diventi il fondamento di un'integrismo religioso. Qui ancora io penso che questo libro metta bene in evidenza questo pericolo.
Stiamo dunque attenti a che questa lotta contro le sette non diventi lei stessa un vettore del settarismo!

Infine, mi appello a una riabilitazione ufficiale dell'A.M.O.R.C. sperata da Jacques Guyard stesso, presidente della commissione parlamentare nel 1999.
Ognuno sa che "l'errore è umano ". Alla luce di questo libro, che coloro che hanno il potere di riabilitare la Rosa-Croce lo facciano, almeno in nome all'articolo 1 della Costituzione della Repubblica Francese: " La Francia è una Repubblica indivisibile, laica, democratica e sociale. Assicura l'uguaglianza d'avanti alla legge di tutti i cittadini, senza distinzione di origine, razza o religione. Rispetta tutte le credenze".

Janine Tavernier
Cavaliere della legion d’onore
Membro de UNADFI dal 1984

Nessun commento: