LA VERITA’ SU ARKEON - Sentenza (definitiva) “arkeon” di primo grado a Bari: nessuna “psicosetta”

Nelle Motivazioni della Sentenza, alle pagine 896 e 897 si legge:
“l’esito di questo giudizio ha sconfessato la sussistenza della principale e più grave delle accuse, costituita dall’essere Arkeon una “psico-setta”, ha portato ad escludere la sussistenza di uno stato di incapacità di intendere e volere per i partecipanti a qualsiasi tipo di seminario e di tecniche manipolatorie della mente, nonché di violenze di ogni genere poste in essere nei confronti di minori. In questo giudizio non vi è stata contestazione di reati fiscali ed è emerso che i costi dei seminari erano fissi e noti ai partecipanti. Il processo ha portato ad escludere la sussistenza dell’aggravante dell’aver indotto nei partecipanti il timore di un pericolo immaginario, come cagione giustificativa degli esborsi economici, nonché di quella del danno di rilevante entità e da questo è conseguita la ritenuta improcedibilità dei reati di truffa, con riferimento ai quali non era stata sporta alcuna querela da parte delle vittime…”

Registrazione audio integrale della Relazione di Raffaella Di Marzio: ORGANIZZAZIONI SETTARIE E ANTISETTARIE: STRUTTURE E DINAMICHE SIMILARI IN CONTESTI ANTAGONISTI - 12° Congresso Internazionale della Società Italiana di Psicologia della Religione (SIPR): "L'IO, L'ALTRO, DIO: Religiosità e Narcisismo" - Testo registrazione

Le Confessioni del "mostro nello specchio". Arkeon, Le Associazioni Anti-sette e l'Ordine degli Psicologi: Un'esperienza personale

The Confessions of "the monster in the mirror". Arkeon, the Anti-cult Associations and the Order of Psychologists: a personal experience

Movimenti Antisette e Neutralità dello Stato - Un caso di studio: la FECRIS

Nella sua conclusione Willy Fautrè mette in evidenza come associazioni membri della FECRIS, nelle nazioni prese in considerazione dalla ricerca, mettano in atto azioni discutibili

Sette, antisette, "setta degli antisette", aiuto e altre riflessioni - Simonetta Po

Persecuzione e campagne anti-sette: intervista a Raffaella Di Marzio - di Camillo Maffia


venerdì 22 ottobre 2010

Il metodo arkeon e altri metodi 22-10-2010

Oggi vorrei provare a ragionare un po’ sui “metodi”.

Un fatto, a mio avviso assai importante per chi segue questa vicenda, è stato a mio avviso quello che ha segnato l’udienza del 23 giugno 2010 del processo contro gli 11 indagati di arkeon dove “…Gli avvocati hanno richiesto in quali seminari si sono svolti gli abusi, datosi che nell’ordinanza del PM non sono state indicate date precise. Il PM ha controbattuto a tali eccezioni affermando che egli contesta l’intero metodo Arkeon che era, sempre secondo il PM, pedissequamente applicato da diversi maestri in tutti i seminari…”.http://www.mondoraro.org/2010/06/24/arkeon-proseguono-i-guai-per-moccia-ed-i-%E2%80%9Csoci%E2%80%9D-della-psico-setta/

Quindi il processo, sostiene in buona sostanza il PM Francesco Bretone di Bari, è al “metodo arkeon”.E su questo nei prossimi giorni avrò certo qualcosa da dire.
Ciò che quì desidero solamente aggiungere per chiarire bene è che la notizia data da Gianni Leone, che sembra comportarsi più da adepto che da giornalista, della richiesta di rinvio a giudizio dei 46, è, per il momento, totalmente falsa e infondata.

Intanto poi che si parla del Dott. Bretone di Bari, credo che sia doveroso da parte mia chiarire il motivo del mio digiuno e del mio “silenzio” di questi ultimi mesi.
Ho digiunato da metà aprile a metà maggio 2010.
Questa mia scelta di riflessione e di protesta silenziosa è strettamente legato alla proposta che il PM Francesco Bretone avrebbe fatto a un avvocato dei 46 indagati per “calunnia”.
http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/bari/notizie/cronaca/2010/26-marzo-2010/diffamarono-testimoni-47-indagatisotto-accusa-adepti-arkeon--1602722905630.shtml

Quando sono venuto a conoscenza di questa proposta, sono stato molto, molto male.
Perché questo genere di proposte si fanno di solito ai mafiosi.
Fatte a famiglie per bene, questo genere di proposte, prendono, a mio avviso, tutt’altro significato: sembrerebbe più un odioso e barbaro ricatto.
Ma anche di questo, vorrei parlare più avanti.

Ciò che invece oggi vorrei fare è provare a osservare ciò che è accaduto in questi ultimi mesi, riguardo alla vicenda arkeon e dintorni.

Provo a partire dalla fine, cioè da questi ultimi giorni.
Il 13 ottobre infatti doveva svolgersi l’udienza del processo di Bari. Udienza che è stata rinviata dal Tribunale al Febbraio 2011.
Personalmente sono più che rammaricato per questi rinvii che rendono ancora più penosa questa estenuante attesa. Credo che tante e tante famiglie non vedano l’ora di poter finalmente avere voce in questa vicenda, e di dire anche la loro di verità. E non solo i soliti tre o quattro che vediamo nei siti e nelle trasmissioni.
E trovo particolarmente squallido il tentativo scomposto di Francesco De Martino in un suo articolo, di far passare le centinaia di famiglie che da anni stanno aspettando silenziosamente per poter testimoniare in aula la verità, come strumento per farla franca:
“…Ciò anche in considerazione del lungo elenco presentato dalla difesa degli imputati, probabilmente allo scopo di allungare a dismisura i tempi processuali, sperando, appunto, nella prescrizione per evitare ulteriori accertamenti dibattimentali o condanne…”.http://www.quotidianodibari.it/cronaca/1596-slitta-ancora-il-processo-alla-psicosetta-.html

E anche in questo caso non si può non osservare che anche De Martino più che come un giornalista, pare proprio comportarsi come un bravo e solerte “adepto”.
E sono due.
E che dire poi del tentativo, patetico, di De Martino di commuovere i suoi lettori con “…una testimonianza di chi ha provato il metodo ‘Arkeon’…”?I suoi lettori, se conoscessero l’intera verità non credo che si commuoverebbero tanto. Sarebbero forse invece inorriditi da come la realtà può essere stravolta e strumentalizzata.
http://pietrobono.blogspot.com/2009/05/arkeon-e-la-verita-16-5-2009.html

Questa persona ha tentato il suicidio proprio dopo aver ricevuto l’avviso di Garanzia dalla Procura di Bari. Dopo che il suo nome era stato scritto su tutti i giornali affiancato a infamanti e false accuse.
Questa è la vera questione. Che chiaramente viene attentamente taciuta.

A proposito di dis-informazione, credo sia utile citare anche un articolo del gennaio 2010 di Maria Pia Gardini:
“…Nella setta denominata ARKEON attualmente sotto processo a Bari, e che contava migliaia di adepti, tra i vari capi di accusa troviamo anche il” maltrattamento dei minori”bambini che hanno probabilmente assistito a riti anche sessuali che di certo hanno segnato la loro infanzia in modo indelebile…”.
http://www.ilcolleinforma.com/2010/01/i-bambini-nelle-sette/

Ora a questa aberrante e strumentale accusa di violenze su minori, ho già risposto anche in un altro mio post:
“E’ informato correttamente, il Professor Francesco Bruno, su quale cavillo vertano i due fatti contestati come reato di violenza su minore, nel caso arkeon? E cioè che due ragazzi adolescenti avrebbero assistito uno, ad una lite tra i due genitori separati, l’altro, ad un racconto da parte della propria madre durante un seminario?”.
http://pietrobono.blogspot.com/2010/05/arkeon-unattivita-finalizzata-alla.html

Fa però riflettere come queste persone diano, con una disinvoltura agghiacciante, versioni di cose che proprio non conoscono. Mettendo a repentaglio tante famiglie.
http://pietrobono.blogspot.com/2010/03/vicenda-arkeon-parole-come-proiettili.html

L’esempio più significativo, però, è a mio avviso quello offerto da Caterina Boschetti nella sua relazione, in rappresentanza della delegazione italiana, tenuta durante l’incontro annuale della FECRIS a Londra nell’Aprile 2010.
“…L’Italia ha da poco affrontato, a livello mediatico, anche due grandi episodi che hanno portato l’opinione pubblica a occuparsi di sette. Mi riferisco all’arresto a Bari del leader del gruppo Arkeon, Vito Carlo Moccia, che nel nostro paese aveva migliaia di adepti, si ipotizza ben 10 mila persone: nel 2006 per la prima volta la televisione italiana ne diede notizia, a seguito delle testimonianze di fuoriusciti, ma solo recentemente si è provveduto all’arresto. I reati commessi sono tristemente noti: associazione a delinquere, truffa, esercizio abusivo della professione medica, violenza privata, maltrattamenti e abusi su minori. Il tutto per soldi, tanti soldi, potere e manipolazione della mente per perseguire scopi criminali.
Lorita Tinelli, presidente del Cesap Italia, ha combattuto con questo gruppo una battaglia legale estenuante ma ne è uscita, fortunatamente, vincitrice…”.

http://griess.st1.at/gsk/fecris/london/Boschetti%20IT.htm
http://griess.st1.at/gsk/fecris/

Caterina Boschetti, che si è presentata anche in quella circostanza come giornalista e scrittrice, è stata nel 2007 l’autrice del “Libro nero delle sette in Italia”, è associata FAVIS ed è stata sentita, se non erro, anche in Commissione in Parlamento. Quindi non è certo una sprovveduta.
Ha conosciuto bene questo settore e certo non le sono sfuggite le lotte anche tra le associazioni anti-sette e le sue ricadute.
Ora una giornalista che, in un incontro a livello internazionale, fornisce informazioni del tutto false e tendenziose come - l’arresto di Vito Moccia - e - Lorita Tinelli, presidente del Cesap Italia, ha combattuto con questo gruppo una battaglia legale estenuante ma ne è uscita, fortunatamente, vincitrice – fa pensare più al comportamento di un’adepta assai esaltata, che a una professionista attenta e scrupolosa. E purtroppo getta un’ombra di sospetto anche su quanto da lei scritto precedentemente.
Capisco il bisogno di demonizzare arkeon, ma anche un ragazzino inesperto digitando su google avrebbe saputo fare di meglio.
http://ilcasoarkeon.wordpress.com/

Vito Moccia non è mai stato arrestato, e il processo penale è appena agli esordi.
Inoltre il procedimento civile nei confronti della Tinelli è in piena fase di svolgimento.
E con questo sono tre.

(Nell’Aprile 2011, in seguito alla morte di Carlo Fornesi, il Giudice ha sospeso il processo. Gli avvocati di Moccia, per non coinvolgere nel procedimento gli eredi di Fornesi, hanno preferito lasciar decadere il procedimento).

Ma purtroppo la lista è ben più lunga.
http://pietrobono.blogspot.com/2010/04/arkeon-bellu-e-bono-21-4-2010.html
http://pietrobono.blogspot.com/2010/03/arkeon-il-forum-anti-sette-e-i-suoi.html
http://pietrobono.blogspot.com/2009/11/arkeon-il-forum-anti-sette-e-il.html
http://pietrobono.blogspot.com/2010/03/arkeon-quattro-anni-di-linciaggio.html

Che significato può avere tutto ciò?

Una risposta, a mio avviso la si può trovare nelle parole, più che mai attuali, di Carlo Lucarelli:
"…È anche su questo morboso e deviante fascino del male che questo libro fa riflettere. Su quell’ansiosa eccitazione che ci fa correre ai giornali tutte le volte che leggiamo quella parola, satanico, quasi fossimo assurdamente desiderosi di vedere avverati i nostri peggiori timori, invece di chiederci che cosa significhi esattamente quella parola, su cosa si basi concretamente il diritto di evocarla, e di pretendere correttezza e professionalità da chi la usa.
E poi, magari, estendere questa prudenza a tante altre parole altrettanto abusate dalla cronaca e dalla nostra fantasia…".

http://raffaelladimarzio.blogspot.com/search?q=lucarelli

Anche le parole del regista Paolo Doppieri, che alla FECRIS di Londra ha relazionato con Caterina Boschetti e Maurizio Alessandrini, sono a mio avviso significative:
“…Io credo che un film dovrebbe intrattenere ed aprire gli occhi alla gente comune, specialmente alle nuove generazioni.
Nepenthes aspira ad essere un film moderno e visionario che ingoia lo spettatore in una spirale di inquietudine, di vuoto, di dubbio e tensione che rispecchia lo stato d’animo incredulo di chi si approccia alle sette per la prima volta. Proprio come me. E come Caterina prima di me.
Ogni momento, ogni tassello della vicenda nasce da una documentazione approfondita del fenomeno. La finzione scenica lascia il passo alla verità di mille voci e testimoni, dando vita a una setta-tipo, ma che al suo interno racchiude situazioni realmente verificatesi. Un film, non un documentario, quindi, ma anche uno spaccato concreto della società di oggi…”.
http://griess.st1.at/gsk/fecris/london/Boschetti%20IT.htm

Avete letto bene: un film, “…Un film moderno e visionario che ingoia lo spettatore in una spirale di inquietudine…”.E per “pubblicizzarlo” in quella occasione hanno serenamente dato in pasto a quella assemblea arkeon e le sue famiglie, con tanto di “abusi sui minori”, il leader in galera e il processo felicemente concluso.
Così, olè. Come il tifo da stadio.

Complimenti davvero per il delirio.

Verrebbe da dire “che buffoni”, ma c’è un ma.
Perché sarebbe troppo facile liquidare le cose in questo modo.
Sarebbe inoltre fare il gioco di persone litigiose che non chiedono di meglio che di poterla mettere in caciara. Che poi di certo sono le stesse che hanno generato queste informazioni distorte e per nulla disinteressate.

Credo che invece bisognerebbe fermarsi a ragionare di tutte queste grossolanità e incongruenze.
Credo che tutti costoro siano “vittime”, seppur in parte responsabili della disinformazione e del male che vanno generando in questo settore e in tante famiglie.
Vittime di chi, di che cosa?
Credo che l’esperienza maturata soprattutto nel contesto internazionale potrebbe aiutare a capire cosa sta accadendo in questi ultimi anni in Italia.
http://raffaelladimarzio.blogspot.com/2010/07/tasselli-di-esperienza-decimo-tassello.html

E anche che cosa è possibile fare per evitare che tali sciocchezze segnino ancora tante famiglie innocenti.
E’ mia viva intenzione trattare presto di tutto ciò e dell’impressione avuta dalla mia partecipazione a Roma del convegno dell’ICSA.
http://raffaelladimarzio.blogspot.com/2010/10/cultic-groups-in-society-canale-youtube.html

Congresso dove tra l’altro ho avuto la conferma che la mia lettera-denuncia alla Fecris dell’Ottobre 2008, relativa all’operato della Dott.ssa Tinelli e del CeSAP, è stata a suo tempo tenuta in quel contesto ben riservata. A proposito di atteggiamenti settari…
http://pietrobono.blogspot.com/2008/10/presidente-f.html

Come sia andata poi a finire la vicenda è ormai di dominio comune.
http://stepbystepwalkingtogether.blogspot.com/2009/03/gli-addetti-ai-lavori-e-arkeon-26-3.html
http://pietrobono.blogspot.com/2010/03/arkeon-e-lincapacita-di-dialogo-degli.html

In conclusione, nella mia esperienza di arkeon, ho visto tanti, tantissimi figli, giovani e adulti, ritornare nelle braccia dei loro padri e dei loro famigliari. Io stesso, la mia vita, è stata una lunga parabola di allontanamento, prima di un agognato ritorno a casa.
Credo che tutti abbiano diritto di “cercare”.
L’importante credo sia mantenere una obiettività, una responsabilità e un’onestà intellettuale.
Il mondo è già così intriso di pregiudizi.
Per favore evitiamo ulteriori fanatismi e soprattutto nuovi “adepti”.

Pietro Bono

1 commento:

Ivana Palmerini ha detto...

La scuola di arkeon mi ha dato gli strumenti per riflettere su quello che accade nella mia vita e perchè .....se la gente non vuole conoscere la verità significa che non è pronta che ha paura ma ci sono persone come me che vogliono scoprire la verità per vivere la vita serenamente con amore verso se stessi e gli altri anche se questo comporta dolore sofferenza ma piano piano subentra un sensazione di leggerezza e liberazione che ti ripaga di tutto.
Ivana