Qualche volta però, dinnanzi a misteri così grandi come quello della paternità, si è provato a fare qualche ipotesi di lavoro.
Nella mia esperienza in arkeon, ricordo che più volte ho sentito ripetere che il compito, diciamo così, antropologico del Padre, nella relazione con i figli maschi, è forse duplice: il primo passo è la “consegna della benedizione”, il secondo è la “consegna della ferita”.
Non sapevo sinceramente cosa si intendesse con il secondo passo, mentre il primo mi era abbastanza chiaro, avendolo fortunatamente vissuto personalmente.
A distanza di qualche anno, un’ipotesi si è fatta strada. E cioè che questa “consegna della ferita” non sia un atto attivo, compiuto dal Padre, ma un fatto che accade autonomamente e forse anche inevitabilmente, nel corso della vita di ognuno.
E mentre la “benedizione del Padre” è una iniziazione personale, la “consegna della ferita” prende forse la forma di una “iniziazione all’ingiustizia”, cioè all’essere coinvolti ed a volte travolti dall’ingiustizia che è presente nel mondo.
Questa idea, che forse può apparire strana, è andata formandosi in me in seguito al caso arkeon.
Io che mi vantavo di averne viste tante in vita mia, avendo lavorato per anni in un Ospedale Psichiatrico, devo riconoscere ora che in fondo, la follia a cui avevo assistito era ben poca cosa in confronto a ciò che è invece possibile che accada.
Mi sono occupato ultimamente di fatti non strettamente legati alla vicenda arkeon, ma certo molto simili nelle implicazioni.
Ho letto del caso trattato nel libro, uscito da poco: “Rapita dalla Giustizia”.
http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=336292&START=0&2col
Ho cercato anche di approfondire l’agghiacciante vicenda dell’Asilo “Sorelli” di Brescia.
Un esplicito caso di psicosi collettiva, alimentata da comportamenti impropri, di taluni consulenti e funzionari.
http://www.falsiabusi.it/archivio/notizie/75.html
Devo dire che è stato doloroso scoprire queste vicende e il loro carico e strascico di dolore, di follia, di incompetenza e ottusità, anche e soprattutto istituzionale.
Ciò che più mi stupisce, non è la possibilità che vengano compiuti errori.
Questi sono umani, ed io, dei miei errori anche professionali, potrei riempire delle pagine intere.
Ciò che invece raggela, è il fatto di perseverare nell’errore, anche di fronte ad evidenze che proporrebbero maggiori cautele.
Tornando al caso arkeon, è di questi ultimi giorni un fatto rilevante, che riguarda il Presidente dell’Ordine Nazionale degli Psicologi, il Dott. Luigi Palma.
Prima però credo sia importante ricostruire l’antefatto.
Nel Febbraio 2008, la Dott.ssa Lorita Tinelli del CeSAP di Bari, inviò una mail, dall’evidente contenuto diffamatorio nei confronti della Dott.ssa Di Marzio, a diverse persone e associazioni del settore.
http://www.nntp.it/cultura-newage/1507235-parola-di-lorita.html
In una parte della comunicazione, la Dott.ssa Tinelli afferma: “…Anche la magistratura ne è stata informata e il Presidente dell'Ordine degli Psicologi dichiara che questa signora stia facendo abuso della professione…”.
Questa mail, diviene pubblica nell’Autunno 2008.
http://www.cesap.net/index.php?option=com_joomlaboard&Itemid=34&func=view&id=7472&catid=26
Credo sia importante sottolineare che questa mail della Dott.ssa Tinelli del CeSAP, seguiva di pochi giorni la richiesta della Dott.ssa Di Marzio di collaborazione per lo studio del gruppo arkeon:
----- Original Message -----
> Cara Lorita,
http://raffaelladimarzio.blogspot.com/2009/03/tasselli-di-esperienza-ottavo-tassello.html
Interpellato dalla Dott.ssa Di Marzio in merito alle sue presunte affermazioni, il 23-3-2009 il Dott. Palma rispondeva: “…Con riferimento alla richiesta da Lei inoltrata in ordine alle presunte dichiarazioni da me rilasciate alla Dott.ssa T., a seguito di richiesta di chiarimenti effettuata dall'ordine della Puglia a quest'ultima, posso precisare che la frase incriminata è stata completamente estrapolata - con conseguente travisamento del significato suo proprio - dal contesto in cui era stata pronunziata [...] Certi di aver chiarito l'equivoco si porgono distinti saluti [...] “.
Il 23-4-2009, la Dott.ssa Di Marzio scrive sul suo blog della vicenda.
http://raffaelladimarzio.blogspot.com/2009/04/la-verita-vi-fara-liberi-gv-832.html
Il 29-4-2009, il Dott. Palma, Presidente Nazionale dell’Ordine degli Psicologi, diffida la Dott.ssa Di Marzio dal citare il contenuto della sua comunicazione del 23-3-2009, qui sopra appena riportato.
Tutto ciò è ben singolare, come già ha scritto Cosimo.
http://riflessioni-su-arkeon.blogspot.com/2009/05/paroleopere-omissioni.html
Ma come? La Dott.ssa Tinelli, regolarmente iscritta all’albo degli Psicologi, cerca di diffamare pubblicamente la Dott.ssa Di Marzio, tentando addirittura di coinvolgere il Presidente dell’Ordine, facendogli rischiare una denuncia per diffamazione, e quest’ultimo, invece di sanzionare chi forse ha cercato di incastrarlo, diffida chi sta’ cercando di ripristinare la verità dei fatti. Compito questo che spetterebbe invece, a mio giudizio proprio al Dott. Palma.
E invece no, la Dott.ssa Di Marzio deve sorbirsi le manovre della Dott.ssa Tinelli, pure con la benedizione del Presidente dell’Ordine.
Davvero i miei complimenti per la trasparenza e per la sollecitudine.
Ora mi pare ovvio, come molti hanno fatto notare anche nei commenti del blog della Dott.ssa Di Marzio, che questo discorso, al di là dell’appello strumentale del Dott. Palma al diritto di privacy, è invece ben pubblico, avendo cagionato alla Dott.ssa Di Marzio un avviso di Garanzia.
Avviso di Garanzia che, a distanza di oltre un anno dall’accertamento dei fatti, puzza ora sempre più di incompetenza o peggio di censura vera e propria.
Che dire?
Prima le trasmissioni farlocche su arkeon.
http://pietrobono.blogspot.com/2009/03/arkeon-e-i-cervelli-lavati-19-3-2009.html
Poi il Giudice Salvatore che si improvvisa Psicologo.
http://pietrobono.blogspot.com/2009/03/articoli-sulla-vicenda-arkeon-16-3-2009.html
http://bari.repubblica.it/dettaglio/Savino:-Troppe-connivenze-bisogna-subito-fare-pulizia/1425406
Ora anche il Presidente dell’Ordine degli Psicologi.
Non a caso, il titolo dell’articolo della Dott.ssa Di Marzio era: La verità vi farà liberi (Gv 8,32)
Ma io mi domando, ma è possibile che il Dott. Palma, che già nella trasmissione di Mi Manda Rai 3 del 2006 su arkeon, cavillava di “pagine gialle” e di fantomatiche, quanto inesistenti “targhette”, non abbia trovato in questi tre anni, nella sua funzione di Presidente Nazionale, uno spazio di un paio di ore per dialogare con qualcuno di arkeon per provare a comprendere con un po’ di pazienza di che cosa si tratti e cosa possa essere accaduto?
Invece di avvallare con tanta solerzia il comportamento di chi ha cercato di infangare con la parola “setta”, con una leggerezza lucida e agghiacciante, la vita di centinaia e centinaia di famiglie?
http://www.cesap.net/index.php?option=com_content&task=view&id=1635
E se il Presidente Palma si rivede la puntata, sul finale potrà anche rivedersi il triste spettacolo della Dott.ssa Tinelli che, mentendo spudoratamente, nega di aver mai pronunciato in televisione la parola setta, connessa in qualche modo ad arkeon.
Tinelli: “…Io non ho mai ….non ho mai attribuito questo termine”.
http://www.rai.tv/mpplaymedia/0,,RaiTre-Mimandaraitre%5E0%5E12789,00.html
http://groups.google.it/group/parliamo-del-cesap-bari/msg/f54efd85e66f10a0
Quanta ipocrisia e quale triste spettacolo, soprattutto per una Psicologa consulente di Tribunali.
Come “iniziazione all’ingiustizia”, non potevamo chiedere di meglio.
Pietro Bono
1 commento:
Veramente c'è poco da commentare: si sarebbe sconvolti se a questi atteggiamenti non ci si fosse fatto il callo. Esistono questi gruppi in cui l'unica legge che vale è l'"amicizia" tra colleghi, e tanti saluti agli altri. Purtroppo questi gruppi vivono nello stesso paese in cui viviamo noi. C'è chi l'ha capito e sa che quindi può fare impunemente quello che più gli aggrada, anzi presentandosi come vittima. Da un certo punto di vista, mi domando se questo gioco possa durare in eterno, oppure se prima o poi la verità viene a galla.
Ciao
S&P
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