LA VERITA’ SU ARKEON - Sentenza (definitiva) “arkeon” di primo grado a Bari: nessuna “psicosetta”

Nelle Motivazioni della Sentenza, alle pagine 896 e 897 si legge:
“l’esito di questo giudizio ha sconfessato la sussistenza della principale e più grave delle accuse, costituita dall’essere Arkeon una “psico-setta”, ha portato ad escludere la sussistenza di uno stato di incapacità di intendere e volere per i partecipanti a qualsiasi tipo di seminario e di tecniche manipolatorie della mente, nonché di violenze di ogni genere poste in essere nei confronti di minori. In questo giudizio non vi è stata contestazione di reati fiscali ed è emerso che i costi dei seminari erano fissi e noti ai partecipanti. Il processo ha portato ad escludere la sussistenza dell’aggravante dell’aver indotto nei partecipanti il timore di un pericolo immaginario, come cagione giustificativa degli esborsi economici, nonché di quella del danno di rilevante entità e da questo è conseguita la ritenuta improcedibilità dei reati di truffa, con riferimento ai quali non era stata sporta alcuna querela da parte delle vittime…”

Registrazione audio integrale della Relazione di Raffaella Di Marzio: ORGANIZZAZIONI SETTARIE E ANTISETTARIE: STRUTTURE E DINAMICHE SIMILARI IN CONTESTI ANTAGONISTI - 12° Congresso Internazionale della Società Italiana di Psicologia della Religione (SIPR): "L'IO, L'ALTRO, DIO: Religiosità e Narcisismo" - Testo registrazione

Le Confessioni del "mostro nello specchio". Arkeon, Le Associazioni Anti-sette e l'Ordine degli Psicologi: Un'esperienza personale

The Confessions of "the monster in the mirror". Arkeon, the Anti-cult Associations and the Order of Psychologists: a personal experience

Movimenti Antisette e Neutralità dello Stato - Un caso di studio: la FECRIS

Nella sua conclusione Willy Fautrè mette in evidenza come associazioni membri della FECRIS, nelle nazioni prese in considerazione dalla ricerca, mettano in atto azioni discutibili

Sette, antisette, "setta degli antisette", aiuto e altre riflessioni - Simonetta Po

Persecuzione e campagne anti-sette: intervista a Raffaella Di Marzio - di Camillo Maffia


giovedì 19 marzo 2009

Arkeon e i "Cervelli Lavati" 19-3-2009

Oggi è la festa del papà.
E voglio scrivere di una storia di padri e figli.

L’undici ottobre 2007, la Procura di Bari oscurava il sito di arkeon http://www.arkeon.org/ , e indagava cinque persone, tra cui il fondatore, per gravi reati.
Quel giorno mi trovavo in auto e, per puro caso, in un breve giornale-radio appresi la notizia.
Non conoscendo allora il nome degli indagati, chiamai la caserma dei Carabinieri della mia zona, ritenendo doveroso mettermi immediatamente a disposizione delle Forze dell’Ordine.
Disponibilità che rinnovai pochi mesi dopo, nel colloquio con gli Ispettori della Digos, che fecero irruzione durante l’incontro del Febbraio 2008 , organizzato per far conoscere alla Dott.ssa Di Marzio le famiglie di arkeon.
http://www.dimarzio.it/srs/modules/news/article.php?storyid=148

Il 14 ottobre 2007, in prima serata su “Canale 5”, andò in onda la puntata di “TERRA”.
All’interno di questa puntata erano anche contenute tre schede dedicate alle Psicosette.

- “Cervelli Lavati” relativa al caso arkeon.
http://ilcasoarkeon.files.wordpress.com/2009/10/cervelli-lavati.pdf

- “Luce sulla Corsa” relativa al Gruemp ed a Patrizio Paoletti.
http://www.video.mediaset.it/mplayer.html?sito=tg5&data=2007/10/14&id=20376&from=aggregatore_search

Ho sbobinato integralmente “Cervelli Lavati”.
http://ilcasoarkeon.files.wordpress.com/2009/10/cervelli-lavati.pdf
http://groups.google.com/group/parliamo-del-cesap-bari/browse_thread/thread/b4e3d2ec04460e2a

In questo pezzo, un giornalista intervista Lorita Tinelli del CeSAP, “Anna”, una Madre di un frequentante arkeon, un Padre di un frequentante arkeon.

Ne parlo in questa sede perché a mio avviso è un chiaro esempio di ciò che trasversalmente ha segnato la vicenda di arkeon. Si tratta di un modus operandi semplice e chiaro.
Tutta l’intervista è interessante.
Ma, a mio avviso, il pezzo forte è proprio nel titolo: CERVELLI LAVATI.
Perché rende bene l’accaduto.

Per comprendere bene di cosa stò parlando, invito chi sia interessato a rivedere prima la puntata.

Oppure a leggere l’intervista sbobinata.
http://groups.google.com/group/parliamo-del-cesap-bari/browse_thread/thread/b4e3d2ec04460e2a

Desidero portare ora l’attenzione sulla testimonianza accalorata della Madre.
Effettivamente il suo racconto è agghiacciante.
Non nascondo che in diversi momenti della mia vita, neanch’io sono stato particolarmente tenero con mia Madre.
Però, da quanto risulta in questa intervista, questo giovane pare disumanizzato. Quasi pericoloso.
Anche la testimonia del Padre, nel contesto dell’intervista, è inquietante. Pare di avere a che far con un figlio subdolo, che cerca di raggirare il Padre per risucchiarlo quasi in un vortice oscuro.

A questo punto ho cercato di capire. E ho cercato di approfondire.
Non so onestamente se ho capito bene i fatti. Qualche particolare certo mi è sfuggito.
Soprattutto spero di aver compreso il senso dell’accaduto.
Provo a ricostruire grosso modo i fatti. Forse “romanzandolo” un po’.

Il figlio di questi genitori, invitato dalla fidanzata, partecipa una prima volta ad un seminario (durante un weekend) di arkeon nel 2006.
Mi pare di capire che, a distanza di diversi mesi, frequenta nuovamente lo stesso seminario, sempre con la fidanzata. Si tratta di un giovane in gamba: un ragazzo per bene, tanta voglia di lavorare e di confrontarsi con la vita, innamorato della sua ragazza.
In quei mesi si fa’ coraggio. Pur essendo giovane, ha per le mani un buon lavoro, e soprattutto non vuole perdere tempo: vuol mettere su famiglia con la sua ragazza che sta terminando l’università.
Le famiglie, entusiaste si rendono subito disponibili, e si incontrano tra di loro per cominciare ad organizzare il tutto. Tutto sembra impostato nel migliore dei modi.

Il giovane ha però ancora un desiderio insoddisfatto.
Un desiderio strano ma forte.
Nel corso di uno di quei seminari ha visto un ragazzo, un figlio come lui. Lo ha visto piangere tra le braccia del Padre. Ha sentito quelle parole: “figlio mio…io ti benedico”.
Per qualche motivo, questo giovane sente importante anche per sè questo passo.
Così si fa coraggio, si reca da suo Padre e lo invita ad un seminario di arkeon.

Destino vuole che proprio in quei giorni dell’autunno 2006 , vada in onda in televisione la puntata di “Mi manda Rai 3” sul caso arkeon.
E destino vuole che questo Padre, comprensibilmente preoccupato da quanto ha sentito in quella trasmissione sul gruppo arkeon, chiami forse il Cesap ed i suoi specialisti.

Ciò che segue, per certi versi, è quasi un corollario naturale.
Questa famiglia si dispera. Teme per la sorte del figlio.
D’altronde basta informarsi: le psicosette usano mezzi subdoli. Plagiano le persone vulnerabili e le risucchiano.

La frittata è fatta.

Poco tempo dopo, questo Padre, che immagino in buona fede, non vuol sentire ragioni: suo figlio deve lasciare immediatamente la ragazza. Quella è una “strega” che vuole traviarlo per portarlo in una setta. Con le buone o con le cattive, lui dovrà capire.
Ma il giovane non può capire, non può sapere cosa è stato propinato da qualche “specialista” come verità a suo Padre. E allora cerca di spiegargli che va tutto bene. Che andrà tutto bene.
Ma non è così.
Infatti il Padre non intende le resistenze del figlio come legittime. Teme di perderlo per sempre, e allora arriva all’estremo.
Porta un’arma con se’: il figlio deve tornare a casa a qualunque costo.

E quello che potrebbe sembrare solo la scena di un film, accade invece nella realtà.

Tutti sono disperati. Nessuno ha gli strumenti per capire cosa stia succedendo.
Per fortuna arrivano le forze dell’Ordine e per un po’ riportano la calma.
Il giovane è disperato e scappa lontano con la fidanzata.
I suoi genitori non si rassegnano e fanno tutte le pressioni possibili.

Questo è il racconto, un po’ romanzato, degli eventi. Romanzato, ma non troppo lontano dal reale.

A un anno di distanza da quegli eventi: l’intervista dei genitori a “TERRA”.

Dall’intervista ad oggi, credo che sia cambiato poco.
Solo un sogno è rimasto lo stesso; anzi si è rafforzato con le avversità.
Il sogno d’amore di quei due giovani.
Ma il giovane ha fede. Ha fede in suo padre e prega ogni giorno che questi possa svegliarsi presto dall’incubo in cui qualche “specialista” lo ha trascinato.
Perché prima di sposarsi vuole ancora un dono da suo Padre: quelle mani sulla sua testa, e quelle parole: “figlio mio…ti benedico”.
E siamo in tanti che ogni giorno preghiamo per tutti loro.

Ora, se volete, potete rivedere il filmato.
E farvi finalmente una vostra idea su QUALI siano in realtà i “Cervelli Lavati”.
E anche su CHI li ha lavati per davvero.

http://ilcasoarkeon.files.wordpress.com/2009/10/cervelli-lavati.pdf

Pietro Bono

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Caro Pietro, quella di Terra del 14ottobre 2007 è stata una trasmissione che si candida, a mio parere, a diventare in futuro un interessante caso di studio per addetti ai lavori.
E mi dispiace per Tony Capuozzo che è un giornalista che stimavo fino ad allora e che non è propriamente uno sprovveduto. Una trasmissione che si proponeva addirittura di spiegare cosa fossero le psicosette (sic) intorno alla notizia di una inchiesta appena divenuta pubblica su arkeon, cominciando a parlare dell' I-B-O-G-A-I-N-A di una setta slovena!!!
Riporto qui l'incipit che introduce "Cervelli lavati" di Marco Corrias perchè lo considero un capolavoro del grottesco in salsa televisiva:
< Le immagini che abbiamo visto sono andate in onda lo scorso anno su Terra, è stato un servizio che ha fatto molto discutere, con una sostanza che si chiama ibogaina in Slovenia si curano dipendenze anche molto gravi, droghe, alcool, fumo.
L’ibogaina è proibita in Italia, e in Slovenia è invece permessa e a occuparsene è una associazione, una sorta di setta.
Bene, giovedì scorso è cominciata un’ inchiesta che ha al centro proprio la questione delle sette in Italia, è una delle prime volte che accade. L’inchiesta si svolge dentro questo palazzo, il palazzo di giustizia di Bari. Ed è da qui, da Bari che vogliamo introdurre questa puntata dedicata proprio alle sette. Una precisazione: non parliamo di sette sataniche, non parliamo neanche di sette religiose parliamo di psico-sette, non c’entrano neppure con quella slovena che si occupa di corpi, le psicosette come dice la parola si occupano della mente.
Cosa sono? Spesso sono centri psicoterapeutici, a volte sono scuole di formazione, il loro scopo è quello di ridare fiducia alla gente, fiducia in se stessi, si chiama autostima, superare condizionamenti mentali. In altri casi, in pochi casi, per fortuna, promettono la felicità,promettono addirittura che si possa guarire da malattie anche molto gravi. Allora….vogliamo capire bene questa sera cosa sono queste psicosette. E se è fondata l’indagine che per esempio è in corso a Bari, che ipotizza reati molto molto gravi, ne parleremo più avanti, per il momento con Marco Corrias ascoltiamo alcune testimonianze alcune sono agghiaccianti. Marco Corrias ci spiega cosa sono le psicosette.>

Anonimo ha detto...

Tanti sono gli aspetti agghiaccianti di quella trasmissione.
La mancanza non dico di una verifica, ma solo di un tentativo di verifica di alcunché: uno mi dice e io riporto, alla faccia del giornalismo. Si chiama facchinaggio!
La stridente diversità di atteggiamento tenuto con “le sette successive”: la prima con intervista ai fondatori (quindi diritto di replica), in ridente spiazzo soleggiato e domande remissive; l’ultima addirittura uno spot pubblicitario, il tutto in un crescendo rossiniano che dal male arkeon andava al bene paoletti. Per la serie, forti coi deboli e debole coi forti.
Poi le interviste con lo scialle, della stessa persona già intervenuta a volto scoperto in altre due trasmissioni televisive di rilievo nazionale: che senso ha se non quello di impressionare. Per la serie “io sì che so manipolarle le persone”.
Ma le cose più interessanti riguardano le testimonianze di quei due genitori.

La madre parla di cambiamenti terribili nel figlio: “Me ne sono accorta perché mio figlio iniziava a rispondermi male ad essere aggressivo, freddo, distaccato. Ed io ho pianto. Ma cosa è successo al mio ragazzo? Ma Perché si comporta così? Nei suoi sguardi leggevo l’odio nei miei riguardi”
“Anna” conferma – con riferimento al proprio caso – che il gruppo induce cambiamento definendolo repentino: “quello che ho visto, è che il mio famigliare era cambiato immediatamente, istantaneamente”.
La conferma definitiva che queste psicosette inducono repentini cambiamenti nell’individuo viene dall’esperta chiamata in causa, la d.ssa Tinelli che dice: “Ogni volta che una persona si trova ad affrontare un’esperienza di questo genere con un gruppo di questo genere, rompe immediatamente i rapporti con la propria famiglia”. Lo ha letto sui libri della Singer, dev’essere pur vero…

Eppure di fronte a tutto ciò, il padre dice un’altra cosa. “Non c’è stato un momento esatto che ci siamo accorti che lui frequentava questa associazione. E’ stato lui a dirmelo. E’ stato lui a dirmelo circa un anno fa. Disse: papà, io frequento questa associazione”. Il cambiamento è stato così drastico e repentino che non se n’erano accorti! Glielo ha dovuto confidare il figlio (certo evidentemente per irretirli e non per desiderio di condividere un’esperienza).

Non basta. La madre dice: “Io ho capito perché mio figlio aveva questo atteggiamento nei miei confronti, perché questa associazione dove lui purtroppo è stato trascinato, diciamo, applica un metodo, una teoria che si chiama della madre perversa e la teoria del pedofilo”.

La domanda che mi sale è: come può la madre aver “capito” quelle cose? Non aveva mai partecipato a un seminario. Il marito non si era accorto di nulla. Il figlio non gliene aveva parlato, come conferma il padre che dice “non sapevo di che cosa si trattava. Quando ho detto che
cos’è, che cos’è? “E’ inutile che ti spiego …, vieni, vieni”. Quindi dove ha sentito parlare di teoria della madre perversa e del pedofilo? Evidentemente questa donna ha “capito” ciò le è stato spiegato.
Possiamo domandarci da chi. E su che basi.

Come dice Pietro, è da vedere quali sono i cervelli lavati e da chi.

Anonimo ha detto...

Anche io avrei molto da dire su quella trasmissione che ho trovato tra le peggiori di tutte quelle viste. Mi colpisce però di più la storia che racconti. Non so dove finisce la realtà e dove inizia il romanzo. Quello però che mi lascia più perplessa è la capacità di intromissione - che fino alla vicenda arkeon ignoravo - di questo substrato di psicologi, assistenti alle "vittime", giornalisti nella vita delle persone e quanta sofferenza gratuita genera. Purtroppo non mi sembra esista - almeno in Italia - una forza seria capace di contrastarli, semplicemente con le armi della conoscenza, della professionalità, della capacità. Almeno alla Singer le avevano proibito di fare perizie per i tribunali.
A presto.
Fioridiarancio

Anonimo ha detto...

@ anonimo: grazie per la precisazione.

@ Cosimo: alle tue dettagliate osservazioni, aggiungo anche un breve commento ad una frase detta dalla Madre nel filmato: "...Era un ragazzo pieno di vita, pieno di attività; adesso è diventato casa, lavoro, soldi...".
A leggerla così, riferito ad un ragazzo che vuol mettere sù famiglia, questa frase fa riflettere.
Molte Madri e anche Padri, si leccherebbero i baffi ad averlo un figlio così.

@ Fiori di Arancio: la storia l’ho romanzata per proteggere tutte le famiglie coinvolte. Purtroppo la realtà è molto più cruda e più dura del mio racconto.

Un saluto a tutti.
Pietro

Anonimo ha detto...

Un apprezzamento per la pacata e puntuale esposizione dei fatti.
E un abbraccio.
Semplicemente.
Silvia Serra