LA VERITA’ SU ARKEON - Sentenza (definitiva) “arkeon” di primo grado a Bari: nessuna “psicosetta”

Nelle Motivazioni della Sentenza, alle pagine 896 e 897 si legge:
“l’esito di questo giudizio ha sconfessato la sussistenza della principale e più grave delle accuse, costituita dall’essere Arkeon una “psico-setta”, ha portato ad escludere la sussistenza di uno stato di incapacità di intendere e volere per i partecipanti a qualsiasi tipo di seminario e di tecniche manipolatorie della mente, nonché di violenze di ogni genere poste in essere nei confronti di minori. In questo giudizio non vi è stata contestazione di reati fiscali ed è emerso che i costi dei seminari erano fissi e noti ai partecipanti. Il processo ha portato ad escludere la sussistenza dell’aggravante dell’aver indotto nei partecipanti il timore di un pericolo immaginario, come cagione giustificativa degli esborsi economici, nonché di quella del danno di rilevante entità e da questo è conseguita la ritenuta improcedibilità dei reati di truffa, con riferimento ai quali non era stata sporta alcuna querela da parte delle vittime…”

Registrazione audio integrale della Relazione di Raffaella Di Marzio: ORGANIZZAZIONI SETTARIE E ANTISETTARIE: STRUTTURE E DINAMICHE SIMILARI IN CONTESTI ANTAGONISTI - 12° Congresso Internazionale della Società Italiana di Psicologia della Religione (SIPR): "L'IO, L'ALTRO, DIO: Religiosità e Narcisismo" - Testo registrazione

Le Confessioni del "mostro nello specchio". Arkeon, Le Associazioni Anti-sette e l'Ordine degli Psicologi: Un'esperienza personale

The Confessions of "the monster in the mirror". Arkeon, the Anti-cult Associations and the Order of Psychologists: a personal experience

Movimenti Antisette e Neutralità dello Stato - Un caso di studio: la FECRIS

Nella sua conclusione Willy Fautrè mette in evidenza come associazioni membri della FECRIS, nelle nazioni prese in considerazione dalla ricerca, mettano in atto azioni discutibili

Sette, antisette, "setta degli antisette", aiuto e altre riflessioni - Simonetta Po

Persecuzione e campagne anti-sette: intervista a Raffaella Di Marzio - di Camillo Maffia


martedì 14 settembre 2010

Ciao Edoardo, e grazie di cuore.

Edoardo è tornato tra le braccia di suo Padre.
Questa mattina l’ultimo saluto verrà celebrato a Milano.

Non mi permetterei di scrivere di qualcuno come Edoardo, se non per un motivo: perché glielo devo.

Edoardo è stata una delle persone conosciute nel percorso di arkeon, che più mi ha colpito favorevolmente.
E anche se può apparire strano, il mio particolare affetto per quest’uomo era dovuto ai suoi “difetti”.
O meglio, alla sua capacità di non cercare di nasconderli.

Questa sua incapacità all’ipocrisia, per me e credo per molti di coloro che lo hanno conosciuto, è stata un insegnamento prezioso. Anche perché estremamente raro.

La maggior parte delle persone cerca di occultare i propri difetti, o comunque ciò che ritiene tali.
Edoardo no.
Eppure stranamente, chi lo ha conosciuto un po’ meglio, di lui ricorda la sua sensibilità e intelligenza, nascosta magari dietro una apparente ruvidezza, e soprattutto ricorda il suo coraggio.
Sì perché Edoardo, per come l’ho conosciuto io, è stato un combattente.
Pochi, credo, hanno combattuto nella vita come lui.
Combattuto in quella che io amo definire “la battaglia contro l’amore”.

In questa battaglia, che io sappia, due sole volte si è lasciato sconfiggere.
La prima per amore di suo padre.
La seconda per il suo prediletto figlio Alessandro.

Io che di questa “battaglia” me ne intendo, immagino quanta fatica abbia dovuto sostenere Edoardo.

Ora finalmente, come è inevitabile che sia, l’amore ha vinto.
E sono certo che nessuna sconfitta è stata, per Edoardo, più dolce e più desiderata di questa.

E ora che è tornato a casa, tra le braccia di suo Padre, posso dirgli senza più timore di ferirlo: “Grazie Edo, grazie di cuore”.

Pietro

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