LA VERITA’ SU ARKEON - Sentenza (definitiva) “arkeon” di primo grado a Bari: nessuna “psicosetta”

Nelle Motivazioni della Sentenza, alle pagine 896 e 897 si legge:
“l’esito di questo giudizio ha sconfessato la sussistenza della principale e più grave delle accuse, costituita dall’essere Arkeon una “psico-setta”, ha portato ad escludere la sussistenza di uno stato di incapacità di intendere e volere per i partecipanti a qualsiasi tipo di seminario e di tecniche manipolatorie della mente, nonché di violenze di ogni genere poste in essere nei confronti di minori. In questo giudizio non vi è stata contestazione di reati fiscali ed è emerso che i costi dei seminari erano fissi e noti ai partecipanti. Il processo ha portato ad escludere la sussistenza dell’aggravante dell’aver indotto nei partecipanti il timore di un pericolo immaginario, come cagione giustificativa degli esborsi economici, nonché di quella del danno di rilevante entità e da questo è conseguita la ritenuta improcedibilità dei reati di truffa, con riferimento ai quali non era stata sporta alcuna querela da parte delle vittime…”

Registrazione audio integrale della Relazione di Raffaella Di Marzio: ORGANIZZAZIONI SETTARIE E ANTISETTARIE: STRUTTURE E DINAMICHE SIMILARI IN CONTESTI ANTAGONISTI - 12° Congresso Internazionale della Società Italiana di Psicologia della Religione (SIPR): "L'IO, L'ALTRO, DIO: Religiosità e Narcisismo" - Testo registrazione

Le Confessioni del "mostro nello specchio". Arkeon, Le Associazioni Anti-sette e l'Ordine degli Psicologi: Un'esperienza personale

The Confessions of "the monster in the mirror". Arkeon, the Anti-cult Associations and the Order of Psychologists: a personal experience

Movimenti Antisette e Neutralità dello Stato - Un caso di studio: la FECRIS

Nella sua conclusione Willy Fautrè mette in evidenza come associazioni membri della FECRIS, nelle nazioni prese in considerazione dalla ricerca, mettano in atto azioni discutibili

Sette, antisette, "setta degli antisette", aiuto e altre riflessioni - Simonetta Po

Persecuzione e campagne anti-sette: intervista a Raffaella Di Marzio - di Camillo Maffia


giovedì 24 dicembre 2009

Il viaggio di arkeon 25-12-2009

Per me, l’esperienza di arkeon, è stato un viaggio.
Un viaggio verso la mia anima.

E in quest’anima, ho incontrato il respiro e il sostegno di tante, tante altre anime.

Nell’imminenza del Natale desidero dedicare a voi tutti questa lirica di Bocelli.
http://www.youtube.com/watch?v=tcrfvP11Hbo


Pietro

domenica 15 novembre 2009

Buon compleanno Vito 15-11-2009

Nei prossimi giorni ci sarà il compleanno di Vito.
Oltre a un sentito grazie da me e dalla mia famiglia, desidero dedicare a Vito e a coloro che, come lui, hanno ancora fede nella vita, nelle persone e in Dio, questa toccante lirica di R. Kipling.
Un abbraccio di cuore.

Pietro Bono


SE
Se saprai conservare la testa, quando intorno a te
tutti perderanno la loro e te ne faranno una colpa;
se crederai in te stesso quando tutti dubiteranno,
ma saprai capire il loro dubbio;
se saprai aspettare senza stancarti nell'attesa,
ed essere calunniato senza calunniare;
o essere odiato senza dare tu sfogo all'odio,
e non apparir troppo bello, né dire cose troppo sagge;
se saprai sognare senza fare del sogno il tuo padrone;
se saprai pensare senza fare del pensiero il tuo fine;
se saprai incontrare il trionfo ed il disastro
e trattare questi due impostori nello stesso modo;
se saprai sopportare di sentire le tue parole giuste
falsate da ribaldi per farne trappole per i creduli;
o vedere le cose per cui hai dato la vita spezzate,
e curvarti e ricostruirle con logori utensili;
se saprai fare un mucchio di tutte le tue vincite
e rischiarle in un giro di testa e croce;
e perdere e ricominciare da capo
senza fiatare sulle tue perdite;
se saprai forzare il tuo cuore, i nervi e i tendini
per assecondare il tuo volere, anche quando essi sono consumati;
e così resistere, quando non c'è più niente in te,
tranne che la volontà che dice loro: reggete;
se saprai parlare alle folle e mantenerti virtuoso,
passeggiare con i re e non perdere la semplicità;
se né i nemici, né gli amici potranno offenderti,
se tutti conteranno, ma nessuno troppo;
se saprai riempire il minuto che non perdona,
coprendo una distanza che valga i sessanta secondi;
tuo sarà il mondo e tutto ciò che esso contiene,
e, ciò che più conta, tu sarai un Uomo, figlio mio.

Rudyard Kipling




If you can keep your head when all about you
Are losing theirs and blaming it on you;
If you can trust yourself when all men doubt you,
But make allowance for their doubting too:
If you can wait and not be tired by waiting,
Or being lied about, don’t deal in lies,
Or being hated, don’t give way to hating,
And yet don’t look too good, nor talk too wise;

If you can dream—and not make dreams your master;
If you can think—and not make thoughts your aim,
If you can meet with Triumph and Disaster
And treat those two imposters just the same:
If you can bear to hear the truth you’ve spoken
Twisted by knaves to make a trap for fools,
Or watch the things you gave your life to, broken,
And stoop and build ’em up with worn-out tools;

If you can make one heap of all your winnings
And risk it on one turn of pitch-and-toss,
And lose, and start again at your beginnings
And never breathe a word about your loss:
If you can force your heart and nerve and sinew
To serve your turn long after they are gone,
And so hold on when there is nothing in you
Except the Will which says to them: "Hold on!"

If you can talk with crowds and keep your virtue,
Or walk with Kings—nor lose the common touch,
If neither foes nor loving friends can hurt you,
If all men count with you, but none too much:
If you can fill the unforgiving minute
With sixty seconds’ worth of distance run,
Yours is the Earth and everything that’s in it,
And—which is more—you’ll be a Man, my son!


Rudyard Kipling

domenica 8 novembre 2009

Arkeon, il forum anti-sette e il giornalista Gianni Leone 8-11-2009

Ovvero quando il diavolo fa le pentole ma non i coperchi.

Questa Domenica il tempo non ha dato tregua: pioggia, grandine senza tregua e un gran freddo.
Ho passato l’intera giornata con l’orecchio teso al solaio, per sentire se le tante bacinelle riuscivano a contenere i trafilamenti d’acqua di un tetto che non ce la fa più.
Eppure ero immensamente felice.
Il fuoco nel camino, e soprattutto le voci dei bambini e di mia moglie riempivano la casa, riscaldando la mia anima.
Inoltre in questi giorni mi ha scritto insistentemente un caro amico, ponendomi diverse sollecitazioni e mi ha costretto a riflettere su diverse cose di non poco conto.
Ma più di tutto, da qualche giorno sto pensando a Gianni Leone, direttore di MondoRaro, su cui nei giorni scorsi sono stati pubblicati alcuni pezzi.

Uno relativo ai Testimoni di Geova.
http://www.mondoraro.org/2009/10/28/pedofilia-e-testimoni-di-geova-la-relazione-del-forum-delle-associazioni-italiane-di-ricerca-informazione/

Uno relativo alla vicenda Arkeon.
http://www.mondoraro.org/2009/11/05/arkeon-rinviata-a-giudizio-associazione-per-delinquere-truffa-esercizio-abusivo-della-professione-medica-violenza-privata-maltrattamenti-di-minori-e-incapacita-procurata-da-violenza/

E ieri la lettera di Patrizia Soleo, sempre riferita al caso arkeon.
http://www.mondoraro.org/2009/11/06/lettera-patrizia-soleo-6-novembre-2009/

Sul documento relativo ai testimoni di Geova, stilato dal “Forum anti-sette”, mi ripropongo di scrivere qualcosa nello specifico, perché lo ritengo, oltre che squalificante, il segno di una evidente incapacità di dialogo di talune associazioni anti-sette italiane. Incapacità di dialogo e anche cattiva fede, già mostrate relativamente alla vicenda arkeon. Poi spiegherò perché.

Anche il documento sulla vicenda arkeon, legato al rinvio a giudizio di undici persone, è già roba trita e ritrita.
Le modalità con cui è stato riproposto questo materiale, mi ha però incuriosito. Bisognerebbe essere stupidi per non immaginare chi c’è dietro a queste manovre mediatiche e chi, in definitiva, sta passando il materiale a Leone, come lui ripetutamente ha sostenuto in questi giorni: “…Comunque ho copia della relazione della digos del 2008 e altri documenti. Quindi parlo con documenti alla mano. Giuridacamente sarà la magistratura ad emettere un giudizio basato sui fatti… giornalisticamente parlando, saranno i lettori a formarsi un’opinione; anche dopo che pubblicherò il prossimo articolo su Arkeon, spiegando maggiormente…”.Tutto lecito, per carità. Anzi, a dire il vero, sarebbe buona cosa che il Signor Leone pubblicasse, se possibile, tutta la documentazione sul caso. Sarebbe infinitamente istruttivo per coloro che desiderano saperne di più di ciò che è accaduto e anche delle modalità, ad esempio, della Dott.ssa Tinelli del CeSAP.
Ma non è su questo che intendo soffermarmi ora.

E’ sul terzo documento invece, la bella lettera di Patrizia.
http://www.mondoraro.org/2009/11/06/lettera-patrizia-soleo-6-novembre-2009/

La lettera di Patrizia, seguita dal commento di Leone, è un documento interessante.
Infatti subito ha destato l’interesse di diversi lettori.

Ora, siccome ho imparato a mie spese che in queste vicende possono accadere “repentini incidenti informatici”, ho salvato, nei limiti di quel che mi è stato possibile, alcuni commenti che, per il momento, paiono essere andati “malauguratamente persi”, verso le 18-19 di oggi, sul sito di MondoRaro.
http://www.mondoraro.org/2009/11/08/problema-software-commenti-utenti-e-redazione-misteriosamente-spariti/
Posted by Redazione MondoRaro on Nov 8th, 2009 and filed under Comunicati MR. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0. You can leave a response or trackback to this entry
Siamo spiacenti di comunicare che a causa di un problema al software sono misteriosamente spariti circa 40 commenti postati dagli utenti e dalla redazione.
Ci scusiamo per il disagio, ma non sappiamo dare una spiegazione a questa “misteriosa” sparizione, che ha “colpito” anche la redazione. Stiamo verificando cosa è accaduto.

Ecco allora i commenti “misteriosamente spariti”:

8 Responses for “Lettera Patrizia Soleo – 6 novembre 2009”

fioridiarancio says:06/11/2009 at 18:34
Ha ragione, credo anche io che, diversamente dai blog dove ognuno scrive la sua esperienza e la sua opinione personale, in ambito giornalistico bisognerebbe attenersi di più ai fatti.
Fatto: la studiosa di nuovi movimenti religiosi Raffaella Di Marzio per aver partecipato ad un incontro con persone di Arkeon è stata indagata come sostituta “capo setta” (perdoni il linguaggio familiare) e ha visto il suo sito oscurato solo per aver tentato di fornire una versione dei fatti diversa da quella di Lorita Tinelli.
(In data 24-2-2011 il G.I.P. Dott. Marco Guida di Bari, su richiesta dello stesso P.M proponente Dott. Francesco Bretone, archivia il procedimento PER INFONDATEZZA DELLA NOTIZIA DI REATO). http://raffaelladimarzio.blogspot.com/2011/03/la-festa-per-qualcuno-e-finita.html


Fatto: questo è avvenuto per denuncia di colleghi.
Fatto: chi ha espresso pubblicamente solidarità alla dott.sa DI Marzio è stato a sua volta denunciato.
Fatto: anche chi di arkeon ha scritto a enti o associazioni è stato denunciato
Fatto: non esiste ad oggi uno studio su Arkeon
Fatto: il Gris, dopo richiesta del fondatore di Arkeon ha a suo tempo rifiutato di farlo
Fatto: il capo della digos ha detto che non ci si poteva infiltrare ai seminari quandoin realtà erano aperti a tutti
Fatto: la campagna di stampa contro Arkeon è stata una vera e propria gogna mediatica
E potrei continuare
Detto questo, ho molto apprezzato la lettera che ha ricevuto e- pur non condividendo la sua risposta – la ringrazio di averla pubblicata.
A presto.
Fioridiarancio
Reply

Gianni Leone, Direttore Magazine says:
06/11/2009 at 19:43
Gent.ma Fioridiarancio,
per poter affermare: “Fatto: la studiosa di nuovi movimenti religiosi Raffaella Di Marzio per aver partecipato ad un incontro con persone di Arkeon è stata indagata come sostituta “capo setta” (perdoni il linguaggio familiare) e ha visto il suo sito oscurato solo per aver tentato di fornire una versione dei fatti diversa da quella di Lorita Tinelli.”, datosi che tira in ballo un evento preciso la esorto ad inviare le prove alla redazione di quanto afferma.
Fatto: le cose non sono come le ha descritte lei e presto pubblicheremo le prove di quanto affermo.
Fatto: mi sono attenuto ai fatti per l’articolo e quindi o lei porta le prove che smentiscono quanto da me scritto, oppure interventi basati su mere opinioni, non verranno più pubblicati.
Se pensa che vi sia in atto una campagna stampa contro Arkeon come in una sorta di gogna mediatica, mi domando come mai interviene proprio su questo magazine. Se il nostro scopo è quello di fare una campagna contro Arkeon, che fa viene nella “tana del lupo”?
Se i suoi interventi rispettano il lavoro della stampa, allora saranno tutti pubblicati, in caso contrario sinceramente siamo un po stanchi di passare per “cattivi” quando in realtà riportiamo solo i fatti.
I fatti sono che 10 persone sono state rinviate a giudizio e queste dieci persone appartenevano alla setta di Arkeon.
I fatti sono che spetta alla magistratura e non certo a lei, stabile l’innocenza o la colpevolezza.
I fatti sono che questo magazine opera sempre in massima autonomia e libertà, dando spazio a tutte le voci. Quindi per cortesia smettiamola con la solita retorica della “stampa cattiva”…
Reply

fioridiarancio says:
06/11/2009 at 20:11
Le “prove” gliele avevo date nel mio intervento precedente. Ad ogni modo il link è questo:
http://raffaelladimarzio.blogspot.com/2009/03/tasselli-di-esperienza-ottavo-tassello.html
In effetti nel suo articolo Raffaella Di Marzio (studiosa di questi fenomeni), di fronte alla conoscenza diretta di Arkeon, sollevava seri dubbi sul fatto che si trattasse di una setta (psico o non).http://www.dimarzio.it/srs/modules/news/article.php?storyid=148
E’ vero, questo magazine sta dando spazio a tutte le voci. Per il resto, sulla stampa non siamo d’accordo. Spero che questo non ci impedisca un dialogo tra persone civili.
Infine, alla magistratura spetta stabilire la colpevolezza, l’innocenza nel nostro sistema giuridico è presunta.
A presto.
Fioridiarancio
Reply
Gianni Leone, Direttore Magazine says:06/11/2009 at 21:00
Le opinioni non sono delle prove.
Ora mi permetto di porle una domanda, alla quale ovviamente può anche non rispondere.
Lei è per caso la moglie del fondatore di Arkeon?
Reply

fioridiarancio says:
07/11/2009 at 17:48
Quelle che le ho portaato non sono affatto opinioni, ma fatti, saranno i lettori a giudicarlo.
Quanto alla sua domanda, mi consenta una battuta: invece di rispondere nel merito si è spostano sul piano personale, non è forse tipico delle sette?
Comunque la risposta è no, non lo sono (e non rispondeò ad altro su di me).
Grazie per l’attenzione e per lo spazio di discussione.
Fioridiarancio
Reply

Gianni Leone, Direttore Magazine says:
07/11/2009 at 20:57
Sono un giornalista… la curiosità è naturale oltre che giustificata…
Quindi allora è vero che le sette vanno sul personale?… Considerando la sua risposta…
Comunque ho copia della relazione della digos del 2008 e altri documenti. Quindi parlo con documenti alla mano.
Giuridacamente sarà la magistratura ad emettere un giudizio basato sui fatti… giornalisticamente parlando, saranno i lettori a formarsi un’opinione; anche dopo che pubblicherò il prossimo articolo su Arkeon, spiegando maggiormente…
Saluti
Reply
Gina says:07/11/2009 at 21:45
Altra tipicità psicosettaria : cercare d’inserirsi, adulare chi potrebbe dar loro retta… , proporre i soliti siti ” pubblicitari” creati ad ok e poi andarsene via stizziti !!!!
Reply
Gianni Leone, Direttore Magazine says:08/11/2009 at 13:47
Salve,
lei è Patrizia Di Marzio?
lei è una adepta o un adetpo di Arkeon?
Le domande sono pertinenti, in quanto la Questura di Ferrara, in data 26.03.2008 ha disposto un sequestro preventivo del forum ospitato dalla sig.ra Patrizia Di Marzio sul proprio sito. Il sequestro è stato disposto perché secondo le indagini della Digos il gruppo Arkeon si stava riorganizzando nonostante i siti che promuovevano il “metodo Arkeon” fossero stati oscurati con sequestri vari.
Noi di MondoRaro NON vogliamo in alcun modo essere promotori del “metedo Arkeon” e neanche vogliamo essere “utilizzati” dagli indagati o da adepti della setta, a scopo propagandistico. Per tale motivo, che direi è molto sensato, o lei si qualifica oppure non le verrà più consentito postare commenti, inoltre la redazione ha deciso di oscurare, tutti quei link immessi dagli utenti, che portano a siti che promuovono il metodo incriminato.


Dopo questo messaggio, e fino alle ore 19.00 di oggi, non posso sapere se sono stati postati altri messaggi. Ciò che è certo è che dopo le 19.00, di questi messaggi non c’era più traccia in quel sito.
Sono certo che Gianni Leone e la Sua Redazione sapranno apprezzare il mio sforzo di ricomporre ciò che era “misteriosamente sparito”.
Non che ci fossero particolari significativi, al di la della curioso costume del Signor Leone di porre domande alquanto originali: “…Ora mi permetto di porle una domanda, alla quale ovviamente può anche non rispondere.
Lei è per caso la moglie del fondatore di Arkeon?”
……
“Salve,
lei è Patrizia Di Marzio?
lei è una adepta o un adetpo di Arkeon?
Le domande sono pertinenti, in quanto la Questura di Ferrara…”


Intanto è subito evidente che per uno che si firma come Direttore e poi scrive Patrizia Di Marzio invece di Raffaella, e anche Questura di Ferrara invece di Bari, già si qualifica da solo.
Oltre a ciò è interessante l’atteggiamento sempre del Direttore Leone: “…Noi di MondoRaro NON vogliamo in alcun modo essere promotori del “metedo Arkeon” e neanche vogliamo essere “utilizzati” dagli indagati o da adepti della setta, a scopo propagandistico. Per tale motivo, che direi è molto sensato, o lei si qualifica oppure non le verrà più consentito postare commenti, inoltre la redazione ha deciso di oscurare, tutti quei link immessi dagli utenti, che portano a siti che promuovono il metodo incriminato”.
Così oggi, incuriosito da questo personaggio, e un po' indispettito dal trattamento tributato a Fioridiarancio, ho deciso di approfondire.

Effettivamente Gianni Leone non pare perdersi in giri di parole, ma va dritto al sodo: “…Allora smettiamola con questa ipocrisia maschilista e lercia nel profondo, dove si accetta che un uomo di potere si faccia fare dei “bei lavori di bocca” dalle donne che frequenta e poi scambia tali prestazioni orali, con nomine varie di prestigio.
E’ proprio ora di smetterla. Cos’è la teoria del si al bocchino libero e al sesso con minorenni purchè etero e no al sesso omosessuale?”
http://www.mondoraro.org/2009/10/24/piero-marrazzo-bersaglio-di-una-deliberata-azione-di-killeraggio-politico/

E sembra anche non avere peli sulla lingua e idee niente affatto scontate:
“…A me non frega niente di difendere il cristianesimo, poichè sono ateo. Ma difendere il Cristo mi interessa, perché in fondo lui è stato un grande eversivo, un combattente e forse a dispetto di quello che la Chiesa afferma da secoli, Cristo è stato il più grande tra i laici… “date a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio”…http://www.mondoraro.org/2009/11/07/io-ateo-giu-le-mani-dal-cristo/

Inoltre non nasconde certo le sue opinioni: “…Trovo ancora più assurdo che io, anticlericare e anticomunista convinto, mi ritrovi a far battaglia contro Berlusconi proprio accanto a preti e comunisti…”http://www.mondoraro.org/2009/06/26/famiglia-cristiana-contro-berlusconi-polemiche-e-attacchi-al-giornale-dei-paolini/

http://www.mondoraro.org/2009/07/09/io-antiberlusconiano-convinto-in-italia-e-a-rischio-la-democrazia-di-pietro-compra-una-pagina-sullherald-tribune/

E non manca neanche di dare bacchettate agli studiosi: “…In questo articolo, ancora una volta spiegherò il significato che il sottoscritto attribuisce al termine setta, anche se magari qualche criminologo nega che si possa utilizzare il termine setta fuori dal contesto del satanismo, forse perché o non si è documentato abbastanza oppure perché magari fornisce “consulenze di parte” proprio alle sette oppure ancora ignora perché cristallizzato su preconcetti…”
http://www.mondoraro.org/2009/11/05/arkeon-rinviata-a-giudizio-associazione-per-delinquere-truffa-esercizio-abusivo-della-professione-medica-violenza-privata-maltrattamenti-di-minori-e-incapacita-procurata-da-violenza/

Insomma: “…Sono dichiaratamente di parte… per non essere senza arte né parte… mi batto per essere dalla parte della verità, però non cerco MAI di portare la verità dalla mia parte…”
http://www.mondoraro.org/2009/10/02/intervista-esclusiva-a-sonia-alfano-si-parla-di-berlusconi-di-mafia-di-televizione-e-altri-tempi-sociali/

Ora vorrei rivolgermi a lui direttamente per dirgli chiaramente ciò che intendo.
“Gentile Direttore Leone, spero mi vorrà perdonare l’insolenza ma Lei è così poco convenzionale che certo mi saprà capire.
Lei sul suo giornale è signore e padrone e, per quel che mi riguarda, può scrivere ciò che vuole.
Se però comincia a censurare le altrui opinioni, o se pretende che le persone si firmino, allora ritengo lo dovrebbe fare con tutti, e non solo con chi le garba.
Inoltre attendo con fiducia che Lei gentilmente pubblichi gli atti di Bari relativi ad arkeon.
In ultimo anch’io ho una domanda per Lei: siccome gli attacchi mediatici più cruenti ad arkeon sono venuti da fronti anticlericali e ancor più da lobby di omosessuali, perché per onestà e trasparenza non ha ritenuto opportuno dichiarare esplicitamente, trattando queste tematiche, che Lei appartiene a entrambe questi gruppi?


http://www.mondoraro.org/category/rubriche-mondoraro/liberamente-anticlericale/




Lei certo potrà comprendere che, in questo specifico contesto, questi non sono dettagli irrilevanti, ma bensì centrali.
In fondo Lei stesso afferma che: “…Informare è un dovere, ma l’informazione deve essere completa e veritiera, altrimenti, continuo a ripeterlo è solo propaganda…”
http://www.mondoraro.org/2009/09/24/scientology-utilizza-la-campagna-contro-la-droga-per-fare-propaganda/


L’esplicitarlo sarebbe stato, a mio giudizio, molto più corretto e avrebbe forse permesso una lettura contestuale delle sue critiche accalorate a quelle che Lei ritiene essere “sette”.
E se mi permette concludo con una confidenza.
Ho letto, specie nei suoi commenti, molte sue uscite colorite. Spesso sue prese di posizione dure e intransigenti.
I suoi amici anti-sette dicono che le persone come me usano tecniche sofisticate ecc. ecc.
Non so se potranno mai accettare il fatto che io sono una persona semplice semplice. Uso solo il mio cuore. E il mio cuore mi dice che Lei, al di là di ciò che vuol far credere, è una bella persona. Normale, fragile e umana come ogni altro essere umano. Con le stesse domande, perplessità, frustrazioni, contraddizioni. Col desiderio di raccontarsi, di essere ascoltato che ciascuno porta con se. Poi se vuol fare del bene o fare del male, questo lo scelga liberamente Lei. Personalmente, ai suoi racconti o ai suoi libri (
http://www.tradebit.com/filedetail.php/9087050-la-stirpe-nella-pieghe-della-carne-primo
) ho preferito di gran lunga la sua lirica e le sue poesie.
http://www.mondoraro.org/category/letteratura/oltre-icaro/
Là sì che ho sentito finalmente il suo cuore.
Buona fortuna Direttore e non si dimentichi, lei che di diavoli si intende, che “è sempre il coperchio il punto debole…”.
Pietro Bono

venerdì 6 novembre 2009

Arkeon e i semplici di cuore 6-11-2009

Mi sono imposto di rileggere per diversi giorni le cose scritte dal Dott. Fornesi, cercando, sforzandomi di capire.
http://pietrobono.blogspot.com/2009/10/arkeon-e-il-dott-carlo-fornesi-14-10.html

L'unica cosa che mi lasciano, purtroppo, è solo un sentimento di profonda desolazione.

Così, curiosando in rete, ho trovato per caso qualche aforisma di Tiziano Terzani:
"La vera conoscenza non viene dai libri, neppure da quelli sacri, ma dall'esperienza. Il miglior modo per capire la realtà è attraverso i sentimenti, l'intuizione, non attraverso l'intelletto. L'intelletto è limitato".

"Finirai per trovarla la Via... se prima hai il coraggio di perderti".

http://www.aphorism.it/tiziano_terzani/aforismi/

Anche qualche giorno indietro avevo letto un articolo che mi aveva molto toccato.
"Erri De Luca: vi racconto il mio Ieshu"
http://www.avvenire.it/Cultura/Erri+De+Luca+vi+racconto+il+mio+Ieshu_200910190811123370000.htm

Ma ogni volta che rileggevo le parole di Carlo Fornesi, non riuscivo a non pensare alle parole di una persona semplice, un umile pizzaiolo.
Le riporto per intero perchè desidero che il lettore, confrontandole, possa farsi la propria idea su cosa sia la stoltezza e cosa sia la saggezza. Su cosa sia distruttivo e cosa sia costruttivo. Infine, su cosa sia l'arroganza e la presunzione di dare lezioni e cosa sia il pudore e l'umiltà di saper imparare.
Buona lettura.

Pietro Bono



Tratto da: "Fuoco Tribale"


http://sertan.splinder.com/post/20559069/La+via+del+Cuore

Domenica, 17 maggio 2009
La via del Cuore

Sono passati 4 anni dal mio primo seminario in Arkeon e ricordo ancora chiaramente quello che pensai la domenica sera, sul finire dell’incontro: “questo è il posto che cercavo” dissi a mia moglie.
A convincermi che fosse il posto giusto per me, in quel preciso periodo della mia vita, fu un rispettoso silenzio e capacità di ascolto mostrata da ognuno dei partecipanti nei confronti dell’altro. E un’intimità così profonda che prima di allora avevo ritrovato solamente nei miei pensieri più reconditi. Quelli che nemmeno tu stesso dici ad alta voce, per paura che possano essere ascoltati.
Ciò che mi colpì maggiormente, in quei giorni, fu proprio quel senso di solidarietà creato dall’incontro di più voci che raccontavano lo stesso sentimento: la nostalgia. Forse di un posto (interiore) che non si conosce, o di un qualcosa che ancora non è accaduto. Qualche volta la nostalgia di se stessi, per quella distanza invalicabile che separa il come ci si sente dentro e il come si appare fuori. Altre volte la nostalgia di qualcuno che possa ascoltarci sul serio: un amore, un amico, un fratello, un padre. Qualcuno che ci possa aiutare, con una spinta nell’anima, a compiere quel salto che separa l’esistere dall’essere. Attraversando la paura di non piacere agli altri, di essere deriso, di deluderli o di spaventarli. Mostrando quella parte di sé che troppo spesso viene data per scontata, perché così ovvia nella sua semplicità, e poco credibile per il mancato riscontro che ha nella vita di tutti i giorni: quella parte che è il cuore. Che sogna il bello per sé e per chi ama, che ama la semplicità di un gesto spontaneo e la bellezza delle piccole cose, che non si arrende all’evidenza delle apparenze e impara a progettare l’impossibile, che crede in un suo domani splendente e non si fida di chi si piange troppo addosso. Il cuore, così spesso abusato dalla bocca di tutti, ma mai sconfitto dalle esperienze di vita, perché continua a palpitare, a dispetto di ogni cosa, nonostante tutto.

Quel giorno, fra tutta quella gente seduta in cerchio attorno ad un fuoco, ho incontrato la voglia di rivendicare questa parte sacra che appartiene ad ognuno di noi. Quella che un disilluso chiama buonismo, quella che un miscredente chiama idiozie, quella che un bugiardo chiama ipocrisia , quella che un paranoico chiama plagio.

“E invece esiste” – pensai. Quando vidi un uomo grande sembrare piccolo, in ginocchio, dinanzi a suo padre; o quando ascoltai il pianto a dirotto di una piccola madre che tornava, riconoscente, fra le braccia di sua madre grande. E ad ogni nuovo nato, sollevato da un padre nuovo, con le braccia tremanti di orgoglio, sopra le nostre teste. Le cose importanti, quelle che più contano… a detta di tanti, ma in cui pochi credono fermamente.

In Arkeon ho conosciuto questa possibilità di vivere …pericolosamente! A cuore aperto. Affinché tutte le cose possono insegnarti un senso o negartelo. E affinché ognuno possa venire da te per incontrarti o per ferirti. Dove quella linea sottile che separa l’ingenuità dall’incoscienza, si chiama FEDE.

In questi due anni di assenza da Arkeon, ho avuto la possibilità di sperimentare quotidianamente cosa fosse realmente cambiato in me, e in relazione a questo cambiamento, quanto fosse cambiata l’idea che gli altri avessero di me. A cominciare dalla mia famiglia di origine, dai parenti, agli amici, i non amici, i conoscenti. E soprattutto mia moglie.
“Sei cresciuto” mi dicono spesso. E a lungo mi sono chiesto quanti sensi potesse avere una frase semplice come questa. Poi mi sono voltato indietro. Ho ripercorso la distanza e la disistima che c’era fra me e mio padre, o le liti ed i silenzi dispettosi che interponevo fra me e mia madre. Il gelo, mai spezzato da un abbraccio, con i miei fratelli, e la bruciante sofferenza che avvertivo nello stare fra i miei colleghi - mai amici ma sempre conoscenti.
Ma più di tutto, e tutti, s’infrangeva in me, ciclicamente, un sogno - forse perché creduto sempre tale e mai possibile – condiviso con mia moglie: quello di poter avere un figlio che pareva dovesse non arrivare mai.

Non lo dico per presunzione né per compiacermi, ma in questi ultimi 4 anni ne sono cambiate di cose, e credo di poter dire in meglio. Mio figlio le riassume tutte, in ogni suo gesto, in ogni piccola parola appena accennata, quando apro la porta di casa e lui mi corre in braccio gridando forte “Papà, papà, papapaaaaà!”.
Si, penso di essere cresciuto, e il senso di questo crescere l’ho trovato nell’esperienza paternità. E’ affiorato alla mia mente poche settimane fa, nel giardino della mia casa d’infanzia: mio nonno, mio padre, io e mio figlio a giocare insieme con un pallone, come se fossimo tutti bambini, o tutti quanti uguali. Lo stesso sangue, la stessa carne. La vita che va avanti e che trova un senso proprio nell’essere vita. Con quella sensazione – dalle antiche radici - che ci sia un Padre per ognuno di noi che abbia voglia di (ri)abbracciarlo. Da qualche parte, nel profondo…

Per questi e altri motivi, quando leggo storie di tutt’altro spessore e senso, relative all’esperienza Arkeon, ho l’impressione di aver frequentato qualcosa di nettamente diverso da come lo si descrive altrove. Poi l’impressione svanisce, e ciò che resta è la verità concreta che è presente nella mia vita (e come me e più di me, lo è in quella di tanti altri). Dimostrabile, più di tante infondatezze sparse ad hoc sul web, più di tante illazioni dal sapore diffamante comparse in TV e sui giornali. Non per dire a forza che c’è qualcuno che ha ragione e tutti gli altri mentono …prima di sapere, prima di conoscere.
Perché il rispetto dovrebbe essere dovuto a tutti – fino a prova contraria. E il rispetto – almeno io l’ho imparato così – lo si dimostra con l’ascolto. Con l’ascolto di tutte le parti in causa. Anche di quelle che non hanno le giuste conoscenze. Di quelle che secondo taluni non sono più capaci di intendere e di volere. Di quelle che restano in silenzio, aspettando il giorno in cui potranno parlare ed essere ascoltati.
Oggi il mio grazie va a tutte quelle persone che nei cerchi di Arkeon - Vito su tutti - mi hanno mostrato, con la loro esperienza, la via del cuore.

martedì 13 ottobre 2009

Arkeon e il Dott. Carlo Fornesi 14-10-2009

Il caso dello Psicologo Carlo Fornesi è alquanto bizzarro, ma lasciamo che si presenti da se.
Prima, voglio solo precisare che personalmente provo una grande tenerezza per questa persona, nonostante tutto.

Ma la verità è la verità. E ciascuno deve prendersi le responsabilità del proprio operato.

Pietro Bono
------------------------------------------------------------------------------

Dal Blog di Silvana Radoani:
http://radoani.ilcannocchiale.it/comments/2288409

# 44 commento di Carlo Fornesi - lasciato il 6/8/2009 alle 21:33

Il link lo richiede il form, io non lo avrei messo, altrimenti... cosa dovevo metterci, "www.libero.it"???? E comunque si, era meglio se stavo zitto, tanto io non sono tra gli undici rinviati a giudizio per cose che non riguardano nè le mie sofferenze nè gli oltre 75.000 euro che ancora dovrò pagare per questa vicenda (sì, se uno i soldi non li ha, gli interessi fanno aumentare i debiti, non diminuire. E io avevo calcolato male, noto e fa le pulci agli "errorini" di persone che non c'entrano o c'entrano pochissimo. L'ordine degli psicologi, unico responsabile della valutazione della mia condotta professionale, (n essendo esperto di finanza, la ricaduta di tutto ciò sulla mia professione. Il periodo di crisi c'è stato eccome, nel 2008 il mio fatturato si è più che dimezzato... Contenti? ora potete gioire di tutte le cattiverie che avete vomitato su di me. Le foto sono dell'album di famiglia, scattate in casa dei miei suoceri, con in mano "Il Profeta" di Gibran, non certo destinate ad essere interpretate da un potenziale paziente... e meno male che non avete ancora commentato Homer e Bart Simpson... ahahahahahah fate ridere, sembrate berlusca,

# 45 commento di Carlo Fornesi - lasciato il 6/8/2009 alle 21:53
(ora so che il link si poteva anche non mettere, era meglio scriverle "facoltativo" e l'avrei evitato sin dall'inizio), dicevo sembrate berlusca che continua ad essere dichiarato colpevole di mille cose e accusando gli accusatori, pensa di risultare innocente. Chi mi ha denunciato per diffamazione è colpevole di calunnia, e per quella SARA' PERSEGUITO individualmente. L'Ordine degli Psicologi è l'unico garante e responsabile della mia serietà professionale, e si è schierato parte civile con me, non con i pazienti a cui, uno per uno, (quei pochi a cui avevo accennato di arkeon) ho chiesto privatamente e pubblicamente scusa. Prima di andare in TV (e DOPO avere denunciato come PRIVATO CITTADINO) ho parlato a lungo con l'allora presidente nazionale dell'Ordine, che non ha fatto altro che definire "lodevole e coraggiosa" la mia iniziativa, che "svela il lato umano degli Psicologi, che non sono e non devono MAI essere o essere creduti perfetti, mi ha espresso tutto il suo appoggio e la sua comprensione, dandosi disponibile a sostenere al mio fianco eventuali problemi (e poi, il presidente successivo ha mantenuto tale promessa). I comuni cittadini, prima di valutare la competenza o meno di uno psicologo, dovrebbero almeno sapere che cosa uno psicologo fa e cosa non fa. E' vero, discutendo le teorie che il "capo" ha storpiato" mutuandole da Risè ho violato l'articolo del codice deontologico sopramenzionato, ma poi davo da leggere il libro di Risè, non portavo i pazienti al seminario. L'unico che ha partecipato (ad un seminario NON tenuto da me) è stato il padre di un ragazzo che avevo in terapia, che a fine seminario mi ha detto: "questa è una setta e io mio figlio qui non ce lo porto. La stessa persona, tre anni dopo, vedendomi soffrire e faticare per pagare gli ingentissimi debiti, e vedendo il mio stato psicofisico (110 kg, depresso, amareggiato e inacidito, mi ha detto "se io la conoscessi oggi, non le affiderei certo mio figlio." Questa unica frase, in un periodo (il 2

# 46 commento di Carlo Fornesi - lasciato il 6/8/2009 alle 22:7
2008, mi ha spinto, assieme alle amorevoli attenzioni del mio psichiatra, dei miei avvocati, dei miei amici e compagni di "querele" a mettere in atto un "progetto rinascita" che è iniziato a gennaio 2009 e, secondo i migliori dettami della terapia cognitivo comportamentale, è stato seguito e supervisionato a scadenze regolari da diverse persone (tutte possedute da satana, visto che nessuno ha mai sollevato neppure un centesimo di quanto avete sbrodolato voi in pochi giorni), portandomi in 7 mesi a perdere 22 kg, ad avere una vita sociale ex novo, ad uscire e divertirmi, a recuperare "Carlo" al 100%, senza le "incrostazioni" e l'afrore di quelle teorie folli, insulse e pericolosissime per la salute mentale. Oggi comincio a stare un pochino meglio, non ho sofferto 10 giorni, ho sofferto 4 anni e chiedo rispetto per questo, anziche diagnosi accurate...
Carlo Fornesi

# 47 commento di Carlo Fornesi - lasciato il 6/8/2009 alle 22:18
Mi scuso.Il primo commento va letto fino alle parole"avevo calcolato male"IGNORARE IL RESTO fino a (N(on) essendo esperto di finanza...e dopo la parola professione ci vuole una virgola...Diagnosticatemi un po' anche una dislessia,un disordine del linguaggio e un disturbo ossessivo compulsivo,visto che "siete tutti un po' psicologi!
Inoltre,vi informo che dopo anni dalla conclusione della loro terapia,i miei pazienti mi telefonano per farmi gli auguri di natale o per altre occasioni,per dirmi che è nato il figlio che non riuscivano ad avere (con metodi medici e senza che i medici mi versino tangenti),per dirmi che sono 16 mesi che non bevono o un mese che non fumano hashish,e non mancano di essermi grati,ma non mi "adorano" e MAI querelerebbero VOI che invece siete stati BURATTINI nelle mani del capo che vi ha immerso negli"escrementi"fino al collo e lì vi ha lasciato,poiché la responsabilità penale è individuale,e nessuno dei querelanti potrà mai dare la colpa a nessuno per ciò che ha fatto,né potrà dire"ma io non sapevo...non pensavo... Risarcimenti,multe,e anche carcere...a me non toccheranno mai,di sicuro...fossi nei panni dei denuncianti non dormirei ancora bene la notte.Io ci ho messo 4 anni a dormire"meglio",ma se fossi dalla loro parte sarei TERRORIZZATO!
Carlo Fornesi

# 51 commento di Carlo Fornesi - lasciato il 25/8/2009 alle 4:38
Almeno non sarei stato accusato di "farmi pubblicità" (io la pubblicità la pago, non la scrocco, e ho canali ufficiali come le Pagine Blu degli Psicologi Italiani, Psychonline, e due siti personali GRATUITI, che uso SOLO da quando è stata liberalizzata la pubblicità sanitaria. Prima non avrei avuto un link e per averlo avrei dovuto essere in possesso del nulla osta dell'Ordine, che bisognava avere per tutto: biglietti da visita, carta intesta, timbri, volantini, informazioni sulle attività anche non sanitarie, ecc. Per ogni nulla osta servivano 15 euro e sei mesi di attesa, pena notevoli sanzioni. MAI avrei messo un link mio se avessi saputo che non era obbligatorio. Ma tant'è mquesto bassta a 4 gatti disinformati ed incapaci di informarsi a spalmare m**§§a ripetendo più volte il mio nome, i contenuti del mio sito e degli interventi su arkeon accostati ad arte in modo da farli uscire sui motori di ricerca. per fortuna me ne intendo abbastanza di "site ranking" ne posso rimediare a questa voluta e sapiente diffamazione, ma ciò non mi esime dalla possibilità di aumentare ilo numero delle già sovrabbondanti controquerele per diffamazione personale e professionale, con danno emergente e lucro cessante dimostrato dalle mie dichiarazioni dei redditi che si sono più che dimezzate NONJ da quando Satana mi ha poisseduto e mi ha costretto a denunciare lo "specchiato e cristallino" npovero ciccio vituccio rovinando vita, carriera e socialità a lui, allam moglie e ai figli, oltre che a "molte migliaia" in tutti i forum e blog e news letter si contano al massimo 100 interlocutori, gli altri 9990 sono SEMPRE STATI ZITTI, e dirò di più, NON ESISTONO AFFATTO.Hanno preso il primo livello di reiki e sono scomparsi. Ma per le stati9stiche fanno comodo.
sarebbe.bello.scrivere.che.non.e.obbligatorio.graz

# 52 commento di Carlo Fornesi - lasciato il 25/8/2009 alle 4:49
Per quanto riguarda il suo astio verso il Cesap e la Tinelli, non mi riguarda affatto, se non per il fatto che io e Lorita siamo stati denunciati insieme come se fossimo parte, assieme alla terza denunciata, di un medesimo disegno criminoso ai danni non solo del "poverello" vito carlo moccia il cui figlio primogenito urla in faccia ai compagnetti di scuola "tu sei un pezzente! Mio padre è miliardario! Ha la porsche e la mercedes, mica la 500 come quel "piccolino" di tuo padre!!" e le insegnanti si allarmano, e vito fa cambiare scuola al principino ereditiero dicendo che è colpa nostra, che i compagni gli dicevano che era in un a setta (cioè la verità, per una volta, come solo i bambini la sanno dire) e allora chiede ai suoi avvocati di rovinare economicamen te noi. Non scrivo qui le cifre delle parcelle, ma chi ha avuto a che fare con processi, civili o penali, sa bene che le migliaia stavolta ci sono davvero, ma non di arkeoniani ante litteram che avrebbero addirittura sentito parlare di arkeon in Francia durante la vendemmia dal 98, mentre arkeon è nato nel 2000 solo con vito, e nel 2001 con 12 maestri, nel 2002 con 23 o giù di lìnel 2003 con 33 e nel 2004 con 48 (compreso me per solo un anno, non per molti anni in cui avrei dovuto interrompere il lavoro, mia un ica fornte di reddito. Cosa credete, che i miei colleghi si fermino un anno quando gli muore la moglie o il marito, o entrambi i genitori in pochi mesi o, come alcuni miei stimati colleghi dell'Aquila, quando un terremoto gli porta via la casa e un a vita di risparmi? non.e.obbligatorio.bla

# 53 commento di Carlo Fornesi - lasciato il 25/8/2009 alle 5:3
Dicevo non solo ai danni del misero vito, psicologicamente ed emotivamente distrutto da tre "pazzi" che, se dicevano solo il falso, non meritavano alcuna considerazione. L'attacco organizzato e coordinato con il "kit di denuncia pronto, fotocopiato e distribuito in clima di solenne cerimonia di firme "contro l'attacco ad Arkeon" guidato da cardinali omosessuali perversi che non volevano essere scoperti come pedofili (tutto inventato dfi sana pianta, come il 90 per cento delle descrizioni del reale da parte di vito) è il modo di fare TIPICO SOLO delle psicosette, si veda la Tech per gli elementi soppressivi di hubbard, seguita quasi alla lettera da tutti gli arkeoniani che hanno parlato o scritto in pubblico. Se domani uno va in tv e dice che io squarto i bambini e ne tengo i quarti a frollare in frigo prima di mangiarmei in salmì con le spezie dei miei colli, io non denuncio proprio njessuno: NON E' VERO! e quindi non mi preoccupa affatto che qualcuno possa credere un simile assurdità, soprattutto se nel frattempo è già partita un'indagine vera, non come quelle che vito ha sempre inventato dicendoci "siamo scandagliati dai NAS" "ci sono elementi del vaticano che hanno un ampio dossier su ciascuno di noi", frasi usate come scuse per estorcere confessioni a tutti i maestri sulla loro vita privata, dallo spinello fumato a 14 anni al motorino rubato a 16, a cose a volte anche più gravi, tuttora in possesso del comitato etico, che a mia lettera raccomandata in cui chiedevo la restituzione di tale materiale, ha risposto che era tutto stato distrutto meno le parti necessari all'amministrazione (cioè il fatto che ho pagato per tre anni la quota associativa, il contributo di 200 euro per il sito (eravamo 100, un sito con spazio illimitato, caselle email illimitate e gestione dei pagamentio online costa 14 euro e 95 al mese, non 200x100x2=40.000 europòer due anni!!!)
non.serve.com

# 54 commento di Carlo Fornesi - lasciato il 25/8/2009 alle 6:12
ma vorrei arrivare al punto. dicevo che il disegno criminoso sembra sia stato anche ai suoi danni, gentile signora Radoani, eppure io sono in possesso di tutti i verbali della digos, della polizia, dell'Ordine degli Psicologi che NON le danno affatto ragione. Io non lo so e non lo voglio sapere, non mi riguarda e non mi interessa IO NON RAPPRESENTO AFFATTO IL CESAP e non capisco perchè lo si pensi. non si paga quota associativa, non ho mai dato un euro, ho solo firmato tre fogli per il 2006, il 2007 e il 2008 dando disponibilità a rispondere a domande rivolte allo psicologo dove fossero presenti problematiche relative ad arkeon o problematiche psicopatologiche evidenti, dato che sono abilitato alla psicoterapia, specialista in psicologia clinica, ho un master di II livello sulla perizia psicologica nei casi di abuso sessuale all'infanzia e un Master di II livello in sessuologia clinica, oltre ad una vita dedicata allo studio delle dipendenze patologiche, di cui ho sofferto e non provo vergogna ad ammetterlo perché in tutti i paesi civili tranne l'Italia, la Turchia e la Grecia, questo è considerato un "PLUS" nei colloqui di selezione del personale delle comunità, ma non ex residenti che il giorno dopo la fine del programma terapeutico si improvvisano operatori, si tratta di persone in recupero stabile e seguito e certificabile da ALMENO tre anni, che devono superare una durissima selezione (lo so perché ho lavorato 2 anni come selettore), e poi frequentare un corso di un anno comprendente 640 ore di 60 minuti l'una, senza pause nè quarto d'ora naccademico nè "oggi finiamo un po' prima", si stava in aula dalle 9 meno tre alle 18 e uno e nessuno dei dodici frequentanti sgarrava di un solo secondo, oltre a nove mesi di training lavorativo (40 ore settimanali) non retribuito. Il costo del corso e dei libri era nel 2000 di 8650 dollari,per me interamente finanziato da una borsa di studio per meriti accademici, pubblicazioni e partecipazione a convegni nazionali e inter
nun.ce.vo.proprio.cometelodevodì.it

# 55 commento di Carlo Fornesi - lasciato il 25/8/2009 alle 6:15
e internazionali come relatore. Nel 2009 tale foglio non lo ho neppure firmato, e ho ricevuto un'unica lettera, riguardante un problema di Genova, oggi 24 agosto. La Tinelli, consigliatami da lei, come ho già detto, dichiarando "conosciamo benissimo il signor Moccia che si spaccia per psicologo senza averne i titoli e abbiamo testimonianze di persone che lui ha rovinato" quindi si occupava del caso arkeon raccogliendo testimonianze CONTRO, tanto che ha più volte sollecitato la mia offrendomi di diventare suo "collaboratore" Ma vede, senza offesa, ma è come se un OTA chiedesse ad un aiuto del primario di diventare suo collaboratore. Già fatto, già vissuto, nel 1995 e ne ho avuto solo danni, litigi e minacce di morte perché dopo avere tradotto letteralmente migliaia di pagine venendo pagato nel 1995 300.000 lire al mese da un educatore che si auto pagava con i contributi della regione, della provincia e del comune 2.400.000 lire di stipendio + un "fondo spese" di 500.000 accreditato sul sjuo conto da un singolo socio mi sonjo tenuto copia delle mie traduzioni, dato che io potevo legalmente utilizzarle anche da solo e lui no. Dopo che hom saputo che si portava a letto le pazienti, le mamme e le sorelle dei pazienti maschi, a volte addirittura le loro fidanzate, ho ritirato i miei titoli di studi che conferivano credibilità scientifica all'associazione e ho dato pubblicamente le dimissioni con triplice raccomandata: al ser.t a cui facevamo capo, alla regione che aveva custodito i miei titoli e all'educatore che a quel punto mi voleva morto. Ma io so cos'è l'integrità, e l'ho sempre saputo perchè me l'ha insegnato mio padre da bambino, e non perché ho ritrovato gli antichi valori co,l metodo arkeon, metodo che NON esiste, non è mai stato delineato per iscritto, non è codificabile, njon è insegnabile e in ultima analisi va dal non fare assolutamente nulla perché le persone si "schermano" per autoprotezione, fino a fare gravi danni alla mente e alla vite.. e al portafogli
e.una.fregatura.poi.ti.dicono.che.ti.fai.pubblicita.fot

# 56 commento di Carlo Fornesi - lasciato il 25/8/2009 alle 6:18
delle persone. Lei forse voleva la Tinelli come collaboratore e non come capo. Eppure le assicuro che la Tinelli ha sempre riconosciuto la mia superiorità accademica e formativa, anche quando ero sfatto, depresso e bisognoso del suo aiuto. Mi ha dato aiuto UMANO, non psicoteraputico, perché lei non è una psicoterapeuta Ma io non ho mai cercato di diventare il suo "capo". Invece lei, signora silvana, si presenta come "exit counselor" figura INESISTENTE in Italia e non riconosciuta e non riconoscibile se non dall'ente che forma i counselor, cioè in esclusiva autoreferenzialità... un po' come essere "maestri di arkeon" perché lo dice vito, ma non ha mai spiegato a nessuno come lo decide, eppure lo si diventa (cito un documento ufficiale di Arkeon): "a suo insindacabile giudizio o di chi ne assumerà le funzioni" E come c...o gli lo spiega al suo successore il branco di deliri che gli affollano ola mente?
noo.ti.fregano.e.te.lo.rigirano.nel.posteriore.tra !

# 57 commento di Carlo Fornesi - lasciato il 25/8/2009 alle 6:46
solo una parola all'illustre maestro Giuliano, simpatico possessore anche lui di una vita sfasciata dal misero povero vito, ma non potrà e non vorrà mai ammetterlo perché gli costerebbe l'identità che così invece mantiene, sulla pelle di ingenui come me che mettono un link personale per semplice onestà, e confidano nel D. Lgs 196/03 che in Arkeon non è mai stato neppure citato e il segretario dell'associazione sig piccoli non sapeva nemmeno che esistesse un anno dpo la sua entrata in vigore, però si fregiava di altisonanti titoli in inglese che non sapeva nemmeno pronunciare, dato che sia nel 2004 che nel 2005 ci è stato fornito un modulo che faceva riferimento alla VECCHIA legge sulla privacy, quando la nuova era vigente appunto dal 2003. Io presumevo che dichiarare un link servisse al moderatore del forum a potermi riconoscere senza renderlo pubblico, se no non l'avrei mai scritto. Ci sarebbero gli estremi per una bella denuncia anche qui, oltre che per tutte le diffamazioni che il buon, onesto, integro uomodidio, riconciliato col padre, fuori dal bisogno, che vive una vita fondata sull'ordine crede nel sogno e nella tribù, rispetta principi e ideologie altrui e non parla mai male di altri maestri, neppure qualora abbiano lasciato l'associazione (se fossi io vito e arkeon potesse rimanere in piedi anche solo per un giorno ti sbatterei fuori dal tempio come cristo con i camnbiavalute, a calci!!! Come ti permetti di analizzare e commentare criticamente il mio modo di pensare senza averne neppure uno straccio di titolo o di competenza. Non sai neppure definirlo, il pensiero. Non sai distinguere un ragionamento induttivo da uno deduttivo. non sai cosa siano i pensieri di primo, secondo e terzo ordine, non sai nulla di me come persona, perche avremo scambiato si e no 100 parole in due anni, però siccome vito ha detto delle cose su di me e tu pensi che lui sia un uomo 7 che vive "oltre" e che sa e comprende tutto, praticamente è come se tu mi avessi guardato crescere e
basta.net

# 58 commento di Carlo Fornesi - lasciato il 25/8/2009 alle 6:48
e vivere per 41 anni. Neanche io, che ho tanti titoli da farne una pila alta come un bimbo di 6 anni, come ebbe a dire un maestro mentre la tribe human consulting ci succhiava ulteriori 1100 euro con strabilianti promesse di enormi quantità di lavoro per tutti, per poi rifare lo stesso corso dopo 4 mesi, rifacendo ad altri 30 le stesse strabilianti proposte, mentre i primi trenta non avevano mai lavorato neanche un giorno, mi sarei mai permesso una analisi così spocchiosa e sicura, travisando tempi, date durate, il significato stesso della supervisione terapeutica che aiuta glimpsicologi in difficoltà emotive gravi a lavorare ugualmente, magari rifiutando un certo mtipo di paziente e prediligendone un altro, mantenendo distacco e professionalità, cosa che, applicando protocolli codificati e validati in 7 o 8 lingue, si può fare, basta studiare la procedura. Il discorso del dentidta con i denti guasti poi mi ha fatto sbellicare dalle risate. Io ho avuto 28 carie tra i 10 e i 18 anni. non potevo o n on dovevo iscrivermi a odontoiatria? qualcosa mi avrebbe reso fisiologicamente impossibile imprarare come curare un dente? e se un ortopedico si rompe la gamba sciando, ha finito forse la sua carriera? e se ad un proctologo (sempre che tu sappia leggere e comprendere questo parolone) vengono le emorroidi? Lo radiano dall'Ordine dei medici? Tu sei malato, e grave. Fatti vedere, fatti aiutare, perché il tono di assoluta certezza che usi è una forma di difesa obsoleta e ridicola per i disturbi di personalità passivo dipendenti che parlano con le parole che hanno sentito dire da altri, sicuri, perché erano sicuri quelli che glile hanno dette. Ma se vito con sicurezza ti avesse detto "dopodomani morirai" nti saresti ucciso piuttosto che dargli torto. Sei a grave rischio di crollo psicogtico se non ti curi con farmaci e psicoterapia in fretta.
basta.net

Che dire?
Ma ecco l’antefatto:

# 14 commento di uno che ha sofferto - lasciato il 18/7/2009 alle 19:58
Chieda scusa a me, signora Silvana, per avere pubblicato il mio cognome (mai apparso altrove se non nelle carte processuali e in un altro sito verso il quale ho già preso provvedimenti legali (verso il sito, l'autore e chi l'ha pubblicato) e per avere detto di non avere mai studiato arkeon, mentre io sono in possesso di una e-mail scritta di suo pugno ( perlomeno dal suo indirizzo, e rivolta a me personalmente, scritta da radoani@xxxmail.com il12/09/2005, in cui mi dice che "Conosciamo molto bene il caso Arkeon e il suo fondatore Vito Carlo Moccia che non ha nessun titolo e si spaccia per psicologo e molto altro. Abbiamo ricevuto molte testimonianze di persone e famiglie rovinate da questo signore..." e poi mi consigliava di rivolgermi alla Tinelli, pur riprovando 3 (tre) volte ad "arruolarmi" tra i collaboratori della sua struttura in emilia, sconsigliandomi di collaborare con la Tinelli (questo a denunce presentate). Io le avevo scritto chiedendole se vi fossero correlazione tra i metodi in uso in arkeon e scientology, ma non ricordo di averla mai autorizzata a pubblicare il mio nome.
www.reteimprese.it/psicologiaclinica

# 19 commento di uno che ha sofferto - lasciato il 21/7/2009 alle 21:20
Cara Signora, lei dimostra così platealmente e volgarmente di non conoscere nè la rete né internet, né il funzionamento dei motori di ricerca, né reiki, né arkeon, né le storie che le hanno o raccontato perché evidentemente è già così ricolma della sua ignoranza e spocchiosità che non si cura neppure di verificare una cosa prima di scriverla in pubblico presso qualche "Moccioso" che le specifichi che: l'uso del nome Reiki è stato VIETATO a CHIUNQUE fosse socio di the sacred path (incluso il sottoscritto) nel 2004. Quindi già solo per quello è OVVIO anche ad un dodicenne che quella pagina NON può in ALCUN modo essere del 20/07/09.
Inoltre dovrebbe sapere che, purtroppo, i motori di ricerca conservano nella cache nomi, frasi, titoli, ecc.. per molti anni dopo che la pagina stessa è stata distrutta ed eliminata. Ma lei non ha provato a cliccare sul link, ha solo copiato una frase persa nella cache di google dal marzo 2004, quando, come ho sempre ammesso e sempre ammetterò alla digos e alle autorità che mi hanno interrogato per ORE ed ORE, tenevo presentazioni di seminari di Reiki a cui non ha mai partecipato nessuno, spendendo circa 300 euro tra affitto della sala, inviti postali, locandine, volantini e promozione presso i giornali per perdere tempo, perché, come mi disse il mio maestro di allora "non sapevo usare bene il mio figlio di pu§§ana interiore" e quindi, siccome non ero bravo a manipolare, non avevo come lui un bel nutrito gruppo di trenta seguaci, ma c'era solo una ragazza che aveva preso una iniziazione DI REIKI (mai fatto arkeon, io neppure una volta nella vita, nonstante abbia speso MIGLIAIA di euro per potermi definire "Maestro di Arkeon" pagando 1800 euro nel 2003 per il 2004 e 2200 euro nel 2004 per il 2005).
www.reteimprese.it/psicologiaclinica

# 20 commento di uno che ha sofferto - lasciato il 21/7/2009 alle 21:29
Nonostante io me ne sia andato a gennaio del 2005, ovviamente mai nessuno ha pensato di rimborsarmi neppure una piccola parte di quella ingente quota che sto ancora restituendo alle finanziarie (e non agli strozzini, come si è INVENTATO costanzo.) E' quindi ovvio (e per verificarlo ho appena inserito il link nel browser e indovini un po'? Oggi risulta del 21/07/2009.... Domani, risulterà del 22/07/2009... SVEGLIA!!!) Quella non è una pagina del Secolo. Io non tengo seminari dal 2003. e questo è scritto nella testimonianza che lei può avere ottenuto solo ed unicamente per vie traverse, probabilmente illegali, ma io non ho nè tempo né voglia di occuparmi della gretta e bieca ignoranza e della spocchia di chi non essendo nessuno, si permette di ri-scrivere il mio nome altre volte ancora su queste pagine invece di smetterla con un minimo di educazione e rispetto. Io non la ho MAI nominata da NESSUNA parte, e questo glielo posso assicurare. Il "poi più nulla" non è la torva e bieca strega di Noci che mi ha manipolato... è la mia vita che era in frantumi, il mio desiderio di suicidio, le cure psicologiche e psichiatriche che ho dovuto seguire, i 110 kg di peso che ho raggiunto (oggi sono felicemente 89) che non mi davano il tempo di scrivere nè a lei né ad altri.
www.reteimprese.it/psicologiaclinica

# 21 commento di uno che ha sofferto - lasciato il 21/7/2009 alle 21:38
Si troverà (purtroppo) ancora per molti anni nei motori di ricerca l'associazione del mio nome con reiki, con arkeon e con molte altre di quelle cose, perchè per alcuni anni io ci ho creduto, e le ho cercate di realizzare, anche questo ho detto alla digos. Però nei capi di accusa agli 11 rinviati a giudizio NON compare né il mio nome né una mia parola (intendo pronunciata da me). Per rinviare 11 persone a giudizio non hanno avuto bisogno di una virgola della fantomatica documentazione che lei sbandiera come "il mio tessssoro!!!" (ha presente il Signore degli Anelli?)
Resterà per sempre legato a reiki anche il nome del fondatore di arkeon, che sio dichiara ora così specchiato e cristallino nella sua fede cattolica. E la chiesa cattolica considera incompatibile qualsiasi percorso di fede che sia anche lontanamente vicino al Reiki. Per la chiesa cattolica ci si salva per cristo con cristo e in cristo, non con i simboli e con le mani... eppure il fondatore per almeno 15 anni ha usato sempre tanto reiki anche dentro arkeon (potrebbe averlo tolto dal 2004 in poi, io non ho più nessuna informazione e non ne voglio). E si badi che io NON sono cattolico. Vorrei solo indietro i 60.000 euro e sarei già soddisfatto così.
www.reteimprese.it/psicologiaclinica

# 22 commento di uno che ha sofferto - lasciato il 21/7/2009 alle 21:46
Vada a vedere il link che pubblico qui, quello sì aggiornato e realistico, e mi trovi reiki lì dentro, se ce la fa. Sappia che l'AIAMC, di cui sono socio straordinario, non voleva ammettermi tra le sue fila finché non ho lasciato formalmente il "percorso" di quel folle individuo. E il mio supervisore, un illustre cattedratico dell'ateneo di Firenze, ha lavorato con me 2 anni personalmente per ricostruire la mia mente sfasciata da quelle teorie assurde, antiscientifiche e magico-animistiche che stavano rovinando l'esistenza e la hanno in gran parte rovinata (legga le mie testimonianze sul sito del cesap, non mi piace ripetermi) a me e alla mia famiglia di origine, oltre che alla famiglia di mia moglie e alla famiglia che stavamo creando.
Oggi non mi interessa più reiki, arkeon, i percorsi, i "lavori" e il gergo delle sette. Io faccio lo Psicoterapeuta Cognitivo Comportamentale e uso SOLO ed UNICAMENTE protocolli sottoposti a verifiche in doppio cieco con studi controllati pubblicati su vere riviste scientifiche, non su via verità e vita.
Non scriva più il mio nome, non rivela nulla di nuovo, lo lascia solo nella rete più a lungo... e si occupi d'altro, per cortesia, signora.
www.reteimprese.it/psicologiaclinica

- Continua -

venerdì 9 ottobre 2009

Arkeon al tempo dei "Tarantini" 9-10-2009

Ho appena finito di leggere un ennesimo stimolante post su “Fioridiarancio”: “Sotto la baracca” che faceva seguito a “Arkeon? Se l’è andata a cercare”.
http://fioridiarancio.wordpress.com/

Non sono certo di riuscire chiarire il mio pensiero a riguardo, ma ci provo.

Domenica scorsa ero, con altre famiglie, in uno stupendo Santuario Francescano.

La messa è stata allietata dalla celebrazione del venticinquesimo anniversario di matrimonio di una coppia di sposi. E’ stato bello e commovente, anche se nessuno di noi li conosceva, assistere alla gioia di questi sposi, dei loro figli e di tutte le loro famiglie, per questo ennesimo traguardo del loro progetto di vita.
E nella gioia e nell’emozione di quegli sposi, e nelle ispirate parole del Padre celebrante quel rito, ho avuto la conferma di ciò da anni vado pensando: l’obiettivo di questa carneficina non è Vito e non è neanche arkeon.
Il target, l’obiettivo di questo attacco forsennato e anche criminale sono le famiglie, la loro intimità e più ancora quello che ormai è comunemente noto come “il popolo di arkeon”, ovvero quella comunità che si riconosceva intorno ad una proposta.
Il nome di questa proposta non è certo “arkeon”.
Il nome è molto più antico e riguarda un sogno antico, una speranza, una possibilità di vivere una vita aperta alla “verità” pur sapendo che le regole del mondo, di oggi e di ieri, non sono certo queste.

E’ mia personale opinione che il lavoro di arkeon abbia ottenuto gli evidenti e indiscutibili risultati non per la bravura di Vito o di qualche altro maestro, ma per il coraggio e la fede delle persone, delle famiglie.
In molte tradizioni, credo anche in quella cristiana, si chiama “disciplina”.
Già Qualcuno, circa duemila anni fa, aveva fatto osservare: “vai, la tua fede ti ha salvato…”.

Intendiamoci, per chi non avesse conosciuto arkeon, non c’era nessuna comunità residenziale e neanche era prevista.
Non c’erano ne volontari ne persone che lavoravano, se non un segretario regolarmente stipendiato, per il “popolo di arkeon”.
Molte persone negli anni sono entrate e sono uscite dal lavoro. Ciascuno cercando qualcosa.
Anche molti insegnanti hanno lasciato negli anni il percorso in cui in parte si erano riconosciuti.
Ognuno insomma, era palesemente libero di arrivare e di ripartire.

Desidero però ritornare alle motivazioni di questa persecuzione.
Personalmente non credo ad un complotto.
Ritengo piuttosto plausibile una particolare e consistente “convergenza di interessi”.
Ma ci sarà modo, in questi anni di procedimenti giudiziari, di entrare in merito.

Ciò che più mi interessa in questo momento è esplorare, come chiamarlo, l’innesco, la miccia che ha generato una simile deflagrazione.

In fondo di sette, dicono, è pieno il mondo. Perché allora arkeon? Che poi non è neanche una setta.

Ma si è mai visto, in Italia o altrove, un gruppo che appellato come setta chiamasse immediatamente un organismo come il GRIS (Gruppo di ricerca e informazione socio-religiosa), per mettersi a disposizione ?
http://www.gris.org/

Ero presente nell’ufficio di Vito nel 2006 quando, a pochi giorni dalle trasmissioni di Costanzo, in cui alcune persone definirono arkeon una setta, Vito chiamò Giuseppe Ferrari, Segretario del GRIS: “Pronto? Salve sono Vito Moccia, il fondatore del percorso arkeon. Guardi, hanno detto in televisione che siamo una setta, sareste disponibili a fare uno studio sul gruppo?”

Non credo che né il GRIS ne altri gruppi abbiano mai, prima d’ora, ricevuto altre richieste del genere.
Come credo sia ormai risaputo, lo studio su arkeon non fu poi effettuato dal GRIS, ma da un altro centro studi internazionale.

Perché allora arkeon?

Il segreto del funzionamento del lavoro arkeon, per me, era costituito proprio dal “popolo di arkeon”, cioè da tutte le persone che passando per il lavoro hanno lasciato una loro impronta.

Ogni impronta è stata, a mio avviso, un mattone costitutivo del lavoro, così come accade in ogni costruzione.
Posso affermare per certo che nessuna persona ha guidato questa “ricerca”.
Per questo il risultato appartiene a tutti. Per questo si parla di un “popolo”, perché la gratitudine di tutti, va in realtà a tutti, nessuno escluso.

E, al di là del carisma di Vito, anche Vito stesso, come tutti gli altri insegnanti e maestri, credo sia consapevole che il suo ruolo sia stato soprattutto quello di custode, insieme a ogni allievo, di uno spazio che veniva chiamato “sacro”.
Sacro perché le persone, in quello spazio, si permettevano di incontrare, scambiare opinioni e crescere in libertà. Ogni persona era consapevole della delicatezza e della precarietà di quello spazio.
Và però notato come per tanti e tanti anni questo spazio è stato custodito da tutti, anche da quelli che avevano scelto di lasciarlo.
Quanta cura e quanta dedizione è necessaria per la crescita di un bimbo, di una persona e della sua fiducia nella vita?
Quanto è più semplice ferire, sopprimere un bimbo, una persona? Basta niente.
Ancor più facile è sgretolare la fiducia. Basta un soffio.

Le persone che negli anni sono passate nei cerchi erano persone normali. Con i loro pregi ei loro difetti. Maestri compresi naturalmente.
Nei cerchi ho visto passare di tutto.

Eppure per tanti anni, la fiducia attribuita al cerchio è stata custodita dal senso di responsabilità delle singole persone. Senza che nessuno, ripeto nessuno si approfittasse delle informazioni sulle altre persone, che aveva acquisito frequentando i seminari.
Questo non significa certo che ci fosse simpatia incondizionata tra tutti. Anzi.
Ma rispetto, sì.

La mia personale opinione è che ciò che si è tentato di colpire, anche attraverso l’attacco ad arkeon, siano le famiglie.
E insieme alle famiglie anche un modello di comunità che nel tempo si era andato a costituire.
Una comunità in qualche modo virtuale, ma più reale che mai. Dove tutti potevano essere modello e maestro per ciascuno.

Ma perché frantumare tutto ciò? Che danno potevano fare qualche migliaio di persone disperse tra milioni?

La risposta che più vedo appropriata ora è: perché esistevano.

Quando nel corso dei seminari avevo l’occasione di vedere le famiglie, quelle giovani e quelle meno giovani, dove la relazione e l’amore, come sempre accade, non erano scontati, ma il frutto di un progetto, di un percorso, di una tenacia e di una fede comune, mi commuovevo. E dentro di me pensavo: “anch’io desidero che questa bellezza entri nella mia vita”.

Ma ciò che rendeva per me speciale questo lavoro era il fatto che le persone e le famiglie si permettevano di condividere con le altre presenti questa fragilità e questa bellezza. Riconoscendo tutto questo come un dono. E un dono ancora maggiore, quello di poterlo condividere.

Così le cerimonie.
Quella per le coppie di sussurrarsi, dirsi, a volte gridarsi tra le lacrime, l’amore in pubblico, vincendo un naturale e pudico imbarazzo, non aveva prezzo.
E che dire di quei bimbi alzati al cielo, in segno di gratitudine alla vita, a Dio ed ai nostri familiari che a Lui sono tornati?

Questo percorso di scegliere di "celebrare" in comune la vita e le sue tappe, ha un prezzo: l’integrità.
Non intendo la perfezione.
Intendo l’umiltà e la capacità di chiamare le cose col loro nome. E soprattutto la capacità di non pretendere da sé stessi più di quanto si sia in grado di sostenere.

Purtroppo ho avuto modo di verificare ultimamente che il bilancio è ben più grave di quanto io avessi potuto ritenere nella mia Comunicazione alla FECRIS dell’Ottobre 2008.
http://pietrobono.blogspot.com/2008/10/presidente-f.html

L’ondata smisurata di pressione mediatica, la folle e irresponsabile campagna mossa da taluni gruppi anti-sette, la pressione sproporzionata fatta dalle Forze dell’Ordine, e i passaggi di una Magistratura che appare disinteressata alla realtà dei fatti, hanno generato un tale scempio nelle famiglie che è impossibile da definire e da quantificare.
Non credo di esagerare se parlo di una vera e propria strage degli innocenti.
E siamo solo agli inizi.

Io ritengo che tutto ciò sia stato fatto intenzionalmente dalle persone che hanno scatenato questa carneficina. Con l’intenzione di colpire e frantumare le famiglie e il progetto di intimità, di amore e anche di appartenenza che in esse veniva coltivato.

Qualcuno forse potrà chiedersi perché sostengo queste cose e perché qualcuno potrebbe desiderare tutto questo male.

La risposta sta forse in queste parole: “… 3 Dopo un certo tempo, Caino offrì frutti del suolo in sacrificio al Signore; 4 anche Abele offrì primogeniti del suo gregge e il loro grasso. Il Signore gradì Abele e la sua offerta, 5 ma non gradì Caino e la sua offerta. Caino ne fu molto irritato e il suo volto era abbattuto. 6 Il Signore disse allora a Caino: «Perché sei irritato e perché è abbattuto il tuo volto? 7 Se agisci bene, non dovrai forse tenerlo alto? Ma se non agisci bene, il peccato è accovacciato alla tua porta; verso di te è il suo istinto, ma tu dòminalo». 8 Caino disse al fratello Abele: «Andiamo in campagna!». Mentre erano in campagna, Caino alzò la mano contro il fratello Abele e lo uccise...
(Genesi 4)

Credo che la chiave stia nella gelosia e nell’invidia.
Sono certo che alcune persone non hanno “saputo dominare il loro istinto” e hanno scelto di fare scempio di ciò che forse avrebbero voluto per se stessi, per la propria vita, non riuscendovi. Cioè di un’esistenza familiare semplice, solida e autentica.

Ma questa forse è stata solo la miccia.
Dell’ordigno proverò a parlare con cura più avanti.

Pietro Bono

sabato 4 luglio 2009

Arkeon: i metodi del CeSAP e della Dott.ssa Tinelli 4-7-2009

Ho aperto nell’Ottobre 2008 un gruppo di discussione sull’operato del CeSAP.

http://groups.google.it/group/parliamo-del-cesap-bari/msg/2629428129e2565a

http://ilcasotinelli.blogspot.com/

Il 9-6-2008 , Silvana Radoani dell’ASAAP, con estremo coraggio denunciava dettagliatamente l’operato della Dott.ssa Tinelli e del CeSAP : “Vittime di culti o di anti-cult?” 
https://ilcasoarkeon.files.wordpress.com/2009/10/vittime-di-cult-o-anticult.pdf
http://covilt.myblog.it/archive/2009/01/13/radoani-esterna-il-suo-vissuto-1.html
http://covilt.myblog.it/archive/2009/01/13/radoani-esterna-il-suo-vissuto-4.html

"...A fronte di quanto la signora Tinelli ha posto in essere contro di me e la mia ex Associazione di volontariato che è stata costretta a chiudere per non far rischiare esiti economici non desiderati ai soci (lasciando ogni spesa legale sulle sole mie spalle); a fronte di quanto sta avvenendo verso altri studiosi di sette, e a fronte ancora delle discussioni che alcuni gruppi attaccati dal CeSAP stanno legittimamente ponendo in essere sui metodi adottati dal CeSAP e su alcuni suoi “esperti”, mi chiedo davvero se questo sia il modo di lavorare in tale delicatissimo settore.
Non posso più tacere, a difesa della mia persona e di tutti coloro che si affidano in buona fede a talune associazioni di aiuto. Tentare di emergere cercando di eliminare gli altri che si pensano “concorrenti” è davvero sleale e di bassissimo profilo etico. La differenza di opinioni o di modi di procedere non implica l’eliminazione dell’altro.

Il 15 dicembre 2003, senza nessuna mia richiesta formale o richiesta di curriculum da parte del CeSAP, ma solo per intese telefoniche, fui iscritta come socia e immediatamente eletta nel suo Consiglio Direttivo. Nella lettera di ammissione a socio veniva anche detto che il Direttivo dell’Associazione CeSAP mi dava incarico di istituire e coordinare una sezione regionale dell’Associazione e così avvenne. Pertanto io iniziai a citarmi come responsabile del CeSAP – sezione Emilia, continuando a lavorare per il CeSAP e in strettissima collaborazione e dialogo con la signora Lorita Tinelli. Mai ebbi alcun rapporto con gli altri membri del Direttivo (escluso il marito della signora Tinelli che conobbi in occasione della mia unica visita a Bari e un’altra persona), né mai seppi chi erano i soci.

Lo Statuto del CeSAP non rispettato.
Nell’ottobre del 2005, dopo alcune discussioni che riguardavano un Progetto Daphne al quale volevamo partecipare come Associazione CeSAP Emilia, inviai una e-mail alla signora Tinelli con i miei rilievi sulle sue inadempienze verso lo Statuto del CeSAP. In quanto membro del Direttivo dell’associazione non mi sentivo più di coprire tali mancanze, pur dichiarandomi disponibile a cercare di riparare eventuali errori assolutamente umani nei quali tutti possiamo incorrere.
Sostanzialmente criticavo questi punti:
1. In seno all’associazione non esisteva un gruppo di ricerca e di studio costituito da professionisti del fenomeno abuso;
2. Nessun associato o partecipante maggiorenne aveva mai votato per le approvazioni o le modificazioni dello Statuto, tanto meno per l’annullamento della quota associativa allora in vigore;
3. Come membro del Direttivo non mi era mai stato chiesto un parere sull’ammissione di membri al CeSAP;
4. Non avevo mai visto un libro dei Soci, mentre nello Statuto si diceva espressamente che i Soci dovevano pagare la quota associativa annuale. Mai avevo avuto notizia di un’assemblea annuale dei soci;
5. Il versamento della quota dava diritto a ricevere gli Atti dei Congressi fatti, la Rivista Labyris, sconti sulla partecipazione a convegni, corsi, giornate di studio, e ad usufruire dei servizi offerti dal CeSAP a prezzi convenzionati (perizie, diagnosi, consulenze legali o psicologiche): tutte cose mai messe in atto, a mia conoscenza;
6. Il cambiamento di diverse regole dell’Associazione da parte della signora Tinelli, senza l’ausilio del Direttivo;
7. Lo Statuto prevedeva un minimo di 8 membri del Direttivo, ma eravamo solo sei, me compresa;
8. Pur facendo parte del Direttivo non ero mai stata resa partecipe o potuto votare per nulla di quanto stabilito dallo Statuto del CeSAP.
Faccio presente che questi appunti si riferiscono alla situazione del 2005 e anni precedenti: ora lo Statuto è stato cambiato.
Inizia a questo punto quella che ritengo una vera e propria persecuzione che dura tuttora.

Il 19 dicembre 2005 la Presidente del CeSAP signora Tinelli convocò con grande urgenza un Direttivo per il giorno 27 dicembre alle ore 19,00 (faccio notare che il giorno dopo santo Stefano, nel quale tutti stanno in famiglia, soprattutto alle ore 19, io avrei dovuto precipitarmi a Bari da Bologna!), nonostante nel telegramma giunto per la convocazione non apparisse alcun criterio d’urgenza, né vi era all’Ordine del Giorno la discussione sui problemi da me sollevati alla direzione del CeSAP…" .


Ciò che Silvana Radoani mette in evidenza con la sua testimonianza, a mio avviso, risulta estremamente grave: un membro del Direttivo di una Associazione che, per sua stessa natura, tratta situazioni estremamente delicate, segnala all’Associazione stessa gravi inadempienze e scorrettezze.
Con quale risultato?
Viene immediatamente cacciata e perseguitata.


Per comprendere ulteriormente le modalità della Dott.ssa Tinelli, desidero riportare un suo scritto sul forum del CeSAP, quando ancora era moderatrice di tale forum.
http://www.cesap.net/forum/viewtopic.php?f=12&t=381&start=20

Re - SRS CHIUSO!!!!!! - 2008/03/29 04:04
Carissimi tutti,
dopo le cose lette negli ultimi giorni, vorrei ribadire a tutti che esiste una indagine in corso che non dipende da me, ma che va avanti per la sua strada da diverso tempo.
Mi duole leggere alcune affermazioni fatte da persone che stimavo e che a questo punto mi hanno dato prova di scrivere senza alcuna documentazione. Qualcuno ha detto che sarebbe stato corretto chiedere alla Di Marzio cosa sia accaduto, ma la stessa persona non si è premurata di chiamare me e chiedere quale fosse la mia versione dei fatti.
Accetto che si sia schierata per amicizia, ma credo che per amicizia non si ha la capacità di essere pienamente razionali e capire realmente come siano andate le cose.
So che fa comodo a tutti avere un capro espiatorio.
Vorrei ricordare che tutti qui hanno famiglia, lavori rispettabili e quant'altro. Non ti dico, cara Martini, quanto io personalmente ho pagato sino ad ora per gli avvocati, e forse credo non ti interessi, altrimenti prima di prendere posizioni avresti fatto una piccola indagine conoscitiva.
Credo che a questo punto sia meglio tu rimanga nel tuo mondo e non ti chieda oltre,
Qui in questo forum c'è della gente. A favore e contro Arkeon, ma pur sempre della gente che va rispettata. Così come la sottoscritta, la cui unica colpa è stata quella di dare libertà di espressione a tutti. Ma se volevate che si censurassero certi dubbi, dovevate rivolgervi ad altro foum.
L'accusa che avete fatto a me è gravissima e a questo punto ne dovete dare conto nelle sedi opportune. Ormai non posso accettare illazioni e fantasie di alcun genere proprio perchè io sono a favore della gente e a difesa di chi soffre. I giochi di potere e le dicerie le lascio a chi non ha altro da fare e a chi non ha limiti morali (anche con 10 lauree). Ognuno deve assumersi le responsabilità delle sue azioni e non deve sparare su altre persone.
Non amo la menzogna e non sono capace di affermare cose non vere. Quindi su di me potete sparare senza colpirmi.
Lorita



Allora, procediamo con calma:

La Tinelli il 29-3-2008 scrive:“…Mi duole leggere alcune affermazioni fatte da persone che stimavo e che a questo punto mi hanno dato prova di scrivere senza alcuna documentazione. Qualcuno ha detto che sarebbe stato corretto chiedere alla Di Marzio cosa sia accaduto, ma la stessa persona non si è premurata di chiamare me e chiedere quale fosse la mia versione dei fatti.
Accetto che si sia schierata per amicizia, ma credo che per amicizia non si ha la capacità di essere pienamente razionali e capire realmente come siano andate le cose.
So che fa comodo a tutti avere un capro espiatorio…”.


Ecco cosa sostiene invece la Dott.ssa Di Marzio nel suo “Ottavo tassello”:
http://raffaelladimarzio.blogspot.com/2009/03/tasselli-di-esperienza-ottavo-tassello.html

Ecco l'email che inviai a Lorita il giorno 22 febbraio 2008:
-----------------------------------------------------------------------------
----- Original Message -----
From: "Raffaella Di Marzio"
To:
Sent: Friday, February 22, 2008 12:41 PM
Subject: ALL'ATTENZIONE DELLA DOTT.SSA TINELLI

> Cara Lorita,
> come già saprai ho scritto un articolo sul caso Arkeon e su un incontro
> che ho avuto con alcuni di loro a Roma. > L'articolo è a questo indirizzo: > > http://www.dimarzio.it/srs/modules/news/article.php?storyid=148
> Ti scrivo per chiederti, se lo riterrai opportuno, un parere su quanto
> ho scritto, sia in generale che nei singoli aspetti. > Inoltre vorrei chiederti anche aiuto perchè sto cercando persone che > lamentano di aver subito abusi in Arkeon e, se tu potessi invitare
> qualcuno di loro a raccontarmi la loro esperienza, te ne sarei molto grata. > Naturalmente non è importante il nome e il cognome di queste persone, mi
> basta la loro descrizione dei fatti.
> Sarebbe, questo, un contributo importante al mio studio.

> Grazie ancora > Raffaella
----------------------------------------------------------------------------
Il 23 febbraio alle 19.04 Lorita mi risponde negativamente.


Credo sia utile chiarire bene.La Dott.ssa Tinelli, un mese dopo questa mail a lei indirizzata dalla sua collega, la Dott.ssa Di Marzio, ha il coraggio di scrivere che la Di Marzio non si è premurata di chiamare me e chiedere quale fosse la mia versione dei fatti…”.
E la Tinelli concludendo, ha anche il coraggio di aggiungere: “…Ormai non posso accettare illazioni e fantasie di alcun genere proprio perchè io sono a favore della gente e a difesa di chi soffre. I giochi di potere e le dicerie le lascio a chi non ha altro da fare e a chi non ha limiti morali (anche con 10 lauree). Ognuno deve assumersi le responsabilità delle sue azioni e non deve sparare su altre persone.
Non amo la menzogna e non sono capace di affermare cose non vere. Quindi su di me potete sparare senza colpirmi”.

Ora io non sono competente, ma mi pare di rilevare, anche in questo caso, che qui o siamo di fronte a esplicite calunnie, oppure ci troviamo forse in presenza di un delirio di persecuzione.

E se non bastasse la Tinelli scrive: “…Vorrei ricordare che tutti qui hanno famiglia, lavori rispettabili e quant'altro. Non ti dico, cara Martini, quanto io personalmente ho pagato sino ad ora per gli avvocati, e forse credo non ti interessi, altrimenti prima di prendere posizioni avresti fatto una piccola indagine conoscitiva…”.

Mi verrebbe da rassicurare la Dott.ssa Tinelli dicendo che ora, una prima “indagine conoscitiva” sull’impegno degli Avvocati della Tinelli, è stata fatta:
https://ilcasoarkeon.files.wordpress.com/2009/10/vittime-di-cult-o-anticult.pdf
http://covilt.myblog.it/archive/2009/01/13/radoani-esterna-il-suo-vissuto-3.html

Silvana Radoani scrive in proposito:
“…Tante azioni legali. Molti gruppi coercitivi usano il sistema di sommergere il testimone o chi si interessa a loro con una valanga di denunce, in modo da rendergli la vita impossibile e soprattutto ridurlo possibilmente sul lastrico. Inoltre tale modalità viene utilizzata per delegittimare qualsiasi cosa la persona-testimone metta in atto o faccia nella vita.
Sono rimasta perplessa nel constatare analogo comportamento della signora Tinelli nei miei confronti.
Il 24 gennaio 2006 un avvocato del CeSAP inviò una raccomandata (anzi tre a tre diversi indirizzi: due a me e una alla mia Associazione) nella quale si chiedeva di ritirare dal sito CeSAPEmilia la pubblicità del testo “L’occulto potere della magia”, perché recante due scritti della signora Tinelli. Quando la raccomandata giunse, dal nostro sito era già stato tolto tale testo, così come il Patrocinio del Ministero di Giustizia appartenente al CeSAP di Bari.
Il 24 febbraio 2006 venne presentato contro di me un esposto presso l’Ordine degli Psicologi della Regione Puglia; la dott.sa Tinelli disse di ignorare le mie complete generalità e per tentare di dimostrare i miei presunti reati coinvolse nuovamente due casi di persone che seguivo (gli stessi citati poco sopra), violando qualsiasi codice deontologico e privacy.
Il 27 marzo 2006 un avvocato della signora Tinelli mi fece recapitare una nuova diffida con la quale mi si intimava di ritirare il testo scritto da entrambe e messo da me on line, dal titolo “Ossessioni Pericolose”. Prego notare estratto del testo di tale diffida, riportato in nota (La dott.ssa Tinelli, in qualità di Presidente Nazionale del CeSAP, mi incarica altresì di diffidarla dal proseguire dalla campagna diffamatoria da Lei intentata in modo assolutamente gratuito e ingiustificato nei confronti del CeSAP stesso. Tanto premesso, con la presente la invito per l’ennesima e ultima volta a proseguire l’attività della Sua Associazione in modo indipendente da quella del CeSAP, evitando speculazioni, pettegolezzi e diffamazioni che, d’ora in poi, saranno usate in qualità di prove documentali contro la medesima autrice.)Mi limito comunque a specificare che: Non avendo mai replicato alla signora Lorita Tinelli, non capisco quale campagna denigratrice avessi intrapreso.
Il 4 aprile 2006 la signora Tinelli depositava denuncia alla Polizia Postale di Bari chiedendo l’oscuramento del sito della mia Associazione riguardo al libro scritto a quattro mani. Inoltre depositava presso la Procura di Bari denuncia per abuso della professione.
Il 5 aprile 2006 il mio avvocato inviò risposta a quello della signora Tinelli in merito alla diffida giunta pochi giorni prima, in cui sostanzialmente si difendeva la liceità della pubblicazione on line il libro “Ossessioni Pericolose” che riportava in modo corretto il nome di entrambe le autrici; in cui la si diffidava dal continuare la campagna denigratoria e pubblicamente diffamatoria nei miei confronti, e in cui si portava a conoscenza della signora Tinelli che stava agendo degli illeciti riguardo alla privacy alla quale era tenuta per Ordine professionale. Il 18 aprile 2006 la signora Tinelli presentò un esposto all’Ordine degli Psicologi dell’Emilia Romagna, depositando (
e quindi facendole ulteriormente circolare, senza cautela e senza autorizzazione degli interessati) le storie e alcuni documenti degli stessi signori usati per la denuncia alla procura di Bari.
Il 27 aprile 2006 giunse diffida legale che mi intimava di restituire al CeSAP tutto il materiale usato per le mostre sulla magia.
Il 30 aprile 2006 il CeSAP tenne un’assemblea durante la quale si affermò tra l’altro di aver sporto denunce contro di me per truffa, appropriazione indebita e reati contro i diritti d’autore, e a cui sarebbero seguite ulteriori azioni legali.
L’11 maggio 2006 l’Ordine degli Psicologi di Bologna depositò, su istanza della Tinelli, denuncia per abuso della professione, coinvolgendo anche indirettamente un sacerdote con cui collaboro tuttora.
Il 30 maggio 2006 la presidente del CeSAP signora Tinelli sporse denuncia alla Polizia Postale di Bari ancora riguardo al sito Internet dell’ASAAP (la denuncia è piena di imprecisioni e assolutamente confusa, ma tant’è vengo sentita dalla polizia postale di Bologna a Giugno 2006). Il procedimento verrà poi archiviato.
Il 31 maggio 2006 la signora Tinelli promosse nei miei confronti una causa civile, fondata sulla confusa richiesta di restituzione di tutti i beni usati per le mostre sulla magia (N.B. non solo i materiali di mia proprietà, ma perfino quelli che altri ci avevano prestato ed i beni che per l’occasione avevamo noleggiato e successivamente restituito). Questa ennesima denuncia mi obbligò a tre udienze (da giugno a settembre 2006) che si conclusero il 2° settembre con un nulla di fatto perché il giudice trovò inconsistenti, assurde e confuse le istanze della denunciante ("rilevato preliminarmente che chi invoca la tutela possessoria è tenuto a dare prova dell'asserito possesso; ... osservato che, a questo proposito, la ricorrente non abbia formulato come avrebbe dovuto ai sensi dell'art. 2697 c.c., alcuna istanza istruttoria SPECIFICA volta a dimostrare la sussistenza del possesso, in capo a sé, dei beni suddetti; ritenuto che tale prova non sia stata adeguatamente fornita neppure dai documenti prodotti; ... il ricorso vada respinto - ..." Bologna 18 settembre 2006).
A questa citazione (procedimento civile) era stata associata istanza di sequestro immediato e cautelativo dei beni delle due mostre, che venne immediatamente rigettata.
Il 22 giugno 2007 venni interrogata a Modena per il procedimento a mio carico per abuso della professione; anche questa causa venne archiviata per Insussistenza della notizia di reato.
In ottobre 2007 la signora Tinelli fece depositare ulteriore denuncia civile a Bologna (causa possessoria) sempre per i beni delle mostre sulla magia, oltre a nuova istanza di sequestro cautelativo dei beni (l’istanza di sequestro venne rigettata ulteriormente).
Il 29 novembre 2007 il Comune di Bologna ricevette e-mail dell’avvocato della signora Tinelli per accertare la posizione della Associazione ASAAP, di cui avevo annunciato la chiusura della pagine del sito; effettivamente l’ASAAP venne chiusa il 10 dicembre per non correre il rischio di sobbarcare ai suoi soci eventuali costi di azioni legali intentate dalla signora Tinelli non solo contro di me ma contro l’Associazione stessa.
A questo si aggiunge che nei giorni scorsi mi sono recata alla Procura felsinea per chiedere copia dei procedimenti penali che mi vedono accusata o parte offesa.

Allo stato attuale (quasi) tutte le denunce penali intentate dalla dott.sa Lorita Tinelli nei miei confronti hanno avuto il medesimo esito: insussistenza della notizia di reato. Non dopo arbitraria archiviazione, ma dopo indagini effettuate.
“Insussistenza della notizia di reato” significa non solo che non ho mai commesso i reati attribuitimi, ma che le notizie di eventuali reati presentate dalla signora Tinelli non esistono, sono pressoché inventate.
Sottolineo che le cause per abuso della professione intentate contro di me dagli Ordini Psicologi della Puglia e dell’Emilia Romagna hanno sempre avuto la stessa origine: segnalazione della signora Tinelli – psicologa, per conto della quale l’Ordine ha proceduto a denuncia senza accertare i fatti ma affidandosi alle indagini degli Organi Competenti: fatti che sono stati “accertati”, o meglio esclusi. Rimane pendente la seconda causa civile per tutti i beni delle mostre contro la magia commerciale che spero si chiuderà al più presto…” .

- Continua -

Pietro Bono