LA VERITA’ SU ARKEON - Sentenza (definitiva) “arkeon” di primo grado a Bari: nessuna “psicosetta”

Nelle Motivazioni della Sentenza, alle pagine 896 e 897 si legge:
“l’esito di questo giudizio ha sconfessato la sussistenza della principale e più grave delle accuse, costituita dall’essere Arkeon una “psico-setta”, ha portato ad escludere la sussistenza di uno stato di incapacità di intendere e volere per i partecipanti a qualsiasi tipo di seminario e di tecniche manipolatorie della mente, nonché di violenze di ogni genere poste in essere nei confronti di minori. In questo giudizio non vi è stata contestazione di reati fiscali ed è emerso che i costi dei seminari erano fissi e noti ai partecipanti. Il processo ha portato ad escludere la sussistenza dell’aggravante dell’aver indotto nei partecipanti il timore di un pericolo immaginario, come cagione giustificativa degli esborsi economici, nonché di quella del danno di rilevante entità e da questo è conseguita la ritenuta improcedibilità dei reati di truffa, con riferimento ai quali non era stata sporta alcuna querela da parte delle vittime…”

Registrazione audio integrale della Relazione di Raffaella Di Marzio: ORGANIZZAZIONI SETTARIE E ANTISETTARIE: STRUTTURE E DINAMICHE SIMILARI IN CONTESTI ANTAGONISTI - 12° Congresso Internazionale della Società Italiana di Psicologia della Religione (SIPR): "L'IO, L'ALTRO, DIO: Religiosità e Narcisismo" - Testo registrazione

Le Confessioni del "mostro nello specchio". Arkeon, Le Associazioni Anti-sette e l'Ordine degli Psicologi: Un'esperienza personale

The Confessions of "the monster in the mirror". Arkeon, the Anti-cult Associations and the Order of Psychologists: a personal experience

Movimenti Antisette e Neutralità dello Stato - Un caso di studio: la FECRIS

Nella sua conclusione Willy Fautrè mette in evidenza come associazioni membri della FECRIS, nelle nazioni prese in considerazione dalla ricerca, mettano in atto azioni discutibili

Sette, antisette, "setta degli antisette", aiuto e altre riflessioni - Simonetta Po

Persecuzione e campagne anti-sette: intervista a Raffaella Di Marzio - di Camillo Maffia


mercoledì 14 aprile 2010

Arkeon, i panici morali e l’omosessualità 14-4-2010

Talvolta qualche persona mi chiede perché del mio impegno nella vicenda “arkeon”.
E’ una domanda che spesso anch’io mi pongo.
Potrà sembrare strano, ma ho la sensazione che anche le mie motivazioni ad approfondire questa vicenda, cambino col tempo.
Ad esempio, ultimamente mi sembra sempre più che la vicenda arkeon stia prendendo la deriva narrata nel film, “Changeling”. Film intenso e commovente, tratto da una storia vera.
http://it.wikipedia.org/wiki/Changeling_(film_2008)
http://www.mymovies.it/dizionario/recensione.asp?id=49367

Infatti nel film si parla di una versione ufficiale dei fatti, fortemente voluta dalla Polizia e dai media, con la benedizione degli psicologi compiacenti.
Vi ricorda qualcosa?

E’ evidente che, come ben descritto nel film, anche intorno alla vicenda arkeon ci siano interessi diretti e interessi molto più articolati e complessi.
Le notizie sull’Unità dei giorni scorsi mi sembrano significative in proposito.
http://pietrobono.blogspot.com/2010/03/arkeon-quattro-anni-di-linciaggio.html
E per chi abbia seguito un po’ la vicenda, comincia a delinearsi la prospettiva di questi intrecci.
Ma proviamo ad andare per ordine.

Nel autunno-inverno 2005 la Dott.ssa Lorita Tinelli del CeSAP invia alcune lettere agli alberghi dove solitamente erano tenuti i seminari di arkeon. In tali lettere la Dott.ssa Tinelli utilizzando, pare di capire, in modo improprio un Patrocinio del Ministero di Grazia e Giustizia, invita caldamente, diciamo così, tali strutture a non ospitare tali seminari.
Ora, questi comportamenti tenuti dai "gruppi anti-sette estremisti", erano già ben conosciuti nella letteratura, soprattutto anglosassone.
Raffaella Di Marzio, nel suo nuovo libro “Nuove religioni e sette” scrive: “…La metodologia dei gruppi anti-sette è orientata più a fare la “guerra alle sette” che ad aiutare le persone… Le conseguenze dell’azione dei movimenti anti-sette per la società non sono nuove e sono già state oggetto di studio. Negli Stati Uniti, negli anni Settanta e Ottanta, alcuni di questi gruppi si sono fatti conoscere al grande pubblico per la loro azione contro le “sette” e anche per alcune pratiche discutibili che si verificavano al loro interno… Oltre a utilizzare modalità discutibili per attaccare vari gruppi, come l’uso strumentale della stampa, le lettere di minacce inviate a singoli membri oppure a strutture che accoglievano i movimenti per lo svolgimento dei corsi, seminari, conferenze ecc., il CAN ( Cult Awareness Network ) si serviva anche dei cosiddetti deprogrammatori… I metodi intimidatori utilizzati all’epoca dal CAN per criminalizzare tutti i gruppi, senza differenziazioni e l’uso strumentale che faceva della stampa utilizzata come vera e propria arma di aggressione, sono oggi motivo di imbarazzo per chi ne è stato testimone e che è ben felice di essersi lasciato tutto questo alle spalle. Studiosi autorevoli hanno affrontato nelle loro ricerche lo studio dei gruppi anti-sette e sono giunti alla conclusione che “è forse ora di pensare a gruppi di auto-aiuto non solo per gli ex affiliati alle sette, ma anche per gli appartenenti alle nuove “sette anti-sette” (Aletti 2008).
http://www.cesnur.org/2008/aletti.htm

D'altronde è banalmente evidente l’uso, soprattutto nel caso arkeon, del tentativo di generare un panico morale per fare pressioni per una nuova legge ad hoc.
http://www.cesnur.org/testi/panici98.htm
http://www.alleanzacattolica.org/indici/articoli/introvignem287_288.htm


Nella postfazione del libro “Plagio” di Francesca B. edizioni Malatempora, il Ministro Antonio Di Pietro scrive:
“…Per questo motivo ritengo improcrastinabile l’approvazione di una legge sulla manipolazione mentale, che almeno andrebbe da un lato a cercare di impedire o a riparare lo specifico danno sulla persona plagiata, qualora, si spera, si riesca a dimostrare che ciò sia avvenuto, dall’altro a punire severamente gli artefici.
Sono stati proposti due disegni di legge, uno dell’ottobre 2002, un altro del novembre 2001. Con un po’ di buona volontà si potrebbe arrivare ad un accordo bipartisan che ponesse fine a quest’intollerabile assenza normativa. Credo che la politica, quella seria e responsabile, non possa più farsi da parte, invocando i pur sacrosanti diritti all’autodeterminazione degli individui; le persone deboli esistono, lo Stato deve prendere atto. E’ una fase delicata della vita della società che non ammette scuse”.
http://www.favis.org/libri.htm

E così si esprime Lorita Tinelli, nell’intervista rilasciata a Carla Liberatore, presidente Arcigay-ArciLesbica dell'Aquila:
"…C.L. – Ritiene che le leggi vigenti possano realmente tutelare le persone da queste psico-sette?
L.T. – Assolutamente no. Purtroppo dopo l’abrogazione del reato di plagio è rimasto un enorme vuoto legislativo, che non consente alcuna tutela per le persone che vengono turlupinate in maniera così sottile e spietata…".
ARKEON E I SUOI STREGONI 20-3-2010
http://www.improntalaquila.org/2010/03/20/arkeon-e-i-suoi-stregoni/

Quest’ultima intervista, e ancor più l’istanza di costituzione a parte civile del Comitato provinciale Arcigay Bari "Liberi di Essere Liberi di Amare" ripropone poi il problema di quale sia stato l’impatto della propaganda compiuta dalla Dott.ssa Tinelli intorno alla vicenda arkeon e quale sia soprattutto la scelta delle “alleanze” e dei "coinvolgimenti" che di volta in volta possano rivelarsi i più efficaci.
http://www.arcigay.it/arcigay-bari-parte-civile-nel-processo-arkeon
http://www.youtube.com/watch?v=YmD9ijofNRg

Lorita Tinelli afferma: “…Diverse sono state le coppie che sono state ritenute dai maestri del gruppo non idonee a stare insieme o al contrario giuste per formare una famiglia, anche se queste decisioni, prese dall’alto, potevano risultare dolorose da parte dei singoli. Diversi gli omosessuali indotti a sposarsi con eterosessuali…”
http://www.improntalaquila.org/2010/03/20/arkeon-e-i-suoi-stregoni/

Ora, nel massimo rispetto per le idee di ciascuno, trovo queste affermazioni di una violenza inaudita, come del resto l’intero articolo.

Ma soprattutto sono basate su un falso.

Perché, e questo non mi stancherò mai di ripeterlo, soprattutto le persone omosessuali hanno trovato in arkeon uno spazio di accoglienza, ascolto e di rispetto. E certo nel processo ne sarà dato atto, con la testimonianza diretta degli omosessuali stessi.
Non credo che nessuno abbia mai “imposto” a qualcuno altro di sposarsi. Tanto meno a persone omosessuali. Quello a cui ho assistito direttamente, è stato il fatto che le persone lungo il proprio cammino di vita si sono poste delle domande.
E così, come a me è capitato in qualche occasione di domandarmi se per caso non mi stessi nascondendo una possibile condizione omosessuale, anche qualche persona che si riteneva omosessuale, credo si sia fatta la stessa domanda, e cioè se forse non si stava nascondendo una condizione eterosessuale.
Niente di più, niente di meno.
Ognuno credo si sia poi dato le proprie risposte.

Tant’è che molte persone sono giunte ad arkeon da una condizione omosessuale e a distanza di anni in quella condizione sono serenamente rimaste. Ciò che forse, in molti casi, è cambiato in costoro è la coscienza, la qualità della loro relazione d’amore. Dove prima, in alcuni casi, poteva essere privilegiata la promiscuità, ora forse l’attenzione andava alla ricerca di una relazione che contenesse un percorso, un progetto condiviso d’amore.
E questo non diversamente credo dalle coppie eterosessuali.
Che questo sia un cammino impegnativo e certo non scontato, lo posso comprendere.

Agghiacciate trovo invece che una Psicologa come la Dott.ssa Tinelli, se ho ben capito, cerchi di strumentalizzare il dolore delle persone. Infatti sempre nella stessa intervista afferma:
“…Ulteriore testimonianza di un altro ex della Setta, in data 16/05/2009, 14:08, scriveva:
‘non ce la faccio più l’esperienza di questi due anni mi ha ridotto ad uno straccio sono arrivato anche a tentare due volte il suicidio con tanto di ricovero in ospedale reparto psichiatrico per disturbi della personalità nella disperazione dopo la fine di arkeon mia moglie mi ha lasciato dicendo che non mi aveva mai amato e che era stata con me solo per il fatto di far parte di arkeon io sono caduto in una depressione fortissima e in quei momenti di depressione ho preso l’hiv con dei rapporti omossessuali non protetti perchè prima di essere convinto del contrario da Moccia io ero omosessuale, scrivo non per cercare una via di fuga dalle mie eventuali responsabilità legali ma per offrirle un’ altra testimonianza su come certi metodi possono essere realmente devastanti. io come maestro di arkeon ho semplicemente ubbidito a quello che mi veniva detto dal Moccia e ho sempre creduto che il metodo che portavo avanti non avesse niente a che fare con la psicologia. non mi sono mai permesso di essere critico perchè chi lo faceva era tacciato e poi allontanato dal gruppo il resto lo conosce bene anche voi offro con questa mia la mia totale collaborazione perchè la verità venga a galla e finalmente non succedano più queste cose perché fanno troppo del male alle persone.:sick’
Spero che questa persona oggi abbia potuto finalmente trovare una sua serenità ed un suo equilibrio in quello che è il mondo reale…”.

Peccato che la Dott.ssa Tinelli si “dimentichi” di chiarire che la persona a cui lei fa riferimento e che ha rilasciato quella dichiarazione nel maggio 2009, è stata prima perseguitata dal 2006 insieme alle altre famiglie di arkeon da un accanita propaganda e persecuzione mediatica, poi nell’Autunno 2008, come ho già cercato di chiarire in un altro post, è stato indagato, pur innocente, per reati infamanti dalla Procura di Bari.
http://pietrobono.blogspot.com/2009/05/arkeon-e-la-verita-16-5-2009.html

Chi, in una situazione simile, non sarebbe andato in confusione o peggio?
Proprio di questo scrivevo nella mia comunicazione alla Fecris dell’Ottobre 2008 e anche in questi ultimi giorni.
http://pietrobono.blogspot.com/2008/10/presidente-f.html
http://pietrobono.blogspot.com/2010/03/arkeon-e-lincapacita-di-dialogo-degli.html

Le palesi distorsioni, anche istituzionali, sottese alla vicenda arkeon sono del resto sotto gli occhi di tutti.
http://pietrobono.blogspot.com/2009/07/arkeon-i-metodi-del-cesap-e-della.html
http://pietrobono.blogspot.com/2009/05/arkeon-e-i-nuovi-bravi-questo-studio.html

E’ ben evidente il fatto che la “macellazione” di arkeon si presta a molti usi.
Soprattutto quello di gettare gratuitamente fango.
http://pietrobono.blogspot.com/2010/03/arkeon-quattro-anni-di-linciaggio.html

Ma torniamo all’intervista a Lorita Tinelli:
“…C.L. – La setta di Arkeon, fra le sue attività, si proponeva pure di guarire ragazzi e ragazze dall’omosessualità? Che metodi usavano per operare queste presunte guarigioni?
L.T. – Nei giorni scorsi la stampa ha riportato la storia di un imprenditore marchigiano che ha pagato ben 50 mila euro per la “guarigione” del proprio figlio dall’omosessualità. Purtroppo questa non è una storia isolata e mi sono state riferite storie analoghe anche dai diretti interessati, convinti all’interno dei seminari di essersi “ammalati” di omosessualità a seguito di un abuso subito nell’infanzia. Alcune di queste persone sono stati indotte a sposarsi, a generare dei figli e, quando l’incantesimo Arkeon ha smesso di agire si sono ritrovati soli ad affrontare la propria omosessualità, totalmente disorientati e con un senso di fallimento totale. Qualcuno non ha retto e ha tentato il suicidio…”.

Quante falsità tutte insieme.
La “setta”,guarire dall’omosessualità”, pure le sciocchezze, date dalla Tinelli per certe, del pagamento di 50 mila euro per “la guarigione del figlio omosessuale”.

L’unico “incantesimo” che riesco a vedere è quello che qualcuno ha cercato di costruire intorno alla vicenda arkeon, dando in pasto famiglie innocenti, per realizzare forse un proprio progetto di visibilità e di carriera. In altri casi, credo, per finalità di ritorsione.

Purtroppo la verità, che nessuno dice perché scomoda, è che proprio le persone che si occupano di tali tematiche, spesso si sono rese protagoniste di fatti drammatici.
Tra questi anche il “maestro” appunto di Lorita Tinelli.
http://www.aristoscana.com/documenti/1205/Maurizio.pdf
http://www.dimarzio.it/srs/modules/news/article.php?item_id=44

Provare a ragionare anche di queste cose, non sarebbe, secondo me, inutile.

Pietro Bono

5 commenti:

antonello ha detto...

Pietro, ti ringrazio per la tua lucidità e chiarezza con la quale hai espresso pensieri e fatti che personalmente sospettavo.
Ci sono troppe ed apparenti strane coincidenze in questi tempi di scoop televisivi, di attacchi mediatici a tutto quello che rappresenta valore e riferimento.
Forse un tempo di caos e confusione dove tutto è plagio, dalla carezza di un nonno all'omelia di un prete è vicino.
Speriamo bene
Antonello

Anonimo ha detto...

Grazie Pietro per quello che accuratamente scrivi e ritrovo in quello che scrivi il mio pensiero sin dall'inizio. Al riguardo dell'omosessualità è allucinante, oserei dire anche pazzesco l'uso che certe persone ne hanno fatto per farsi "publicità" sulla pelle delle persone. Venendo poi di una mentalità diversa e aperta ho trovato in Arkeon rispeto su chiunque sia; e l'"obligo" rifferito spesso dai accusatori è stato assente nel mio rapporto con Vito o chiunque sia, dato del fatto che so di essere sempre stata libera di scegliere per me stessa, come tutti noi. Credo nel tuo post precedente e spiegato chiaramente in "Arkeon, la dinamica maestro-allievo ".
Un abbraccio.
Fabia

P.S.: Mi ritengo fortunata di essere nata in un paese che mi ha insegnato a vedere determinate cose molto presto !

Anonimo ha detto...

A questo tuo post, Pietro, la dottoressa Tinelli pare aver risposto con questo comunicato:

"...Pubblicando la presente chiediamo pubblicamente alle tante strutture ricettive, come non abbiamo sentito le urla provienienti dalle stanze in cui i membri di Arkeon saggiavano le loro dinamiche. Come qualcuno non abbia notato il passaggio di bare, come nessuno dei dipendenti non abbia notato che membri di Arkeon salivano su un pulmanino vestiti di stracci per andare a chiedere l'elemosina in paesi vicini. Ci chiediamo davvero come le strutture ricettive non abbiano notato nulla di strano...".

Mi è venuto da sorridere e da chiedermi, con il cuore in gola: nessuno si è accorto di bare che entravano e uscivano e del sangue che scorreva per i corridoi, dei bambini serviti con patatine ai pranzi di gala, dei machete che si tiravano l'un l'altro, delle urla strazianti delle verginelle che venivano impalate, nè dei roghi nei giardinetti degli alberghi?
Ha ragione a essere così allarmata la dottoressa: davvero stranissimo che nessuno se ne sia accorto!

Unknown ha detto...

Ciao Pietro!
Evito di commentare l'articolo, non avendo nulla da aggiungere. Ti chiedo però un favore. Non riesco a leggere i file in pdf. Se hai tempo potresti inviarmeli in altro formato?
Grazie e un abbraccione a tutti.

barbara

Pietro Bono ha detto...

Ecco Barbara:
http://www.kelebekler.com/maur_it.htm