LA VERITA’ SU ARKEON - Sentenza (definitiva) “arkeon” di primo grado a Bari: nessuna “psicosetta”

Nelle Motivazioni della Sentenza, alle pagine 896 e 897 si legge:
“l’esito di questo giudizio ha sconfessato la sussistenza della principale e più grave delle accuse, costituita dall’essere Arkeon una “psico-setta”, ha portato ad escludere la sussistenza di uno stato di incapacità di intendere e volere per i partecipanti a qualsiasi tipo di seminario e di tecniche manipolatorie della mente, nonché di violenze di ogni genere poste in essere nei confronti di minori. In questo giudizio non vi è stata contestazione di reati fiscali ed è emerso che i costi dei seminari erano fissi e noti ai partecipanti. Il processo ha portato ad escludere la sussistenza dell’aggravante dell’aver indotto nei partecipanti il timore di un pericolo immaginario, come cagione giustificativa degli esborsi economici, nonché di quella del danno di rilevante entità e da questo è conseguita la ritenuta improcedibilità dei reati di truffa, con riferimento ai quali non era stata sporta alcuna querela da parte delle vittime…”

Registrazione audio integrale della Relazione di Raffaella Di Marzio: ORGANIZZAZIONI SETTARIE E ANTISETTARIE: STRUTTURE E DINAMICHE SIMILARI IN CONTESTI ANTAGONISTI - 12° Congresso Internazionale della Società Italiana di Psicologia della Religione (SIPR): "L'IO, L'ALTRO, DIO: Religiosità e Narcisismo" - Testo registrazione

Le Confessioni del "mostro nello specchio". Arkeon, Le Associazioni Anti-sette e l'Ordine degli Psicologi: Un'esperienza personale

The Confessions of "the monster in the mirror". Arkeon, the Anti-cult Associations and the Order of Psychologists: a personal experience

Movimenti Antisette e Neutralità dello Stato - Un caso di studio: la FECRIS

Nella sua conclusione Willy Fautrè mette in evidenza come associazioni membri della FECRIS, nelle nazioni prese in considerazione dalla ricerca, mettano in atto azioni discutibili

Sette, antisette, "setta degli antisette", aiuto e altre riflessioni - Simonetta Po

Persecuzione e campagne anti-sette: intervista a Raffaella Di Marzio - di Camillo Maffia


giovedì 25 marzo 2010

Arkeon in balia dei “movimenti anti-sette” e dei “movimenti contro le sette” 25-3-2010


Si è consumata in questi giorni, un’ulteriore orgia mediatica nei confronti della vicenda arkeon.
http://pietrobono.blogspot.com/2010/03/arkeon-quattro-anni-di-linciaggio.html

Per comprendere il contesto in cui si svolge questa campagna di propaganda contro arkeon, ritengo prezioso, se non fondamentale, un contributo di Massimo Introvigne che così intitolava una sintesi della sua relazione tenuta al seminario internazionale del CESNUR , il Centro Studi sulle Nuove Religioni, svoltosi a Londra dal 25 al 28 marzo 1993:
“Il movimento "anti-sette" laico e il movimento "contro le sette" religioso: strani compagni di viaggio o futuri nemici?”
http://www.alleanzacattolica.org/indici/dichiarazioni/introvignem217.htm

In questa sintesi, il discorso di Introvigne, è molto articolato e, dato che trattava di temi relativi fino al 1993, non può certo tenere conto di quanto accaduto in seguito.
Mi permetto di sottolineare intanto qualche spunto:

“…non tutti gli osservatori del movimento anti-sette hanno colto con chiarezza come questo movimento consista di due segmenti separati e sempre più in conflitto fra loro, uno "laico" - spesso laicista - e l’altro religioso. La distinzione fra un movimento anti-sette e laico e un movimento contro le sette religioso è stata introdotta da J. Gordon Melton e dal sottoscritto (1)..."

“…Riassumendo possiamo distinguere quattro tipi di movimenti che si oppongono alle "sette":
— i movimenti anti-sette razionalisti, composti soprattutto da "scettici di professione", che vogliono "smascherare" i fenomeni paranormali e magici e i miracoli. Il gruppo più tipico è l’americano CSICOP, il Committee for the Scientific Investigation of the Claims of the Paranormal, "Comitato per lo studio scientifico delle pretese del paranormale", a cui corrisponde in Italia il CICAP, il Comitato italiano di controllo delle affermazioni del paranormale, animato dal giornalista televisivo Piero Angela;
— i movimenti anti-sette post-razionalisti, che offrono in via primaria la spiegazione del "lavaggio del cervello" e del "controllo mentale", come tecniche pressoché infallibili da cui nessuno sarebbe immune. Le principali organizzazioni di questo tipo sono su scala internazionale il CAN, il Cult Awareness Network, "Rete di consapevolezza nei confronti delle sette", e l’AFF, l’American Family Foundation, "Fondazione americana per la famiglia", a cui corrispondono numerosi organismi europei fra cui l’ADFI, l’Association pour la Défense des Familles et de l’Individu in Francia, FAIR, Family Action Information Rescue, "Azione, informazione e salvezza della famiglia" in Gran Bretagna e l’ARIS, l’Associazione per la ricerca e l’informazione sulle sette, in Italia;
— i movimenti contro le sette razionalisti, che cercano di spiegare il fenomeno in termini dottrinali e teologici, utilizzando con grande parsimonia — o anche negando — l’influenza del Demonio; il gruppo più autorevole — che produce spesso materiale di livello scientificamente accettabile — è il Dialog Center International, "Centro internazionale per il dialogo", promosso da luterani ma ecumenico, con sede ad Aarhus, in Danimarca; negli Stati Uniti d’America l’organizzazione più grande è il CRI, Christian Research Institute, "Istituto cristiano di ricerca", fondato da Walter Martin (1928-1989);
— i movimenti contro le sette post-razionalisti, che attribuiscono sempre e direttamente l’azione delle "sette" al Demonio, spesso in termini bizzarri; negli Stati Uniti d’America si possono ricordare i Living Truth Ministries, "Ministeri per la Verità vivente", violentemente anticattolici, diretti in Texas dal pastore Texe Marrs, e in Europa un certo numero di organizzazioni che fanno capo a comunità pentecostali, talora con influenza sul modo di considerare le "sette" anche in ambienti carismatici cattolici”.

“…L’espressione "guerre delle sette", cult wars, è stata largamente usata per designare il violento conflitto fra le "sette" e i loro oppositori negli anni Settanta e Ottanta (9). Le distinzioni tipologiche che ho proposto aiutano a comprendere come queste guerre continuano negli anni Novanta, ma vengono combattute in quattro teatri diversi…”

“…occorre anzitutto demistificare la pretesa dei movimenti anti-sette - e di una minoranza di specialisti accademici, ancora legati a una riflessione positivista sulle proprie scienze - secondo cui soltanto chi muove da posizioni religiose s’interessa di questioni di ortodossia. In realtà, anche il laicista ha le sue nozioni di ortodossia e di eresia; semplicemente, non le riconosce apertamente e le definisce in modo diverso rispetto all’uomo religioso. Credo siano sufficienti, da questo punto di vista, due esempi tratti dagli esponenti più noti del movimento anti-sette contemporaneo, Margaret Singer e Michael D. Langone. Dopo avere ripetuto innumerevoli volte che s’interessa soltanto di comportamenti e non di dottrine, Margaret Singer dichiarava in un’intervista, già nel 1984, di considerare "settarie", "cultic", le posizioni di alcuni movimenti religiosi in quanto si situerebbero al di fuori del "mondo della scienza, del liberalismo e del razionalismo" e sarebbero "contrarie alla generale comprensione scientifica della causalità". Queste teorie, continuava la controversa psichiatra statunitense, sono intollerabili nel mondo moderno perché "non rimangono all’interno dei limiti generali del nostro ordine sociale, latamente considerato, che è una democrazia e che opera secondo le teorie della causalità scientifica" (23).
Recentemente Michael D. Langone ha offerto una serie di domande che - in caso di risposta positiva - determinerebbero il carattere "settario", "cultic", di corsi e terapie - chiamati in generale "prodotti" - proposti dal New Age contemporaneo. Le domande comprendono: "Il prodotto denigra la razionalità?"; "Mancano prove scientifiche della pretesa efficacia del prodotto? (Distingui fra prove scientifiche e pseudoscientifiche)" e "Il filosofo ateo Bertrand Russell, il Papa, Billy Graham [il più noto predicatore protestante statunitense] e un rabbino ortodosso sarebbero d’accordo nell’affermare che il prodotto è insensato e distruttivo?" (24).
Come si vede la "razionalità", la "scienza", il "principio di causalità", la democrazia moderna o il consenso di una vasta maggioranza - peraltro impossibile da ottenere se deve davvero comprendere il Papa e Bertrand Russell - diventano i criteri per definire la nuova ortodossia e la nuova eresia. Non tutti gli specialisti accademici positivisti e i rappresentanti dei movimenti anti-sette che affermano di disinteressarsi delle credenze si esprimono in termini altrettanto chiari, ma di fatto seguono quasi sempre gli stessi criteri enunciati in modo così palese da Margaret Singer e da Michael D. Langone…”


Tratto da:
“Il movimento "anti-sette" laico e il movimento "contro le sette" religioso: strani compagni di viaggio o futuri nemici?”
Una sintesi della relazione tenuta dal dottor Massimo Introvigne al seminario internazionale del CESNUR , il Centro Studi sulle Nuove Religioni, svoltosi a Londra dal 25 al 28 marzo 1993.
MASSIMO INTROVIGNE, Cristianità n. 217 (1993)
http://www.alleanzacattolica.org/indici/dichiarazioni/introvignem217.htm

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